Recitazione e trucco, binomio perfetto per “La maschera dell’attore”

Full immersion di tre giorni per i corsisti, aspiranti attori, registi, truccatori del Centro studi laboratori d’arte di Catania con uno dei maggiori attori italiani, Giancarlo Giannini  e con uno dei suoi più fidati collaboratori, l’ “effettista” Pietro Tenoglio

Il trucco per un attore è importante anzi importantisimo perché lo rende più sicuro, insomma, una sorta di maschera, questa dichiarazione è stata rilasciata da Pietro Tenoglio, grande make up artist cinematografico, effettista, durante la conferenza stampa di presentazione del workshop di recitazione, trucco ed effetti speciali “La maschera dell’attore”, che si è svolta nel Centro studi laboratori d’arte a Catania, con la partecipazione del grande attore Giancarlo Giannini e dallo stesso Tenoglio.

Ma com’è cambiato il mestiere del truccatore con l’avvento della tecnologia?

“Purtroppo quest’ultima ci sta soppiantando, facendo sparire il nostro lavoro… anche se ancora oggi il lavoro artigianale, come il ‘trucco’ di una ferita, viene richiesto.

Quali sono gli ingredienti necessari per riuscire in questo lavoro?

“Sicuramente impegnarsi, esssere tenaci, studiare, ma il talento è l’elemento più importante per riuscire in questo lavoro. La bellezza è qualcosa in più, che senza dubbio può aiutare, ma non è fondamentale.”

Pietro Tenoglio ha sottolineato che l’attore, anzi il grande attore, è la summa di tanti elementi, come ad esempio Giancarlo Giannini, quando interpreta i suoi personaggi, non necessita di tanto trucco, perché è dotato di una mimica paragonabile a quella di Marlon Brando.

Il trucco si differenzia per il cinema e la televisione, anche se si deve tenere conto sempre delle proporzioni e punti luce. Nel cinema, molte volte con gli artefizi del maquillage, si può camuffare l’età di un attore, si può far evidenziare un tratto piuttosto che un altro, si può invecchiare una giovane, insomma, sono importanti perché modificano l’artista  secondo il personaggio che deve interpretare. Invece, per la televisione, il discorso cambia. In quel caso, il trucco è importante, ma la pettinatura gioca un ruolo fondamentale.

La maestria di Tenoglio è stata apprezzata quando un uomo del pubblico, un po’ strano,  si è alzato chiedendo di Giannini, per poi svelarsi in Alfredo Lo Piero, organizzatore del seminario e direttore del Centro studi Laboratorio d’arte. Lo Piero ha dato la sua definizione d’attore  “è il mestiere più semplice e divertente del mondo. Bisogna solo saper mentire e per far questo bisogna rimanere bambini.”

Uno stage pretenzioso perché si svolge in una città del Sud, sottolinea Tenoglio,  “Si vuol far sì che tutti coloro che hanno talento non devono necessariamente migrare per riuscire, così come dovette fare Sofia Loren che andò a Roma.”

Una vera e propria full immersion per i corsisti, aspiranti attori, registi, truccatori, con uno dei maggiori attori italiani, conosciuto e apprezzato anche a livello internazionale e con uno dei suoi più fidati collaboratori, Pietro Tenoglio. La coppia Giannini-Lo Piero tornerà a lavorare insieme nella produzione di un film sugli ultimi giorni di vita di Vincenzo Bellini, a Puteaux.

 

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