Presente tenebroso, finire con dignità. Con quali prospettive future?

Dopo la sconfitta di Monopoli, sorgono spontanei alcuni quesiti riguardo il destino del Catania. Serve concludere con dignità questa stagione, cominciando a pianificare il prossimo campionato.

calciocatania.it
calciocatania.it

Dov’eravamo rimasti? Al Catania che in quel di Monopoli cercava il riscatto, desiderava ardentemente trovare qualche appiglio su cui fondare il rilancio, verso una conclusione positiva della stagione, con l’obiettivo playoff ancora raggiungibile. Smaltiti i 90′ in terra pugliese, la situazione in casa etnea non è cambiata. Anzi, pensandoci bene lo è, ma in peggio. I rossoazzurri escono dal “Veneziani” con tre gol subiti, insicurezza tangibile, mancanza di personalità e più dubbi che certezze in vista delle ultime due uscite di campionato. Il caso vuole che, nonostante la prova indecente offerta dalla formazione di Pulvirenti domenica pomeriggio, la salvezza sia cosa fatta. Ringraziare il Cosenza che, battendo l’Akragas, ha consegnato al Catania la matematica certezza di mantenere la categoria. Una vittoria di Pirro. O sarebbe meglio dire una “non vittoria”. La meta stagionale resta sempre la medesima: il raggiungimento dei playoff. Nonostante le deprimenti statistiche, che ergono i rossoazzurri ad una delle peggiori compagini del campionato nel girone di ritorno, gli spareggi promozione restano lì, a due lunghezze di distanza. I paradossi della Lega Pro. Ed allora? Cosa occorre fare? Serve affrontare le ultime due gare senza aspettarsi chissà quale metamorfosi positiva. Serve chiudere l’annata con dignità ed aspettare gli sviluppi provenienti dagli altri campi. Che siano playoff o meno, la stagione è da etichettare come negativa. Cominciare a volgere lo sguardo al futuro, per capire con quali prospettive approcciarsi all’estate che precederà il campionato è cosa buona e giusta.

Quello che afferma Lo Monaco è pura religione, parole giustissime (leggi qui). In particolar modo, quando l’AD rossoazzurro dice che i playoff possono essere un campionato a parte, nonostante i passi di avvicinamento siano stati più che claudicanti e quando sottolinea come il suo lavoro si sia concentrato maggiormente su risanare i conti e su garantire un futuro alla società. Sono concetti importanti, veritieri. Ma considerato l’andamento degli ultimi mesi ed i limiti strutturali presenti all’interno dell’organico, la permanenza in Lega Pro e la non realizzazione dell’impresa “serie B” attraverso gli spareggi non è un’eresia, anzi sembrerebbe essere cocente realtà. Ecco perché è giusto cominciare a pianificare il prossimo campionato, prevenendo eventuali errori che riconducano il Catania allo stesso punto in cui si trova adesso. Prima di tutto si guarda alle “scrivanie”. Il Direttore Sportivo rossoazzurro è Christian Argurio. Ognuno mantiene il proprio parere circa il suo operato, ma a quanto sembra una delle teste che potrebbe saltare è la sua. Chi al suo posto? Difficile e prematuro da dire. E’ necessaria, però, una figura che conosca appieno le sfaccettature oscure della terza categoria.

Poi si passa alla panchina. Giovanni Pulvirenti, con ogni probabilità, tornerà in sella alla Berretti. L’identità del possibile successore è ancora avvolta nel mistero. Non è un segreto l’ammirazione e la stima che Lo Monaco prova per Roberto De Zerbi. L’ex tecnico del Foggia è, al momento, “a spasso” dopo l’esperienza in serie A al Palermo, nonostante le ottime cose messe in mostra con una squadra inadeguata alla massima categoria. Sarebbe l’identikit ideale per la costruzione di un progetto a lungo termine, che abbia come obiettivo unico la vittoria, il ritorno immediato in serie B. Ma le contendenti per l’ex fantasista rossoazzurro non mancano ed in caso di irrealizzabilità dell’accordo, l’alternativa paventata dal quotidiano “La Sicilia” è quella che porta il nome di Gianluca Grassadonia. L’attuale tecnico della Paganese ha svolto un lavoro eccezionale sulla panchina campana nelle ultime due stagioni e, aspetto da non sottovalutare, ha già lavorato con Lo Monaco a Messina, dove vinse un campionato di Seconda Divisione di Lega Pro. La cerchia dei pretendenti non si ferma a questi due nomi. L’estate è lunga e tanti potrebbero essere i risvolti.

Il capitolo più delicato riguarda i giocatori. Chi salvare dal naufragio cui sono stati protagonisti? Le valutazioni verranno fatte solo a stagione conclusa, ma ciò che sembra certo è che una “mini”, ma forse nemmeno tanto “mini”, rivoluzione avrà luogo. Servono elementi di carattere, di personalità, fattori in cui gli etnei hanno sempre peccato.

Insomma, chiudere con dignità il campionato, tentare l’accesso ai playoff ma, comunque vada, guardare alla prossima stagione e capire con quali prospettive affrontarla. C’è tanto lavoro da fare. Palla a Pietro Lo Monaco.

a Cognita Design production
Torna in alto