Il Teatro Antico di Taormina si prepara, dopo tutte le difficoltà e incertezze dei mesi scorsi, ad ospitare la grande musica. E non c’era modo migliore per restituire il monumento ai grandi eventi della lirica che rappresentare la Cavalleria Rusticana di Mascagni che aprirà il cartellone estivo del “Festival lirico dei Teatri di Pietra”.
Anche se può sembrare un paradosso, è importante sottolineare che, causa il protocollo Covid e quindi la limitazione di posti a sedere, per la prima volta sarà possibile vedere il teatro molto più libero dalle impalcature che solitamente ogni anno coprono il monumento archeologico e che attraverso una ampia distribuzione dei posti (tutti numerati) si potrà assistere allo spettacolo senza la calca e la confusione che di solito contraddistinguono le estati taorminesi. Saranno garantite tutte le norme di sicurezza con un imponente macchina organizzativa, che consentirà di poter godere nella più totale tranquillità di uno spettacolo unico al mondo.
Tornando a Cavalleria Rusticana, il titolo che aprirà Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra, per il ruolo di Santuzza è stata scelta Elena Lo Forte che, ci piace ricordare, fu Santuzza nel leggendario film “Il Padrino parte III” di Francis Ford Coppola; ad interpretare il ruolo di Turiddu Angelo Villari, tenore in grande ascesa che ha recentemente interpretato questo ruolo nei maggiori teatri italiani, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino e il Teatro Comunale di Bologna. Mentre a dare voce e corpo al geloso e passionale Alfio, sarà la star del Metropolitan di New York Alberto Mastromarino. A completare il cast, la Lucia di Maria Motta e Leonora Sofia, Lola.
Il capolavoro del genio musicale di Mascagni, infine, sarà tra le pochissime rappresentazioni in forma scenica completa a livello internazionale, grazie all’apporto della innovativa regia di Salvo Dolce, giovane e promettente regista siciliano, che sta allestendo una messinscena – appositamente studiata per il distanziamento sul palcoscenico – basata su movimenti plastici di forte impatto emozionale; ad arricchire l’allestimento, le creazioni artistiche e i gioielli di scena di David Brancato S. e le luci di Gabriele Circo.
L’orchestra, elemento essenziale e fondamentale di ogni rappresentazione lirica, è tra le migliori che il panorama possa offrire e tra le più prestigiose al mondo: l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Una partecipazione che sancisce un importante accordo di collaborazione tra la Fondazione F.O.S.S., guidata dal vulcanico Antonio Marcellino, e il Coro Lirico Siciliano, ente promotore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra.
Il blasonato complesso orchestrale siciliano, nella sua settantennale carriera, è stato diretto da alcuni tra i più prestigiosi direttori: basti dire che per 25 anni fu guidata da Sergiu Celibidache e che è stata diretta – tra gli altri – da Igor Stravinski, Riccardo Chailly, Vittorio Gui, Yuri Temirkanov, Daniel Oren, John Barbirolli, Riccardo Muti, Georges Pretre, Hubert Soudant, Ennio Morricone, Donato Renzetti, Gianandrea Noseda, Anton Guadagno, Nello Santi, Muhai Tang, Günter Neuhold.
Altro elemento fondamentale per l’ottima riuscita di una produzione operistica è certamente il coro, e anche in questo caso avremo un complesso di rilievo internazionale come il Coro Lirico Siciliano, già Oscar della Lirica 2017, istruito e guidato dal suo maestro stabile, Francesco Costa.
Da prologo al Festival, il 24 luglio, la Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven (in Coproduzione con la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e la collaborazione della Fondazione Taormina Arte). A dirigere l’Orchestra Sinfonica Siciliana in questa occasione un vero virtuoso della bacchetta, Diego Matheuz, allievo e pupillo di Claudio Abbado che si è fatto apprezzare sugli scranni di tutto il mondo dopo aver cominciato la sua carriera come violinista nell’orchestra giovanile sinfonica boliviana che proprio a Taormina era stata diretta dal maestro Sinopoli.
Il Festival dei Teatri di Pietra, riconosciuto come iniziativa di alto rilievo culturale e artistico, si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e delle più importanti cariche istituzionali italiane, il Patrocinio del Pontificium Consilium de Cultura, della Regione Siciliana, Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo e Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, della Rai Sicilia, del Comitato Pietro Mascagni, della Fondazione Verona per l’Arena e della Confederazione Italiana Archeologi.