L’ETERNO CONFRONTO MESSI-RONALDO

Numeri impressionanti e talento smisurato, ma chi è davvero il migliore tra i due?

Fare paragoni è sempre stato un passatempo affascinante per chiunque, mettere a confronto due o più soggetti per aprire dibattiti su quale sia il migliore o il più bello. Succede ovunque, dai banchi di scuola in cui si preferisce quel professore piuttosto che quell’altro fino al lavoro o, in modo esponenziale, allo sport.

Da sempre gli appassionati si confrontano esprimendo il proprio pensiero; “meglio Jordan o LeBron James, Lauda o Senna, Federer o Nadal, Pelè o Maradona”. D’altronde è giusto che ogni sport abbia i propri miti, alcuni dei quali non devono necessariamente piacere a tutti. L’ultimo decennio calcistico ha visto affermarsi due di quelli che sono tra i migliori della storia di questo sport, tanto uguali nel talento quanto diversi nel modo di esprimerlo.

Uno è un colosso portoghese, muscoli scolpiti dalla testa ai piedi, forza fisica devastante e accelerazioni da paura. L’altro è argentino, piccolo di statura,  ma con una capacità impressionante di sfuggire ai giganti che lo circondano grazie alla sua incredibile velocità. Parliamo, se non fosse ancora chiaro, di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, stelle di Real Madrid e Barcellona.

È ormai da anni che questi due fenomeni si sfidano a suon di gol per decidere chi sia il migliore, riempiendo di trofei le bacheche proprie e dei rispettivi club. L’argentino è già a quota 4 palloni d’oro, il suo rivale è fermo “solo” a 3 e oltre ai premi individuali, hanno contribuito a conquistare 5 Champions League e 4 Mondiali per Club. Nella stagione in corso, il numero 10 del Barcellona è a quota 53 reti mentre CR7 ha mandato la palla in rete 54 volte. Numeri da capogiro, considerando che un centravanti di un top team segna in media dai 30 ai 35 gol a stagione.

Ronaldo si è affacciato al mondo del calcio iniziando a giocare nelle giovanili dell’Andorinha, finendo qualche anno dopo tra le file del ricchissimo vivaio dello Sporting Lisbona. La Pulga ha invece avuto una storia più difficile; inizia a giocare fin da bambino ma all’età di 11 anni gli viene diagnosticata una forma di ipopituitarismo e il River Plate rinuncia al suo ingaggio, non potendosi permettere le cure da 900 dollari al mese per il ragazzo. Interviene allora Carles Rexach, all’epoca direttore sportivo del Barcellona che, una volta mostratosi disposto a pagare le cure di Leo, si assicura le sue prestazioni.

Il resto è storia; Cristiano vince tutto con il Manchester United, prima di sbarcare nella capitale spagnola per cercare di interrompere il dominio di Messi con la maglia del Barcellona. Sembra essere arrivati a un punto in cui semplicemente non si può scegliere chi sia il migliore. Il calcio ha bisogno di loro e tutti noi speriamo che possano continuare a darsi battaglia ancora a lungo su quel prato verde: “meglio Ronaldo o Messi?”. La domanda più difficile a cui dare una risposta.  

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