L’Italia è tra i Paesi meno virtuosi in tema di vaccinazioni e le coperture sono oggi in forte calo

L’aumento del numero di famiglie che non somministra ai figli neppure quelli obbligatori ha generato l’allarme dell’Istituto Superiore di Sanità

http---media-s3.blogosfere.it-scienzaesalute-5-531-vaccini-bambini-620x350La vaccinazione è uno dei mezzi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. In Italia, le malattie per le quali sono state condotte vaccinazioni di massa sono state oramai debellate  o ridotte a un’incidenza molto bassa; per altre malattie, tipiche dell’età pediatrica, si è giunti ad una diminuzione dell’incidenza grazie all’aumento delle coperture vaccinali.

Il rapporto degli italiani con i vaccini è ambivalente: da un lato c’è chi ne sposa la validità per contrastare la diffusione delle malattie infettive, dall’altro gli “anti-vaccinisti”, convinti che vaccinare i propri figli li esponga a rischi ancora maggiori che contrarre la malattia (anche se in realtà non è così, si veda la vecchia bufala sul fatto che causino l’autismo).

1498219606113.jpg--vaccini_obbligatori__il_ministro_lorenzin_apre_alle_modificheIl dubbio è che a favorire il fenomeno siano state la cattiva informazione sui rischi associati ai vaccini, le campagne anti-vaccinali che si sono diffuse in questi anni, il ruolo sociale dei media, i talk show che magari invitano a parlare di vaccini persone che non se ne intendono, in quanto oggi l’opinione di una persona famosa ha lo stesso peso di persone che dedicano la propria vita alla scienza o, semplicemente gli scienziati devono imparare a comunicare meglio.  Al momento, comunque sia, non è possibile identificare un colpevole.  Ciò che sembra fuori dubbio è che quella che si sta creando è una situazione preoccupante, tanto da spingere Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, a parlare di “allarme” e di “problema serio di sanità pubblica”

1496651915677.jpg--manifestazioni_anti_vaccini__l_11_protesta_nazionale_a_romaIl calo delle vaccinazioni costituisce un grave pericolo per la salute di tutti: per fare un esempio, la mancata vaccinazione antinfluenzale di tantissimi anziani dopo un falso allarme sui rischi del vaccino è stata una delle cause del ‘boom’ di mortalità nel 2015. Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale Sanità, i vaccini sono in grado oggi di salvare 2,5 milioni di vite l’anno nel mondo, eppure il valore della prevenzione vaccinale non è adeguatamente compreso e rischia di essere seriamente in pericolo a causa della disinformazione e di falsi miti che, seppur privi di base scientifica, riescono a “prosperare” sull’opinione pubblica.

Anche in età adolescenziale le vaccinazioni sono fondamentali: il vaccino contro il Papilloma virus umano (Hpv) è in grado di proteggere ragazzi e ragazze da vari tipi di cancro, come il tumore del collo dell’utero: la copertura vaccinale nazionale, nelle bambine di 12 anni, sta scendendo dal 70 al 60%. Un dato preoccupante.  L’Australia per esempio, si dichiara “free” dal cancro al collo dell’utero, grazie a una massiccia campagna vaccinale gratuita per ragazze e ragazzi di 12-13 anni nel 2007 e nel 2013 ha esteso il provvedimento ai ragazzi under 19. Il tutto per ridurre più velocemente la diffusione del virus.

Virginia_Raggi_1Virginia Raggi, la sindaca di Roma, scrisse qualche mese fa una lettera alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, a quella dell’Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Luca Zingaretti e al presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani Antonio Decaro per rendere loro noto che l’Assemblea capitolina aveva  approvato all’unanimità una mozione in cui si sottolineava “la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti gli alunni non ancora vaccinati”.

vacciniIl decreto vaccini, diventato legge nel giugno scorso, prevede che i bambini da 0 a 6 anni non vaccinati non possano accedere all’asilo nido, alla scuola dell’infanzia e alla scuola materna (mentre i minori tra 7 e 16 anni non vaccinati possono essere comunque iscritti a scuola e immunizzati successivamente): con la sua lettera, la Raggi si impegnava a farsi promotrice di una mozione al governo per permettere l’accesso agli asili anche ai bambini i cui genitori non abbiano ancora assolto all’obbligo di vaccinazione.

Non vaccinare contro una malattia prevenibile rappresenta, a fronte di un limitato risparmio legato all’acquisto e alla somministrazione dei vaccini, un costo più rilevante tanto in termini di salute (qualità della vita) quanto in termini economici (costi diretti e indiretti).

 

 

a Cognita Design production
Torna in alto