Il profumo dei limoni REPLANTED ConCorde è il titolo dei due concerti, di e con Aida Satta Flores insieme all’Ensemble musicale degli studenti, compositori e musicisti, del Conservatorio palermitano“A.Scarlatti”, diretto dal Maestro Fabio Correnti, rivisitazione del primo album di successo dell’artista, prodotto nel 1992 dalla storica band dei Nomadi, una delle più longeve nell’attuale panorama musicale mondiale insieme ai Rolling Stones.
Giovedì 12 settembre ore 21.00 Cattedrale – Palermo, Sabato 15 settembre ore 18.00 Chiesa San Marco Evangelista allo Sperone – Palermo.
In foto Aida Satta Flores
I concerti fanno parte del progetto FAI LA TUA pARTE – La metamorfosi di un fiore – Dalla Rosa al Giglio, dedicato alla ROSA, 400° S. Rosalia, e al GIGLIO, Padre Pino Puglisi, inserito nelle celebrazioni per il Giubileo Rosaliano promosso dal Comune di Palermo, Assessorato Cultura, e che si avvale del Patrocinio dell’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo.
Due le date previste a Palermo: Giovedì 12 settembre ore 21,00 CATTEDRALE– Concerto dedicato alla Rosa – 400° S. Rosalia. Domenica 15 settembre ore 18,00 CHIESA SAN MARCO EVANGELISTA ALLO SPERONE – Concerto dedicato al Giglio, Beato Padre Pino Puglisi, nel 32° anniversario della sua morte, 15 settembre 1992.
L’ingresso dei concerti sarà libero fino ad esaurimento posti.
Il profumo dei limoni REPLANTED Con Corde, ideato da Aida Satta Flores, intende trasmettere un segnale di “ponte” tra ieri e oggi, tra Identità, sempre più minate da media e social, e progresso, tra Semenze e Semi. Con la partecipazione di un corposo Ensemble musicale: 20 giovani musicisti del Conservatorio A.Scarlatti; 7 compositori/arrangiatori, coordinati dal Maestro Fabio Correnti. Questa esperienza nel 2025 sarà l’album “ConCorde”: originale rivisitazione del primo album di Aida, “Il profumo dei limoni”, prodotto dai Nomadi di Augusto Daolio e Beppe Carletti nel 1992, arricchito di cinque inediti, tra cui ‘unn’È, pubblicato il 18 maggio scorso, in memoria di Franco Battiato.
Già nel ‘92 Aida scriveva e cantava di cambiamenti climatici, femminicidi, migrazioni, mafie, isolamenti e derive umane, tematiche che risultano purtroppo ancora attuali e urgenti. Canzoni come Qui la mafia non c’è e Il profumo dei limoni nacquero prima delle stragi di mafia del ’92. In Fiori di carta presagì l’orrore dei femminicidi. In Dove guarda il cielo sparsi “fucili tra i bambini”. Nella traccia finale che diede il titolo all’album, scriveva già dei futuri cambiamenti climatici del pianeta terra “ci sarebbe da temere che anche Dio non vuol vedere come stiamo liquidando il mondo, sciogliendolo come un gelato”.
Alle “antiche” canzoni si aggiungono cinque inediti: La metamorfosi di un fiore dedicata a Saman Abbas, unn’E’ dedicata a Franco Battiato, Semi di note, su musica di Marco Betta, Sarà per sempre su musica di Beppe Carletti, Parlare con i limoni, rivisitazione del brano del 1987 di Enzo Jannacci.
Gli arrangiamenti dei brani sono stati curati da quattro compositori del Conservatorio A. Scarlatti: Mattia Camuti, Maria Chiara Casà, Ciro Farro, Salvatore Nogara, e tre storici amici collaboratori di Aida: Leonardo Bruno, Corrado Neri, Mario Tarsilla.
L’evento s’inserisce nel più ampio progetto artistico della Satta Flores, “FAI LA TUA pARTE”, dedicato a temi di assoluta urgenza per lei: le nostre Semenze (le Identità) e i Semi (i nostri giovani). La mente d’un artista non sta mai ferma: anche il modus operandi della pubblicazione di questo “strano” album, in forma poeticamente provocatoria, sarà una novità, come pure il suo primo libro e i cine-concerti futuri, con le visioni di giovani registi Siciliani, a indagar quel che avremmo potuto essere, quel che siamo diventati, quel che potremmo ancora diventare, migliorandoci.
Un progetto, che Aida ama definire “PROCESSO CULTURALE”, che mira all’urgenza di FARE OGNUNO LA PROPRIA pARTE, che così spiega: “Se ci si allontana dall’omologazione imperante, dall’abbassamento culturale umanistico morale e musicale circolanti, si può sperare di trasformare la vita di ogni essere vivente in un Capolavoro”. L’abbraccio musicale degli studenti di un Conservatorio è nato proprio dalla voglia di Aida Satta Flores di un dialogo diretto e profondo, significativo e proficuo con quei giovani di oggi che, pur se sommersi da “immondizie musicali” (cit. F.B.) hanno scelto la via dello studio e della storia musicale.
La critica favorevole all’iniziativa di valenza internazionale: E’ la prima volta, dopo un incontro, anni fa, con Francesco Guccini, che il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo apre le porte alla musica leggera d’autore, con una pioniera del cantautorato femminile, Aida Satta Flores che per mesi, col coordinamento del M° Fabio Correnti, ha lavorato a fianco di oltre 20 giovani, compositori e studenti, del Conservatorio, per i concerti “Il profumo dei limoni REPLANTED ConCorde“, rivisitazione del primo album di successo dell’artista, prodotto nel 1992 dalla storica band dei Nomadi.
I concerti, e l’album 2025, fanno parte del progetto, non solo musicale, della Satta Flores, “FAI LA TUA pARTE: la metamorfosi di un fiore…dalla Rosa al Giglio“, che quest’anno sono dedicati al 400° S. Rosalia (la Rosa) e Padre Pino Puglisi (il Giglio).
L’ENSEMBLE MUSICALE: Angelo Amico synt e audio, Ciro Farro pianoforte, Gimmy Lampasona violino, Ferdinando Preianò violoncello, Dario Ammirata contrabbasso, Antonio Nogara clarinetto, Giulia Salerno flauto, Martina Armeli fisarmonica, Gabriele Autore chitarre, Dario Comparetto chitarre, Geremia Silipigni basso elettrico, Salvatore Mantia batteria, Arianna Franza cori, Laura Vassallo cori, Marisa Tumminello cori, Manfredi Messina cori.
Il Conservatorio di Palermo dimostra, ancora una volta, l’apertura concreta a tutta la musica, nella speranza di contribuire alla crescita necessaria delle Identità, soprattutto dei nostri giovani, bombardati quotidianamente da certi “cattivi consiglieri” del mondo di media e social. Se, come affermava Padre Pino Puglisi, “Quelli che riflettono troppo prima di fare un passo, trascorreranno tutta la vita su un piede solo” compito di un’Istituzione come quella del Conservatorio, e degli artisti come Aida, è quello di stimolare alla riflessione attiva, per contribuire a migliorare il futuro.