Il Calcio Catania, che brutta storia

Ieri, a Torre del Grifo, dopo ben 9 mesi di silenzio, l’ex presidente del Calcio Catania, Nino Pulvirenti, si è presentato alla conferenza stampa come un guerriero stanco, dopo aver combattuto e perso rovinosamente, ma allo stesso tempo decisionista, così come nel suo stile. 

 

Ha iniziato in maniera secca: “Ho ufficialmente messo sul mercato la società etnea e, adesso sono qui per rispondere a tutte le vostre domande”.

Ecco il video:

Dalle sue parole è emerso che ha agito perché attraversava una situazione di stress molto elevato sia per le minacce di morte che gli erano pervenute con il recapito a casa di proiettili che per i mediocri risultati della squadra, ma io sono un uomo ho sbagliato e me ne assumo tutta la responsabilità. Ho preso delle decisioni sbagliate. Giovedì incontrerò l’assessore Girlando ed alcuni imprenditori in rappresentanza della cordata che ha manifestato interesse: l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming perché la città deve vedere quello che succede. Mi auguro che gli imprenditori della cordata interessata all’acquisizione della società non siano i soli a farsi avanti. A prescindere dagli sviluppi della trattativa e dalla garanzia della continuità dell’attività del Calcio Catania, il mio ciclo alla guida della società è comunque ufficialmente concluso, dopo undici anni.

Sino adesso non c’è stata nessun interesse per l’acquisto della società da parte di chicchessia tranne per l’incontro con Girlando. Nessun tipo di telefonata con Pietro Lo Monaco, i rapporti sono inesistenti,  né da nessun sceicco”.

Poi, un attimo di esitazione… “I cicli si chiudono mi auguro vivamente che qualcuno acquisti la squadra, ma, purtroppo non vedo l’entusiasmo. Quando io ho acquistato la società da Gaucci, io non ho guardato neanche i libri contabili. Ho fatto l’operazione e basta per amore della maglia”.

 Le sue risposte ai colleghi:

Il connubio Pulvirenti-Cosentino fallimentare visti i risultati, ma l’ex presidente si addossa allo stremo la responsabilità. “Pablo ha delle qualità, evidentemente sono stato io a non dargli gli strumenti necessari per poterle esprimere

Per quanto riguardi l’inchiesta dei Treni del Gol: Ero dubbioso fin dall’inizio ed in due partite sono stato chiaramente truffato: ad oggi, nelle carte, non ci sono riscontri se non quelli della truffa. In particolare, per quanto riguarda le partite contro Ternana e Latina sono stato evidentemente oggetto di truffa ed ho il serio dubbio che sia accaduta la stessa cosa anche in occasione di tutte le altre gare in esame. Mi rimetto alle valutazioni della giustizia, ordinaria e sportiva”.

Si rimette alla giustizia, ma non si aspetta la radiazione, gli sembrerebbe una punizione eccessiva.

La società ha attualmente un patrimonio di circa 30 milioni di Euro, escludendo dal pacchetto Torre del Grifo. 

Come ciliegina sulla torta, la presentazione del nuovo stadio, una struttura meravigliosa tutta in legno, con 150 posti in tribuna stampa… un sogno… ma questo è il sogno di Nino Pulvirenti, cosa succederà domani… 

Leggendo tra le righe ha ricordato l’araba Fenice che rinasce dalle ceneri… beh.. chissà…

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