In un incontro istituzionale del 4 settembre scorso l’Amministrazione Comunale di Messina el’Istituto Nazionale di Bioarchitettura concordi nel considerare la salute del cittadino al centro di qualsiasi pianificazione
Il benessere del cittadino al centro, non solo della progettazione, ma anche delle strategie per la pianificazione delle amministrazioni, attraverso approcci disciplinari differenti. E’ questo il dato importante emerso venerdì 4 settembre in un incontro fra Istituto Nazionale di Bioarchitettura e Amministrazione Comunale di Messina.
Tantissime le tematiche messe sul tavolo dall’ass. Salvatore Mondello, dal Presidente Nazionale INBAR Anna Carulli e dal Presidente della Commissione Ambiente e Salute dello stesso Istituto, Silvano Tramonte, autore, con Donatella Wallnofer, del libro “Benessere e sostenibilità nel recupero edilizio” edito da Legislazione Tecnica, presentato dall’Istituto a carattere nazionale.
“L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura – ha affermato Anna Carulli – punta molto sulle azioni sinergiche con le amministrazioni locali. Le sue divulgazioni scientifiche, nel caso specifico recupero edilizio e benessere abitativo, sono calibrate proprio su quegli strumenti urbanistici e su quella visione della città futura che non può essere semplicisticamente identificata nella smart city, ma va puntualmente codificata in strumenti utili a professionisti e cittadini per poter condividere un bene comune vivibile”.
“La nostra Commissione Nazionale ‘Ambiente e Salute’ – specifica il Presidente Carulli – guidata dal Dott. Tramonte con il suo responsabile Marco Caserio segretario nazionale INBAR, di cui fanno parte molti professionisti esperti, quale team multidisciplinare, tra cui il presidente della Sezione di Messina l’ing. Pietro Sturniolo, hanno lavorato molto sul tema del 5G, che è stato occasione di interlocuzione e supporto a diversi Sindaci in tutta Italia che ha visto impegnato l’Istituto in prima linea sul benessere e la sostenibilità ambientale. La necessità di orientare le scelte pubbliche e private verso uno sviluppo sostenibile richiede indicatori diversi, che tengano conto della complessità, delle dinamiche e degli impatti economici, sociali ed ambientali. I parametri con cui valutiamo i fenomeni orientano la nostra capacità di interpretarli e, di conseguenza, le nostre azioni. Gli interventi di rigenerazione urbana e di recupero edilizio rappresentano l’occasione per una trasformazione sostenibile che abbia come elemento centrale il benessere dell’uomo. Questo cambio di paradigma che dall’edificio (sostenibile, efficiente, a energia zero) torna a focalizzarsi sull’uomo (come animale sociale sano e felice) rappresenta la peculiarità e il contributo centrale”.
“L’istituto – ha detto l’ass. Salvatore Mondello – da sempre fornisce all’Amministrazione un apporto importantissimo e sinergico. Questa amministrazione ha sempre messo al centro della propria azione amministrativa la sinergia con le risorse del territorio. L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, con peculiarità specifica dei suoi esperti, può essere prezioso nelle strategie di sviluppo della città, come lo è già stato in passato. Quindi porteremo certamente avanti temi specifici quali la sostenibilità, la programmazione ambientale, la pianificazione ad ampio respiro e l’inquinamento. Sul 5 G, ad esempio, a maggio abbiamo predisposto un’ordinanza sostanzialmente contraria al suo utilizzo, essendo ancora abbastanza controversa la natura del sistema. Nella fattispecie ho chiesto supporto proprio all’INBAR. Ovviamente questa partita adesso si giocherà su altri tavoli”.
E’ fondamentale oggi, secondo il dott. Silvano Tramonte, ripensare le modalità in cui si valuta la salute dell’individuo. Non si può porre la questione alla fine del percorso progettuale, ma deve essere inserita come parametro fondamentale all’inizio delle valutazioni.“L’uomo deve essere posto al centro di qualsiasi pianificazione sia dal professionista sia dalle amministrazioni locali – specifica Tramonte – La commissione che presiedo sta studiando con grande attenzione il 5G, perché potrebbe rappresentare un’accentuazione dei rischi che si correvano già col 3G e il 4G. Non ci sono garanzie di salubrità, né ci sono prove di innocuità. Per la salvaguardia della salute dei cittadini, coerentemente con il principio ‘di precauzione’ che tutela gli individui di fronte alle nuove tecnologie, è fortemente consigliabile effettuare gli approfondimenti necessari per avere certezza della sua innocuità . E’ doverosa una pausa di riflessione necessaria per effettuare le dovute verifiche”.
A margine dell’incontro, la delegazione INBAR ha fatto visita al Presidente dell’Ordine degli Architetti e della Consulta degli Ordini degli Architetti di Sicilia, arch. Pino Falzea, il quale ha sottolineato la consolidata collaborazione con l’Istituto e col suo Presidente Nazionale, nonché Consigliere Segretario dell’Ordine, arch. Anna Carulli.
“Ringrazio – ha detto Falzea – l’Istituto e il dott. Tramonte per aver donato all’Ordine questa importante pubblicazione, peraltro valorizzata dal dott. Gaetano Settimo del gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS, Roma). L’Ordine e la Consulta sono sempre attenti a quei processi di trasformazione delle città, soprattutto quelli che abbiano la questione ambientale al centro di qualunque programma di modifica e rigenerazione di parti territoriali. Su queste questioni diamo e daremo sempre il nostro contributo, sia in termini di suggerimenti che in termini di modifica della normativa vigente”.