Trionfa Birdman. Premiati Milena Canonero, Julianne Moore, Eddie Redmayne e Patricia Arquette.
Vince quattro stautette “Birdman”, il film di Alejandro Gonzales Innaritu, una commedia nera su un attore, ex supereroe di Hollywood in cerca di riscatto. E cioè miglior film del 2015, miglior regista, migliore sceneggiatura originale e miglior fotografia.
E c’è un bellissimo Oscar italiano per Milena Canonero, la leggendaria costumista premiata per i costumi di “The Gran Budapest Hotel“, l’onirico film su un ragazzo di portineria in un decadente Hotel di Budapest, scritto e diretto da Wes Anderson. Ed è il quarto oscar per la costumista italiana che ritira dalla bellissima Jennifer Lopez, e lo dedica al suo regista. “Sei come un direttore d’orchestra, un compositore, sei la nostra fonte di ispirazione” ringrazia così la sintetica Canonero il suo regista dal palco, senza lacrime o commozione. “Ho collaborato con lui tre volte – dichiara alla stampa la Canonero, premiata anche nel passato per aver firmato i costumi di “Barry Lyndon” – ‘ed è sempre molto piacevole”.
Julianne Moore conquista l’oscar per Miglior attrice, impersonando in “Still Alice” una donna malata di Alzheimer che non si rassegna e continua a combattere.
Miglior attore è Eddie Redmayne che ne “La teoria del tutto” interpreta il grande astrofisico malato di SLA, Stephen Hawking.
Patricia Arquette ritira l’Oscar di attrice non protagonista per il ruolo da madre single per il film “Boyhood”, chiede parità di diritti per le madri lavoratrici ed è applaudita da Meryl Streep.
Il miglior attore non protagonista è J.K.Simmons, per “Whiplash” , dove interpreta un cattivissimo insegnante di musica. Il sessantenne attore, mentre ritira la statuetta, regala al pubblico il discorso più tenero. “Chiamate vostra madre, vostro padre, se siete abbastanza fortinati da avere un genitore o entrambi vivi su questo pianeta, chiamateli. Non mandate un sms, un’email, chiamateli al telefono. Ditegli che li amate, ringraziateli, e ascoltateli finché avranno voglia di parlare con voi“.
L‘oscar per la miglior canzone va a Glory tema del film “Selma” prodotto dalla conduttrice statunitense Oprah Winfrey, sul sogno di uguaglianza e reale integrazione razziale di Martin Luther King. “Un tema – sottolineano i due interpreti della canzone, John Legend e Common “più che mai attuale, oggi in America”.
In passerella risplendono Scarlett Johansen, Nicole Kidman, Dakota Johnson, protagonista del film/ scandalo “50 sfumature di grigio” accompagnata dalla madre Melanie Griffith.
Il presentatore, Neil Patrick Harris, alla sua prima esperienza con gli Oscar, ha coinvolto gli attori in sala, ha cantato, ha fatto battute e si e’ presentato sul palco in mutande, imitando il grande Michael Keaton che in una scena del film “Birdman” attraversa Times Square senza vestiti.
Lady Gaga regala uno dei momenti più spettacolari interpretando le canzoni del musical “Tutti insieme appassionatamente” e la protagonista del film, Julie Andrews, abbraccia commossa per l’ omaggio, la regina della trasgressione.
Ma ci sono anche i perdenti. Ha perso “American Sniper”, il film di Clint Eastwood che racconta la guerra in Iraq attraverso la storia vera del più letale cecchino d’America.
Nell’omaggio ai grandi scomparsi del cinema vengono ricordate l’attrice italiana Virna Lisi, e Anita Ekberg, l’Anitona” di Fellini.
Ma con una gaffe. Viene dimenticato un maestro, il regista Francesco Rosi.