Internazionalizzazione e imprese, meglio la Sicilia o l’estero?

Gabriele Cataldo componente del tavolo provinciale di “Diventerà Bellissima” e Vice segretario Provinciale della UGL Metalmeccanici ha dichiarato: “È inammissibile che l’amministrazione Comunale di Catania incoraggi gli imprenditori locali ad investire all’estero.”

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Lo dichiara Gabriele Cataldo componente del tavolo provinciale di “Diventerà Bellissima” e Vice segretario Provinciale della UGL Metalmeccanici a  margine dell’incontro svolto al comune di Catania sul tema “Malta Opportunità per le imprese italiane nell’ambito dei processi di internazionalizzazione”.

Anziché incentivare l’imprenditoria giovale, invece di attrarre capitali da impegnare nella Sicilia orientale, il sindaco sponsorizza un’iniziativa dell’associazione degli imprenditori  che ha  come obiettivo  far conoscere le opportunità per  capitalizzare altrove. Dai giornali abbiamo appreso che “l’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere le opportunità che Malta può offrire, individuando il corretto approccio rispetto ai processi aziendali da implementare che dovranno tenere conto degli aspetti produttivi, organizzativi, di localizzazione della “intellectual property”, societari e fiscali” e  la presenza della STS Deloitte, realtà di servizi globali di assistenza e consulenza fiscale e societaria, conferma ciò”.

L’evento di ieri ci ha stupito – continua Cataldo – in quanto il sindaco Enzo Bianco e la presidente del Consiglio comunale,  Francesca Raciti, hanno messo a disposizione i locali della città invitando, in maniera subdola, a scappare dalla stessa. Dovrebbero, invece, creare  le condizioni per spingere gli imprenditori locali a investire sul territorio, e non organizzare eventi per spiegare all’imprenditoria catanese  quanto sia facile e conveniente impiegare denaro fuori dalla Sicilia. Ciò non vuol dire che non si debba fare export, tutt’altro, ma le due cose non devono essere a discapito della Sicilia. Invitiamo il sindaco a fare meno passerelle e a essere più concreto pensi  più alla città che ormai è  allo sbando e soprattutto a come rilanciare una zona industriale deserta e desertificata   che vive nel degrado assoluto, come più volte denunciato dalla UGL, auspichiamo meno annunci e più fatti conclude l’esponente del sindacato catanese.”

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