Intervista all’architetto Biagio Cutropia

L’architetto Biagio Cutropia e il suo progetto di “giardino didattico” che si realizzerà a Corleone in provincia di Palermo.

Biagio Cutropia, certamente rispecchia l’ideale di uomo del fare: concreto, preciso pieno di idee. Architetto e professore. Ho dimenticato qualcosa? Esponga brevemente un suo curriculum artistico e lavorativo.
“Nel tempo mi sono occupato di tante cose, alcune andate a buon fine altre forse no. Come architetto ho avuto la fortuna di progettare alcune cose, sia per privati sia per enti pubblici. Oltre all’ospedale di Corleone ho progettato alcune residenze protette a Palazzo Adriano, alcune piazze a Corleone, qualche intervento di restauro per conto della Curia di Monreale e Palermo. Nel tempo i miei interessi si sono spostati sulla scuola, prendendo una seconda laurea in Dirigenza dei servizi Scolastici all’Università di Firenze, partecipando successivamente al concorso per ispettore al MIUR, in parte superato ma ahimè non completamente. Ho fatto politica attiva, come consigliere comunale a Corleone e Presidente del Consiglio Comunale dal 1993 al 1997, intervenendo su alcuni temi importanti di sviluppo urbano quali per esempio il PRG. Nella scuola ho trasferito il mio “know how” sia professionale che di relazioni aprendo la scuola al territorio e portando la scuola nel territorio, attraverso convenzioni con vari comuni ed enti vari”.
Lei è professore insegna a Bisacquino. Secondo lei, Biagio, il divario tra generazioni come si potrà risolvere?
“La sua seconda domanda non è facile. Oltre che insegnante sono anche genitore, ho 4 figli e quindi forse conosco un po’ il mondo dei giovani e le confesso che non credo ci sia un divario generazionale se non quello naturale di età e quindi esperienze diverse. Io credo sia importante costruire insieme il futuro, gli anziani con l’esperienza e i giovani con la passioni di un mondo diverso, ma per farlo bisogna parlare e dare esempi”.
Parliamo adesso del progetto inerente il giardino didattico, che è nato da una sua felice idea.
“La terza domanda. Per come Le dicevo la mia idea di Scuola aperta al territorio e con il territorio mi ha sempre portato a realizzare progetti sinergici tra realtà diverse. Il Giardino didattico, che presumibilmente verrà intitolato a Giuseppe Letizia, il giovane pastore corleonese ucciso dalla mafia nel 1948, e per il quale si chiederà l’inserimento nel circuito dei Giardini dei Giusti, nasce da una mia idea di curare un’area comunale, adiacente alla sezione agraria della nostra scuola a Corleone, completamente abbandonata. Questa area è anche adiacente alla Scuola elementare. Il progetto prevede la realizzazione di un frutteto con 70 alberi di specie diverse e un giardino degli atomi con 700 piante aromatiche di 30 specie diverse. Inoltre uno scultore Corleonese ha realizzato delle mani in legno molto grandi che abbracceranno un ulivo. Inseriremo delle sfere di ceramica colorate lungo il percorso. Il giardino sarà aperto alla città e sarà gestito e curato sia dai nostri studenti dell’agrario sia dai bambini dell’adiacente scuola elementare”.
Perché ha scelto Corleone per realizzare il suo progetto così utile e bello?
“Il Giardino a Corleone principalmente perché io sono Corleonese. Amo Corleone e lotto per Corleone e poi anche perché credo che Corleone debba fare di più per uscire dall’ombra della violenza mafiosa”.
Quali sono stati nel corso degli anni i suoi progetti più rilevanti?
“Per mia naturale ritrosia, avrei qualche difficoltà a rispondere, convinto che contino le cose fatte e non chi le fa. Ma credo sia corretto dire qualcosa. Sono appunto un architetto, dal 1986,e insegno progettazione dal 1986 e ho insegnato quasi da sempre alla sezione Geometra del Di Vincenti di Bisacquino, Istituto che oggi oltre alla Sezione Geometra comprende una sezione agraria, con una sede a Corleone, una sezione alberghiera e una linguistica. Negli anni ho cercato coniugare entrambi i lavori, che poi sono anche passioni, e ho avuto la fortuna di realizzare alcune cose tra le quali la nuova ala dell’Ospedale di Corleone .Nel tempo mi sono anche occupato di politica e negli anni 90 ho avuto l’onore di presiedere il Consiglio Comunale di Corleone. Ancora ho passione politica, nel senso di cura della polis, che appunto mi porta spesso ad affrontare progetti ad ampio raggio e spesso in settori diversi. Una delle cose più belle fatte dalla mia scuola è stata una grande e bella manifestazione a San Leucio (alle reali seterie)nella quale i nostri studenti dell’alberghiero insieme a studenti omologhi di Caserta hanno preparato dei cibi tradizionali del Regno delle Due Sicilie oltre a realizzare, gli studenti di un liceo musicale campano ,una splendida manifestazione canora. Il tutto grazie all’amicizia e alla stima reciproca con il Presidente della Camera di Commercio di Caserta, il Dottore Tommaso De Simone”.

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