Il Boeing-777 – è passato il Rubicone? Parla l’ambasciatore Perelygin

Abbattimento aereo “Malaysian Airlines”: intervento ambasciatore d’Ucraina in Italia Yevhen Perelygin

Già più di sei mesi l’Ucraina sta lottando disperatamente per la sopravvivenza, portando all’altare della libertà e dell’indipendenza sempre più vittime. Dal primo giorno di questa lotta, quando l’ex-presidente ucraino Viktor Yanukovych ha cancellato all’ultimo minuto la firma dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea, era abbastanza evidente che cosa c’è sotto tutto questo.

Il presidente Putin, i cui emissari svolgevano un lavoro di propaganda massiccia negli ultimi anni sia all’interno d’Ucraina che sulla scena internazionale, al fine di prevenire la sua avvicinanza con l’UE, ha finalmente deciso di affrontare la questione ucraina. l’Ucraina che, al suo parere, era tutto un equivoco – un paese che è venuto alla luce casualmente sulla mappa dell’Europa come un risultato della “più grande catastrofe geopolitica del 20 secolo – il crollo dell’Unione Sovietica“, avrebbe dovuto finalmente tornare al braccio di ferro del suo grande fratello – la Russia.

Ci sono almeno due ragioni di questo comportamento di Putin. Alcuni esperti ritengono che in questo modo il leader russo sta cercando di proteggersi. Lui continua a pensare in termini di guerra fredda e la convergenza d’Ucraina con l’Occidente, al suo parere, rappresenta una minaccia che il nemico si avvicina ai confini russi. Altri esperti pensano che il capo della Federazione Russa non ho lasciato l’idea di far rinascere l’URSS.
Non è per caso che la Russia si è dichiarata ufficialmente il successore legale dell’Unione Sovietica nei primi anni ’90. In un modo o nell’altro, ma con l’attuazione del piano “geniale” per la conservazione dell’Ucraina nella sfera di influenza russa sono apparsi i problemi. Un ostacolo principale sulla sua strada è diventato quello che il presidente Putin non ha mai preso sul serio.
Sono state le persone semplici – il popolo ucraino che ha rifiutato di osservare in silenzio come qualcuno dall’esterno decide il suo destino e hanno preso la faccenda nelle sue mani.
E da allora il Presidente Putin ha cominciato a reagire in modo radicale. Sull’Ucraina, che non ha ancora dimenticato i tragici eventi della piazza Maidan, è stato inferto un colpo devastante. Rendendoci conto che da soli per noi sarà difficile sopravvivere, abbiamo fatto i costanti appelli ai nostri partner occidentali. Non serebbe giusto dire che i nostri appelli sono rimasti senza alcun riscontro. Ma le misure che sono state adottate non sono state sufficienti per fermare l’aggressione. Tuttavia, abbiamo sempre sentito dai nostri partner internazionali sulla necessità di mantenere la finestra del dialogo aperta, sulla necessità di fare concessioni e compromessi, sull’importanza di mantenere calma e moderazione.
Come il risultato – la Crimea è stata annessa e all’Est del paese è iniziato l’inferno continuo. Si rapiscano, si uccidono, si catturano le persone, si limitano drasticamente i loro diritti fondamentali, tanti miei connazionali sono stati costretti a lasciare le loro case ed a fuggire.

I terroristi hanno abbattuto gli aerei militari ucraini. E la settimana scorsa tale situazione ha portato alla tragica morte di 300 passeggeri innocenti e membri dell’equipaggio dell’aereo della “Malaysian Airlines“.

È comprensibile che le conclusioni definitive sulle cause che hanno provocato la caduta dell’aereo devono essere tratte dalla commissione internazionale formata sull’iniziativa del Presidente d’Ucraina. Già ora però non c’è alcun dubbio che l’aereo è stato abbattuto dai terroristi. I loro colloqui telefonici sono stati intercettati e resi pubblici dai Servizi di sicurezza d’Ucraina. Nei colloqui registrati uno dei leader dei terroristi fà un rapporto al suo tutore a Mosca in merito all’abbattimento dell’aeromobile, il quale è stato considerato da loro come un aereo di trasporto dell’Aviazione militare d’Ucraina.
Poi i terroristi confermano che l’aereo è civile. Loro non nascondono neanche di aver ricevuto dalla Russia un sistema missilistico “BUK–M“, con il quale più probabilmente è stato lanciato il missile che ha colpito l’aeromobile. La cosa più importante però è che nei loro colloqui i terroristi dicono che il sistema missilistico è stato trasportato in Ucraina dalla Russia insieme all’equipaggio dei militari russi, i quali evidentemente hanno premuto il pulsante.

Dopo la tragedia in Internet si sono apparse le foto del trasporto affrettato del sistema missilistico in Russia senza due razzi mancanti.

La colpa evidente dei terroristi della catastrofe dell’aereo della Malaysian Airlines viene testimoniata anche dal loro comportamento dopo la tragedia. Violando qualsiasi norma, compresa anche quella morale, loro sequestrano e trasferiscono a Donetsk 30 corpi, non permettono agli esperti internazionali di lavorare regolarmente sul posto della catastrofe, distruggono le prove della tragedia, le scatole nere non sono ancora state consegnate alla commissione. E come non bastasse il Servizio di sicurezza d’Ucraina ha reso pubbliche le intercettazioni delle chiamate telefoniche, nelle quali il tutore da Mosca chiede ai terroristi di fare tutto per non far cadere le scatole nere nelle “mani estranee”, in particolare dell’OSCE.

Non si interrompe il flusso verso l’Ucraina dalla Russia degli armamenti pesanti, dei mezzi tecnici, delle persone per sostenere i terroristi, continuano i bombordamenti di artiglieria del territorio ucraino dalla Russia.

Tutto ciò conferma che la tattica dei nostri vicini non cambia, la tragedia del Boeing-777, la cui piena colpa è loro per intero, non ha condizionato i loro piani e loro non hanno l’intenzione di fermarsi.

E ora per tutti i coinvolti in questo conflitto, il quale da tempo ormai ha suoerato i limiti del conflito locale, arriva il momento della verità. Il tempo delle aspettative e vane speranze è passato ormai. Un’ulteriore rimandare l’approvvazione delle decisioni talmente difficili e scomode per i nostri partner europei provocherà nel futuro le perdite ancora più significative. Ognuno deve comprendere la sua piena resposabilità non solo per il proprio futuro, ma per il futuro di tutta l’Europa e della pace e sicurezza internazionali.

L’Ucraina, da parte sua, in ogni modo continuerà a lottare per la sua sopravivenza e libertà con o senza sostegno esterno. Sosteniamo profondamente la soluzione politica del conflitto e siamo disposti a sederci al tavolo delle trattative con le forze costruttive dell’Est. Dobbiamo notare che i recenti eventi hanno radicalmente cambiato l’umore della popolazione locale. Non è per caso che nei giorni scorsi abbiamo ottenuto le informazioni sul fatto che alcuni terroristi sono stati uccisi dagli abitanti di Donetsk, che hanno iniziato a fare la resistenza forte ai loro tentativi di saccheggio. Ma, per quanto riguarda la possibilità di negoziare con i terroristi che senza alcun rimpianto lanciano i razzi contro gli aerei civili e dopo cercano in tutti modi di distruggere le prove della loro colpa, è fuori discussione. Il terrorismo come mezzo per attuare le proprie ambizioni geopolitiche deve essere severamente punito. Senza aver fatto questo il futuro dell’Europa e del mondo intero per l’ennesima volta sarà messo in discussione.

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