Intervista allo scrittore, Fiore Marro

Fiore Marro presenta il suo nuovo libro dal titolo “Uomini del sud” visti da vicino.

Il suo libro dal titolo “Uomini del sud” visti da vicino, che significato recondito vuole stigmatizzare?

È una raccolta di interviste fatte a gente del sud, per i giornali cui collaboro, uomini e donne che in un modo o nell’altro stanno aiutando il territorio a uscire da questa atavica situazione di sudditanza.

Quali personalità nel campo della politica, della cultura hai voluto, gentile Fiore, parlare nel tuo libro?

Ho dato voce soprattutto a persone con cui ho contatti diretti, amicali, con taluni fraterni, visto che la battaglia identitaria per un sud migliore è una della mie attività correnti, cosa cara anche ai miei beneamati “intervistati”.

Gli interventi che sono si sono alternati nel corso della presentazione del tuo libro sono stati molteplici. Li potresti raccontare?

Ho messo assieme quasi tutte le attuali regioni del territorio delle Due Sicilie, dalla Campania alla Puglia, dalla Sicilia alla Calabria e poi ancora tante altre voci, da Povia a Mimmo Cavallo, da Marcello Veneziani, eccezione alla regola, visto che è l’unico con cui non ho un rapporto di conoscenza, ai vari Lino Patruno, Lorenzo Del Boca, Rino Genovese.

In che attività sociali e culturali ti sei prodigato in questi anni. Quali sono stati i tuoi obiettivi che hai raggiunto?

Nel 2008 ho fondato con altri “innamorati delle Due Sicilie” a Caserta, i CDS (Comitati Due Sicilie), due anni dopo fui eletto presidente nazionale del sodalizio, carica che ancora ricopro, dal 2012 sono membro effettivo del Parlamento delle Due Sicilie di Gennaro De Crescenzo, nel 2016 Salvatore Musumeci, che è tra i 50 intervistati di Uomini del Sud,  mi ha onorato della tessera di socio onorario del MIS. Abbiamo come CDS ripristinato alcuni momenti epici della storia delle Due Sicilie, tipo le manifestazioni di Fenestrelle, Pontelandolfo, Civitella del Tronto, Mongiana.

 Il tuo excursus culturale?

Ho dato luce a due romanzi brevi che affrontano le cause del sud, un testo teatrale sui briganti andato in scene in varie città; Partecipato alla stesura di due volumi curati dal compianto Carlo Capezzuto  per la casa editrice Magenes, sulla Grande Storia delle Due Sicilie, scrivo periodicamente per due giornali campani. Il mio ultimo lavoro appunto : Uomini del sud visti da vicino, nasce da una raccolta di interviste fatte per questi giornali, in questi anni a persone lottano per un sud migliore. Fino ad oggi non è stato possibile creare uno stabile coordinamento tra i movimenti meridionalisti ma oggi la posta in gioco è molto alta perché, se non si gestisce al meglio l’autonomia regionale differenziata con la contestuale definizione e finanziamento dei lep, si rischia di aggravare il divario tra nord e sud del Paese e questo sarebbe non solo un grave danno per il Sud ma per l’Italia intera perché il Mezzogiorno, con le sue eccellenze e con la sua storia gloriosa come Regno delle Due Sicilie, è l’unica potenzialità per la crescita dell’Italia ed anche per affrontare le gravi crisi energetiche, climatiche ed idriche che si stanno abbattendo sul nostro territorio – ha detto Marro, che ha aggiunto: “per questo, con questo mio libro, che è un atto di amore per il Sud, intendo creare anche un percorso per serrare le fila dei movimenti meridionalisti e per fare sì che si passi finalmente dalla “questione meridionale” al Meridione volano per lo sviluppo dell’Italia”.

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