Salvare una vita si può grazie al progetto “ Il cuore di Raffaele”

Salvare una vita si può. Catania diventerà una città cardioprotetta. Intervista alla dottoressa Sara Pettinato.

foto 2

 

La Commissione consiliare Sanità, presieduta dalla dottoressa Sara Pettinato ha presentato e promosso oggi, al Palazzo degli Elefanti, l ’appuntamento tra salute e prevenzione che si terrà venerdì pomeriggio e sabato mattina alla Playa.

Sono intervenuti tra gli altri, il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi,  il dirigente Dipartimento Prevenzione Veterinaria Emanuele Farruggia, l’assessore al mare e tutela benessere animale Michele Cristaldi, il direttore generale Maurizio Lanza, la madre rispettivamente di Graziano ed il padre di Raffaele i giovani ragazzi tragicamente morti prematuramente a causa di un arresto cardiaco.

La conferenza, oltre a presentare l’appuntamento di venerdì  ha voluto sensibilizzare l’intera comunità sull’importanza della conoscenza dell’utilizzo del defibrillatore e delle tecniche di primo soccorso, talvolta fondamentali  per poter salvaguardare una vita, coinvolgendo anche i più giovani anche all’interno degli ambienti scolastici e nelle realtà balneari in cui si svolgono intere attività nell’arco delle vacanze estive.

Una campagna informativa indirizzata  alla collettività di Catania affinché possa diventare una città cardio protetta, senza trascurare l’importanza dell’aiuto e della tutela degli amici dell’uomo a 4 zampe.

foto 3

Grazie alla bontà di cuore di un imprenditore, che ha preferito rimanere nell’anonimato, la spiaggia  libera numero 2 di Catania ha avuto in donazione un nuovo defibrillatore.

Unendo le forze istituzionali e non solo, la città di Catania potrebbe avere un “cuore nuovo”.

Noi di Globus abbiamo intervistato la dottoressa Sara  Pettinato:

Dottoressa Pettinato, come si può sensibilizzare la comunità sull’importanza del primo soccorso e la conoscenza sull’utilizzo del defibrillatore ?

Questo è un tema che come Commissione Sanità oltre che come medico, stiamo portando avanti ormai  da due anni, questo progetto di informazione sulle tecniche di  primo soccorso e sull’utilizzo del defibrillatore e stato portato anche nelle scuole, dedicando  delle lezioni, ai ragazzi più grandi, che si concludono con il rilascio del brevetto per l’utilizzo del defibrillatore. Questi  insegnamenti sono partiti a seguito di un incidente drammatico successo a scuola, dove ha perso la vita Raffaele Barresi. Ovviamente in quel caso tutte le manovre furono state fatte ed eseguite, le insegnanti e la preside erano già  formati per la rianimazione e l’utilizzo del defibrillatore, tanto è vero che ci sono anche le registrazioni, (perché quando si utilizza lo strumento il tutto viene registrato dallo stesso), ma purtroppo in quel caso non ci fu nulla da fare. Il padre di Raffaele ci ha messo il suo dolore nelle mani per far si che i ragazzi si sensibilizzino a quello che è l’importanza del bene della salute e perché no, se capita, a saper chiamare i soccorsi ed a prestare in prima persona il soccorso.

Quindi da qui è nato il progetto “ Il cuore di Raffaele” ?

Si, proprio così, in memoria di Raffaele.

foto 1

Grazie a questo importante progetto di sensibilizzazione cosa state facendo ?

Questo progetto che è iniziato nelle scuole, da oggi esce dalle aule scolastiche  per andare nei litorali. Di fatto  molti arresti cardiaci avvengo proprio a mare durante un bagno. In questo ultimo  caso oltre  ai bagnini, che sono formati al  primo soccorso, che in effetti si chiamano Assistenti alla balneazione, proprio perché oggi anche la figura del bagnino è una figura che si è specializzata che si è formata, ed istruita in  un percorso professionale che fa anche parte del loro lavoro, spiegheremo come anche come il cane, amico dell’uomo da sempre, può aiutare nel soccorso a mare sino a portare l’infortunato a terra dove poi avvengono le manovre di rianimazione.

Prevenzione e primo soccorso anche a mare, Venerdì dove vi possiamo trovare ?

Ci troverete alla spiaggia libera numero 2 di Catania, dalle 16 in poi partiremo dalle Palme per poi arrivare  al Lido  Polifemo passando dal lido Ciclope dove faremo tante dimostrazioni anche a terra sulla sabbia, per far capire come chiunque possa fare di questi corsi di primo soccorso e rendersi utile.

Da che età possono iniziare questi corsi ?

Il brevetto per l’utilizzo del defibrillatore si può ottenere a 16 anni compiuti. Noi quest’anno stiamo calendarizzando le nozioni di primo soccorso anche alle scuole elementari e medie, per educare così i ragazzi non  solo all’utilizzo del defibrillatore ma alla conoscenza dell’argomento in modo da sapere cosa fare anche nel caso di un sanguinamento o di un malore. Bisogna effettuare un cambiamento culturale.

Come si concilia l’aiuto al prossimo con la paura del Covid?

Si concilia che l’istinto ed il buon senso sono quelle che portano a fare le cose giuste.

a Cognita Design production
Torna in alto