La talpa di Prism verso l’Ecuador

Edward Snowden, la talpa di Prism, sarebbe diretto verso l’Ecuador dopo aver chiesto asilo politico al paese sudamericano. La conferma arriva da un tweet di Ricardo Patiño, ministro degli Esteri ecuadoregno

Edward Snowden, la talpa di Prism, sarebbe diretto verso l’Ecuador dopo aver chiesto asilo politico al paese sudamericano. La conferma arriva da un tweet di Ricardo Patiño, ministro degli Esteri ecuadoregno:

 

Sappiamo che l’Ecuador sta valutando la richiesta mentre da Washington l’amministrazione Obama ne chiede l’estradizione e l’immediato arresto per spionaggio. Snowden, secondo indiscrezioni, è partito ieri alla volta di Quito anche se nessuno lo ha visto prendere quell’aereo. Verax, il nome in codice dell’ex consulente della Booz Allen, dovrebbe fare scalo a Cuba o Venezuela per poi proseguire verso l’Ecuador. Ieri Jualian Assange, fondatore di WikiLeaks, in teleconferenza ha dichiarato che «Una volta arrivato in Ecuador, la sua richiesta verrà studiata in modo formale». Dato confermato anche dal ministro degli Esteri ecuadoriano Ricardo Patiño: «Prenderemo una decisione, la stiamo analizzando. La sua domanda ha a che fare con la libertà di espressione e la sicurezza dei cittadini nel mondo». Il dato certo è che domenica Snowden si trovava a Mosca, notizia confermata sia da Cnn che da Reuters. Qualcuno addirittura riporta di un breve incontro tra l’analista e l’ambasciatore ecuadoriano in Russia.

La domanda che sorge spontanea a questo punto è capire perché proprio l’Ecuador. In realtà la risposta è molto semplice: il presidente Rafael Correa si è schierato più volte contro gli Stati Uniti ed è colui che lo scorso anno concesse asilo politico a Julian Assange. Assange è attualmente rifugiato nell’ambasciata ecuadoriano a Londra; sulla sua testa pendono ancora diversi capi d’accusa tra cui violenza sessuale e, soprattutto, spionaggio internazionale per aver diffuso – tramite WikiLeaks – documenti segreti manipolati e rubati agli Stati Uniti da Bradley Manning, ex militare statunitense e prima talpa informatica del XXI secolo. La Svezia ne ha chiesto mesi fa l’arresto per poi estradarlo negli Stati Uniti.

Edward Snowden è ritenuto molto pericoloso dagli USA, tanto che il portavoce per la Sicurezza Nazionale Caitlin Hayden, ieri ha affermato: «Alla luce della nostra rafforzata cooperazione dopo gli attentati alla maratona di Boston e della nostra storia di collaborazione con la Russia sulle questioni legali per la sicurezza, compreso il rimpatrio di numerosi criminali su richiesta del governo russo, noi ci aspettiamo che le autorità di Mosca valutino tutte le opzioni possibili per estradare Snowden, perchè risponda dei crimini che gli sono stati contestati». Il segretario di Stato John Kerry, in visita in India, ci è andato giù ancora più pesante: «Ha tradito il suo Paese». Kerry ha poi minacciato conseguenze per Russia e Cina se i due paesi fornissero aiuto per la fuga di Snowden.

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