Presentata “Brezza ai margini”, la silloge poetica di Jose’ Russotti

Alla Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina il poeta Jose’ Russotti, accolto da un folto pubblico, ha presentato “Brezza ai margini”, la sua recente silloge poetica

Nei locali della Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina, venerdì 28 ottobre, dalle ore 17:30 in poi, ha avuto luogo la presentazione della silloge poetica “Brezza ai margini” di Josè Russotti.

L’evento culturale si è aperto con i saluti istituzionali e l’introduzione da parte della Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa, che, coordinatrice dell’incontro, ha presentato gli ospiti e i relatori i quali, con i loro interventi, hanno arricchito l’iniziativa.

Dopo la pregevole e minuziosa introduzione della Dott.ssa Siragusa hanno infatti avuto seguito i notevoli ed interessanti contributi del Prof. Giuseppe Rando, del Dott. Giuseppe Ruggeri e del poeta Antonio Cattino mentre l’attore Francesco Micari, tra una relazione e l’altra, ha magistralmente letto e ben interpretato alcune poesie tratte dalla silloge.

L’autore, Jose’ Russotti, nasce in Argentina, a Ramos Mejia (un sobborgo di Buenos Aires) nel 1952 da genitori siciliani di origini contadine, emigrati in Argentina agli inizi degli anni ’50. Una famiglia, come tante in quel periodo, alla ricerca di sicurezza economica e tranquillità ma che nel 1959, con l’avvento del colpo di stato, purtroppo sarà costretta a ritornare in Sicilia a Malvagna, nell’alta valle dell’Alcantara, in provincia di Messina: la terra natale delle proprie origini. Jose’ aveva solo sette anni quando questo succede ma è ad undici anni che avviene un momento terribile nella sua vita con la dolorosa morte del padre che segnerà profondamente la sua esistenza.

Frequenta a Messina un Istituto religioso dove ottiene la licenza media e in seguito completa gli studi presso la scuola per le Arti Grafiche “B. Longo” di Pompei (NA), conseguendo il diploma di Perito grafico. Inizialmente la sua vena artistica si rivolge verso la pittura ma i suoi interessi artistici cominciano a spaziare anche nella poesia e nella letteratura. La Sicilia diventa il suo primo amore e gli viene spontaneo rispolverare il dialetto siciliano delle sue origini, nello specifico proprio quello molto particolare di Malvagna, “il malvagnoto”, di cui spesso ci porge anche la versione italiana. Vero e proprio atto d’amore per le sue origini e per la sua terra di Sicilia (la sua seconda patria) l’opera poetica di Josè Russotti ha il merito di recuperare il dialetto di Malvagna (nella sua singolare unicità linguistica), di codificarlo con le sue poesie ed i suoi scritti, lasciando così alle nuove generazioni di Malvagna e della media Valle dell’Alcantara l’eredità di questo patrimonio linguistico così recuperato e valorizzato.

Non a caso l’opera poetica del Russotti ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari, tra cui: Premio “Vann’Antò-Saitta” – Messina; Premio “Città di Chiaramonte Gulfi; Concorso letterario “Salva la tua lingua locale” – Roma; “Pietro Carrera” – Catania; Premio “Luigi Einaudi” – Paternò; Premio “Poesia Circolare Epicentro” – Barcellona P. G.; Premio “Città di Marineo” – Marineo; Premio di Poesia “Colapesce” – Messina. Autore di testi teatrali, due “corti di scena” si sono classificate al secondo posto, rispettivamente nel 2017 e nel 2018 al Premio di Letteratura “Seneca”, sez. Teatro” – Bari.

Ha pubblicato per la poesia: Fogghi mavvagnoti (Autoedizione, 2000); Spine d’Euphorbia (Ed. Il Convivo, 2017); Arrèri ô scuru, Dietro il buio (Ed. Controluna, 2019); Chiantulongu (Ed. Museo Mirabile, 2022). Per la saggistica: Antologia di Poeti contemporanei siciliani, vol. I (Fogghi mavvagnoti, 2020); Antologia di Poeti contemporanei siciliani, vol. II (Fogghi mavvagnoti, 2021); Antologia di Poeti contemporanei siciliani, vol. III (Fogghi mavvagnoti, 2022). Malvagna mia… in bianco e nero, tra suggestioni e fantastici ricordi (Fogghi mavvagnoti, 2022).

La sua sensibilità di artista e poeta è stata segnata dalla morte del genitore, vissuta dal giovane Russotti in modo drammatico, ma questo dolore unito ad altri momenti dolorosi della sua vita come la perdita del lavoro,a cui seguì un lungo periodo di crisi durato anni, ha dato vita lentamente ma prepotentemente alla esplorazione interna di pensieri e sentimenti forti e contrastanti, alla scoperta di emozioni che non pensava di avere dentro. Importante e significativo il rapporto e il ricordo della madre, alla quale dedica poesie struggenti fino all’ultimo drammatico saluto (che lei gli rivolge prima di alzarsi in cielo), lo segnerà sia come uomo che come scrittore. La poesia, la letteratura diventa a poco a poco una terapia che caratterizza tutta la sua vita.

E così il poeta riesce, eccome, a toccare le nostre corde interiori, coi suoi sentimenti profondi espressi sia in dialetto che in italiano con una forte caratterizzazione personale, con l’uso sovente del dialetto siciliano “malvagnoto”, riuscendo a trasferire nelle sue poesie tutte le sfumature fonetiche e lessicali di quel “suo dialetto”.

Un plauso va ai relatori molto esaustivi che hanno corredato l’evento con tanti approfondimenti, alla Dott.ssa Tommasa Siragusa che continua a supportare la città di Messina con incisive ed importanti iniziative culturali e un grande ringraziamento va a tutto, e rimarchiamo tutto, il personale della Biblioteca senza il quale non potremmo apprezzare appieno questi appuntamenti con la Cultura.

a Cognita Design production
Torna in alto