L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura a Firenze, capitale mondiale del restauro

L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) alla Biennale Internazionale “VII EDIZIONE del SALONE DEL RESTAURO” che si è tenuta a Firenze dal 16 al 18 maggio 2022

L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), che fa parte dell’Alleanza ASVIS per lo sviluppo sostenibile, durante le tre giornate del Salone del Restauro di Firenze ha trattato con partner e ospiti internazionali i temi legati alle attività di ricerca scientifica e tecnologica, all’elaborazione e alla promozione delle conoscenze, alla formazione permanente nel campo della sostenibilità ambientale.
Particolarmente proficuo il focus sulle “Sfide e opportunità di oggi per il restauro architettonico del futuro” dedicato ai temi della Bioarchitettura nel recupero e restauro architettonico, svolto in collaborazione con i partner CNT-APPs Research Project e Green Building Consiglio Italia (GBC Italia).

Grazie all’arch. Anna Carulli Presidente Nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) dal 2016 e Presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo da maggio 2021, si è evidenziata la collaborazione tra Inbar e Cittaslow che “E’ del tutto naturale – ha detto durante l’intervento il Segretario Generale Piergiorgio Oliveti -, abbiamo le stesse parole e lo stesso schema. Le comunità Cittaslow e gli Esperti dell’Inbar mirano a perseguire obiettivi di interesse sociale e di studio scientifico per creare un pianeta migliore, sostenibile e facile da vivere per tutti”.

Il Presidente Nazionale INBAR ha confermato che questo è l’inizio di una cooperazione strutturale su più campi. “La qualità della vita e dell’abitare – ha detto l’arch. Carulli – contemplano la tutela della salute e una attenta gestione delle risorse naturali. In una visione ampia e olistica si esplorano temi come l’ottimizzazione dell’uso di risorse rinnovabili e non, la protezione della salute, la progettazione e il recupero edilizio e ambientale, la definizione e l’organizzazione di nuovi e vecchi insediamenti, l’attribuzione di qualità spaziale ad aree antropizzate e naturalistiche, nonché azioni di economia circolare”.

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