Paolo Brancati, è il nuovo direttore della scuola di cinema del carcere Pagliarelli di Palermo

Paolo Brancati, nasce A Palermo Il 26 dicembre del 1976, oltre alla sua formazione Artistica Attoriale e Registica , catapultato nel teatro e nel cinema a sfondo sociale e per ampliare le sue conoscenze, si Laurea in Scienze del Servizio Sociale e prosegue con un Master in Criminologia. E’ Stato Presentatore Di Eventi Per Il Telefono Azzurro, Emergency…Il Suo Motto : “Il mondo è un grande p palcoscenico, la Vita uno show e io ne sono il protagonista”

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 Arte Arte cosa non farei per te…..  potrebbe essere il suo motto?

 “Sicuramente si, fin da piccolo ho sempre amato l’arte  in ogni suo aspetto e forma, posso dire che amo l’arte a 360°, questo anche grazie a mia madre che ha sempre voluto che coltivassi le mie passioni, forse  perché anche lei un’artista, invece mio padre fondamentalmente è stato il mio primo fan ; amando l’arte fin da bambino ho amato la musica oggi faccio parte dei “Profane Project” il team formato da me e Sabina Esposito con all’attivo 3 brani Confini che parla di immigrazione, “Every Day” è stato il nostro disco per l’estate e attualmente sono sul set del video clip di “A Mare” il nostro nuovo Singolo”.

Paolo Brancati palermitano idee chiare e spirito di iniziativa la contraddistinguono!…

“Sono palermitano, amo questa terra e quando a 19 anni sono partito dalla Sicilia, per arricchire i miei studi di recitazione sognavo di ritornare con qualcosa di importante e così nel 2006, inizio  a scrivere quello che nel 2012  è diventata ” 7 peccati”  la mia opera prima, una fiction in 3 puntate. Come ho sempre voluto sottolineare la prima fiction girata in Sicilia che non parlava di mafia, ma della profezia maya del 21 dicembre 2012. Ho lavorato 10 anni come attore con la compagnia di Vito Zappalà. La mia passione rimane comunque sempre la denuncia sociale, quindi mi sono dedicato alle riprese del medio metraggio “Barriere Architettoniche in Famiglia” che riceve la medaglia del Presidente della Repubblica  per l’Anteprima Nazionale, successivamente ho girato Human un corto che parla della Disforia di genere, in collaborazione con la chinaski ho raccontato la storia di Miki Formisano. La vena comica è intrinseca in me e questo mi ha portato a dedicarmi anche alle riprese di sit com come Cinema Cafè o Horror Cam , che sono state presentate in anteprima al “Roma Fiction Fest”, ho avuto il piacere di far parte della squadra del convento cabaret prima con Palermo cabaret che andava in onda su TGS e successivamente su Antenna Sicilia e poi  Palermo cabaret è diventato Sicilia Cabaret , con i personaggi del Milanese e Palermitano in coppia con Roberto Pepoli (Paro e Paro Paro). Oggi il mio amore perl’arte mi ha portato a coronare un sogno la formazione cinematografica all’interno delle Carceri, oggi sono il direttore della scuola di cinema all’interno del carcere Pagliarelli, fortemente voluta dalla “Seven Comunication” in collaborazione con il “Centro Padre Nostro ETS” e con la S.A.C. “Scuola d’Arte per il Cinema e il Teatro. Siamo al 2° corso, l’anno scorso il progetto realizzato, “La Lettera”, ha aperto la sezione corti dalle carceri del “Med Film Fest 2017 ” Roma. Di recente ho interpretato 2 personaggi per due produzioni cinematografiche: “Forse è solo Mal di Mare”  e “Amare la Terra Amara” che saranno prossimamente al cinema. Durante il mio lavoro ho avuto il piacere di ricevere dei premi e riconoscimenti come l’Accademico di Sicilia, il Diploma Honoris Causa dell’istituto superiore di lettere arti e scienze del Mediterraneo e il premio nazionale OSCAR del Mediterraneo “Delfino d’Argento”

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The smile of 3P sarà una serie Tv.  La sua regia sarà fondamentale per un successo assicurato .Ci vuole dare delle anticipazioni?

“Innanzitutto grazie della fiducia, questo progetto è una visione forse un sogno un utopia, vi faro conoscere “3P Il Beato Padre Puglisi”, questa volta senza la storia della Mafia….a noi quella parte non interessa, non anticipo nulla, ma sono sicuro che il mio punto di vista è differente…..la produzione sarà della “Seven Comunication Production”  e del “Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus”, in collaborazione con la “S.A.C.T.” Chi saranno i protagonisti? Per i protagonisti apriremo i casting a breve. Dove si svolgerà la serie ? Ovviamente per le vie della nostra bella palermo  e in particolar modo nel quartiere  Brancaccio”.

Che messaggio sociale vuole lanciare  a chi vedrà la serie?

“A me non piace lanciare un messaggio diretto a me piace che sia lo spettatore a ritornarmi il suo feedback,quello che gli ho trasmesso, che sarà differente da persona a persona. Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono essere un segno; Non e’ qualcosa che puo’ trasformare   il “modus vivendi ” del  quartiere  chiamato Brancaccio.Questa e’  una illusione che non possiamo permetterci. E’ soltanto un “segno” per fornirci altri “modelli”, soprattutto ai giovani. Lo facciamo  per potere dire un giorno: ” dato che non c’è  niente… noi vogliamo rimboccarci le “maniche” e costruire qualche  cosa di  degno. e se ognuno fara’ qualcosa, allora si potra’ fare molto per la comunità !”

Ci vuole parlare del suo progetto di accorpare una borsa di studio alla serie tv?

“In realtà è nostro desiderio fare avvicinare giovani e meno giovani al mondo della cinematografia pensando di poter dare un’opportunità per un futuro inserimento socio lavorativo nel settore e nelle sue varie sfaccettature, quindi apriremo oltre il casting per gli artisti, un casting per 50 persone che vogliono avvicinarsi all’aspetto tecnico del cinema, affiancando i nostri operatori , in stage e alla fine sarà rilasciato un attestato di partecipazione dalla SACT “Scuola d’arte per il –cinema e il Teatro che è Patrocinata dal Comune di Palermo”.

 

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