Intervista scoop a Cesare Poggi, pianista e compositore internazionale ligure

Nella sua lunga carriera si è anche esibito per lo Scia di Persia Mohammad Reza Shah Pahlavi Sua Maestà Imperiale Shahanshah Aryamehr (“luce degli ariani”) e a Las Vegas. Ha suonato con musicisti come Tullio De Piscopo, Marco Ratti, Stefano Cerri. In uscita il suo libro autobiografico dal titolo: “ TOO LOVES”.

È sempre un’emozione, intervistare un mito! Compositore, musicista internazionale. Ricordi ai lettori di GLOBUS MAGAZINE l’excursus della sua favolosa carriera?

“Sono molto contento di rilasciare questa intervista a lei cortese e preparata Chiara e sono lieto, che i molti lettori di Globus potranno leggere parte della mia vita e delle esperienze che ho vissuto e che piacevolmente voglio raccontare a tutti voi. Fin da bambino mostrai interesse per la musica ma anche per il gioco come ” competizione; vincere per me è sempre stato un irresistibile desiderio. Giocavo per vincere le figurine, le biglie, i giornalini.. avevo solo 10 anni quando iniziai a giocare a poker. A 18 ero convinto che l’unico modo per fare i soldi fosse giocare a poker a ramino e a biliardo. La musica che ho sempre amato (un amore diverso) non la pensai mai come una fonte di guadagno”.

Lei, Cesare, è nato a LA SPEZIA ma vive da sempre a Milano. Che ricordi ha della sua città d’origine. Ci potrebbe “suggerire” dei posti inediti da andare a visitare?

“Andai via da La Spezia a 7 anni subito dopo la fine della guerra. Come tutti sanno le cinque terre sono uno dei ” paradisi” della nostra bella Italia.

Che ricordi ha del suo professore BRUNO CANINO?

Bruno Canino, per il quale ho avuto sempre una grande ammirazione, non solo come mio maestro, ma anche come musicista e uomo di grande cultura (plurilaureato) ho avuto molti insegnanti, Michelangelo Abbado per il violino Beraldi per pianoforte, Luigia Ceramici, Tommaso Alati  Piccioli e infine due anni con Canino. Sono stato il suo primo Allievo a conseguire la laurea di pianoforte”.

Cesare, lei si afferma come pianista jazz a livello nazionale negli anni ‘7. Ha pubblicando alcuni album per la Dire di Tito Fontana e ha suonato con altri musicisti come Tullio De PiscopoMarco RattiStefano Cerri e Gianni Cazzola. Commenti e valutazioni?

Ho suonato principalmente da solo. Oltre a questo ho suonato  in trio accompagnato da batteria e basso. I miei accompagnatori sono stati: Gianpiero Prina. Tullio Depiscopo. Gianni Cazzola. Stefano Bagnoli.e altri alla batteria. Riccardo Fioravanti. Marco Ratti. Stefano Cerri. Giorgio Azzolini e altri al basso.

Cesare, nella sua carriera ha inciso sei album di musica che hanno riscontrato grande seguito di pubblico. Vogliamo ricordare i titoli e quale è stato il brano che le ha dato più soddisfazioni e perché?

Il lavoro discografico che reputo a mio avviso il migliore è: Cesare Poggi interpreta T. F.Waller. Cesare poggi interpreta Oscar Peterson. In a mist nel film di P. Avati ” Bix”. Da questa esperienza con Pupi Avanti e Bob Wilberg e Lino Patrono ho fatto importanti deduzioni extra musicali e artistiche ma ci vorrebbe troppo tempo per spiegarle. Sono diventato un pianista di ragtime per puro caso. È una lunga storia, comunque devo ringraziare Lino Patruno perchè è stato lui a farmi conoscere questo ” mondo musicale”.

Lei, Cesare, ha suonato davanti a tantissimi spettatori ma forse uno dei ricordi più piacevoli ed importanti della sua carriera di pianista è stata la sua esibizione per lo SCIA’ DI PERSIA. Siamo curiosi di conoscere come si è svolto  questo incontro.

Suonai  per Farah Diba e Reza Pahlavi Mohammad ¹nell’estate del 1962. Accompagnavo ogni sera in uno spettacolo  a Teheran Esmeralda Mistral una ballerina di danza classica. Lei fu invitata  a una festa alla corte dello Scià per fare una sua esibizione e quindi portò con sé il suo pianista Cesare Poggi. Tutto questo viene raccontato nel mio libro autobiografico ” too loves”.

Certamente, lei, Cesare, può essere definito un personaggio poliedrico. Nella sua vita  è anche stato campione di POKER SPORTIVO GIOCATORE PROFESSIONISTA. Ha lavorato a LAS VEGAS  esibendosi come musicista per un pubblico variegato ed internazionale. Ci racconti un aneddoto particolare e Cesare Poggi, chi è veramente?

Per quanto riguarda chi è veramente CESARE POGGI, non lo so; forse usando un termine poetico: Un fiore che non è riuscito a sbocciare completamente”  Un aneddoto particolare della mia vita a Las Vegas è quello di aver conosciuto un pianista di nome Bob Lang che mi ha presentato al proprietario del casinò ” Golden Ggate”  che mi offrì un lungo contratto di lavoro nel suo locale. Inoltre parlò di me con l’organizzatore del Festival del Ragtime a Sedalia nel Missori al Maple leaf club site dove suonai come primo è unico pianista italiano. Fu un esperienza unica meravigliosa e indimenticabile.

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