Il Congresso americano sta per approvare una nuova legge sull’immigrazione

La nuova legge, al primo scoglio del Senato, è bipartisan, ma con tutto ciò rischia di non passare: gli 84 voti favorevoli al primo passaggio dell’11 giugno potrebbero non bastare per rendere il testo definitivo in quanto i repubblicani vorrebbero rafforzati i controlli di sicurezza alle frontiere.

Da qui al 4 luglio i senatori dovranno esaminare tutti gli emendamenti proposti nella nuova legge, in modo che venga approvata prima della pausa estiva. Anche Obama auspica di chiudere prima delle ferie: «Dobbiamo stare uniti per la riforma dell’immigrazione. Ci vuole molto coraggio, ma nell’immigrazione risiede la storia del nostro Paese. Non c’è alcuna ragione per cui la legge sull’immigrazione non sia approvata entro l’estate, il progetto di legge del Senato rappresenta la migliore occasione per il cambiamento». Il presidente, infatti, è uno dei principali sostenitori della riforma: a novembre – durante la campagna elettorale che lo riportato alla Casa Bianca – aveva raccolto molte adesione della comunità ispanica sostenendo una riforma sull‘immigrazione che avrebbe – sulla carta – agevolato le regolarizzazioni e bloccato le irregolarità soprattutto provenienti dal Messico.

Le principali linee guida della riforma:

  • Entro i primi sei mesi dall’approvazione della nuova legge, chi è immigrato irregolare potrà chiedere lo “status provvisorio di immigrato regolare” a condizione che sia arrivato negli Stati Uniti prima del 31 dicembre 2011 e che ci sia rimasto fino ad oggi. Dopo dieci anni potrà chiedere la green card e lo status di cittadino permanente; chi è entrato negli Stati Uniti da giovane (si presume da minorenne) potrà chiedere la green card dopo cinque anni.
  • La riforma prevede anche di ampliare il programma di visti per i lavoratori altamente qualificati: il limite salirà da 65mila a 180mila.
  • Saranno 200mila i permessi per i lavoratori manuali nei cantieri edili, nella sanità e per le altre opere pubbliche. Per i lavoratori agricoli, invece, è previsto un nuovo sistema di permessi.
  • Con l’attuale legge chi ha già ottenuto la cittadinanza è libero di sponsorizzare il coniuge, i figli e i fratelli per farli entrare legalmente negli Stati Uniti. Con questa nuova riforma la sponsorizzazione verrà limitata solo al coniuge e ai figli di età fino a 31 anni.
  • Entro il 2017, ovvero a quattro anni dall’approvazione della legge, i titolari di aziende che hanno tra i dipendenti nuovi immigrati dovranno dotarsi di E-Verify, un sistema elettronico che certifica e controlla la situazione legale di ogni lavoratore immigrato.

Con l’approvazione della nuova riforma si calcola che verranno regolarizzati circa 11 milioni di nuovi migranti.

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