Lo Monaco: “A gennaio commessi degli errori; andiamo in ritiro perché…”

Ai microfoni di itasportpress.it, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha analizzato il momento della squadra dopo l’ennesima sconfitta incassata a Monopoli.

calciocatania.it
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Momento complicatissimo per il Catania, uscito da Monopoli bastonato, con la settima sconfitta incassata nelle ultime nove partite. La salvezza matematica è arrivata grazie alla vittoria del Cosenza contro l’Akragas, mentre la zona playoff dista ancora due punti. La situazione mentale della squadra non fa presagire nulla di buono, ma Pietro Lo Monaco ci crede, la decisione del ritiro è dettata proprio dalla volontà di provare a raggiungere la post-season fino alla fine. L’AD rossoazzurro ha parlato ai microfoni di itasportpress.it, analizzando la situazione attuale:

La squadra è in confusione, il ritiro è dettato dalla voglia di far ritrovare ai ragazzi la coesione e di superiore questo blocco psicologico. Catania è una piazza esigente, non ha nulla di mano rispetto alle varie Torino, Milano, Genova o Roma. Abbiamo in rosa elementi con un curriculum importante, ma qualcuno ha anche importanti limiti caratteriali. Prima della gara interna contro il Cosenza sono stato vicino alla squadra, ho seguito ogni allenamento e vedevo i giocatori vivi, lottavano come leoni. Poi, però, in partita si sono sciolti.

Questa squadra dopo la vittoria interna contro il Matera aveva, sul campo, gli stessi punti della terza in classifica. Abbiamo anche buttato tanti punti strada facendo. Purtroppo abbiamo fatto errori di valutazione a gennaio che stiamo pagando a carissimo prezzo. Ma credo ancora nei playoff, ho fiducia nei ragazzi. Se riescono a sbloccarsi e conquistiamo la post-season potremmo divertirci.

Rigoli? Con lui avevamo la migliore difesa del campionato, ma non avevamo un calcio propositivo in fase offensivo. Ho dovuto rinforzare la squadra per aumentare il tasso qualitativo in avanti, Pozzebon e Tavares erano cercati da mezza Lega Pro. Ma Rigoli non è riuscito mai a dare un’impronta offensiva. Silva e Anastasi stanno facendo bene? Venivano utilizzati col contagocce. Il primo aveva cominciato bene da mezzala, poi dopo la gara contro l’Andria il tecnico lo ha messo fuori. Il secondo, invece, è sempre stato visto come la seconda scelta di Calil. Erano giocatori che avrebbero potuto dare un ottimo contributo,  ma sono stati bruciati. 

Petrone? Quando l’ho preso ero convinto di avere in mano il miglior tecnico disponibile. Lui aveva vinto due campionati, aveva seguito assiduamente il Catania, ma non ho mai capito perché ha deciso di lasciare così presto. Ero pronto anche a garantirgli l’ingaggio per l’anno prossimo, ma è stato irremovibile“.

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