I signori del calcio: Jamie Vardy, un uomo in mezzo agli dei

Dall’ottava divisione al record di goal consecutivi in Premier in cinque anni: l’incredibile storia dell’attaccante del Leicester che sembra proprio non voler fermare la sua corsa

vardy

Il mondo del calcio vive un momento un po’ particolare. Al dominio assoluto della scena da parte del duo Messi e Ronaldo – ormai da anni un gradino più in alto di tutti come dimostrano le loro rispettive bacheche – si contrappone una crescita esponenziale dei prezzi, con buoni giocatori e giovani talenti strapagati dai club nella speranza di potersi assicurare un futuro campione. In mezzo a questi due fuochi però resistono, seppur a fatica, quelle storie particolari e un po’ romantiche che rendono magico e speciale questo sport. Quella di Jamie Vardy è una di queste. Mentre Leo Messi alzava davanti alle telecamere di tutto il mondo il suo primo Pallone D’Oro, il ragazzo nato a Sheffield, già 23enne, militava nell’ottava divisione inglese vestendo la maglia del Stocksbridge Park Steels, con la quale in tre anni siglò più di 60 reti. Anni che però non furono per nulla facili, né dentro né fuori dal rettangolo di gioco come ha spiegato lo stesso attaccante: “Fui costretto a giocare per 6 mesi con un braccialetto elettronico in seguito ad una rissa in un bar. Due persone avevano preso in giro un mio amico che aveva l’apparecchio acustico e io decisi di difenderlo. Sono fatto così, difendo sempre i miei compagni. Era un problema soprattutto quando giocavamo lontano in trasferta: riuscivo a giocare massimo un tempo perchè ero in libertà vigilata”. Racconti che sembrano assurdi per uno che oggi è uno dei giocatori più in vista della Premier League. L’ascesa della punta è continuata poi con l’Halifax e il Fleetwood, squadre con cui mette a segno reti su reti, dimostrando una grandissima fame di goal. La fame di uno che fino a qualche anno prima lavorava in fabbrica e non poteva mai immaginare che il calcio sarebbe diventato il suo mestiere. Nel 2012 arriva poi la chiamata del Leicester, piccola ma ambiziosa squadra, con la quale nella stagione successiva centra la promozione nel massimo campionato inglese. Una scalata da film, ma a Jamie non basta. Il primo anno di Premier si conclude positivamente per il Leicester che si piazza al 14esimo posto, un risultato che ad inizio campionato sembrava davvero difficile.

Tra i trascinatori della squadra c’è proprio l’attaccante di Sheffield che grazie ai suoi goal e ai suoi assist attira l’attenzione del CT della Nazionale inglese: lo scorso maggio arriva la prima convocazione, a giugno il debutto. Vardy – lo stesso ragazzo che quando guadagnò i primi soldi da calciatore (solo 30 sterline) diede una festa – arriva a 28 anni a difendere i colori della propria Nazionale: i tempi dei lavori in fabbrica e delle risse nei pub sembrano proprio lontani. Ma la storia non finisce di certo qui. Stesso campionato, nuova stagione: il Leicester – affidato a Claudio Ranieri – è chiamato a confermarsi e a centrare nuovamente una salvezza tranquilla in quello che probabilmente è il campionato più competitivo del mondo. Ma ai The Foxes non basta. Un inizio di stagione davvero incredibile, sorprendendo tutti e piazzandosi proprio lì, in cima alla classifica: artefice di tutto ciò, oltre al sapiente Ranieri e al travolgente Mahrez, manco a dirlo, proprio lui, Jamie Vardy. Nessuno avrebbe scommesso sull’esplosione del centravanti che ha appena compiuto 29 anni e che di recente è riuscito anche in un’impresa eccezionale segnando per 11 turni consecutivi in Premier e distruggendo così il record che conservava Ruud Van Nistelrooy, decisamente non il primo arrivato. Le qualità di Vardy oggi sono chiare a tutti e si racconta che anche José Mourinho, uno che di grandi giocatori ne ha visti e ne ha allenati tanti, in seguito ad un match tra Leicester e Chelsea gli abbia chiesto: “Ma tu non ti fermi mai?”. No, Jamie non si vuole proprio fermare.

Con la fame di chi ha conosciuto la terra, i fallimenti e i sacrifici e ora siede al tavolo dei più grandi, con la fame di chi è arrivato all’ultimo piano del grattacielo più alto del mondo facendo tutti i piani a piedi, Jamie continua la sua corsa, sperando di replicare anche nel 2016 il magnifico anno appena passato. In un’epoca dominata dalle incredibili gesta di veri e propri dei del calcio come Ronaldo, Messi e compagnia si muove in mezzo al loro un uomo comune, a cui non è stato dato un talento soprannaturale ma solo tanta grinta e un cuore enorme. Gli scarpini e la maglia saranno più nuovi, la paga più alta, gli stadi più grandi e i campi migliori, ma la fame, quella è sempre la stessa.

a Cognita Design production
Torna in alto