I Premi del SalinaDocFest 2024

Si è conclusa con le premiazioni finali in piazza centrale a Santa Marina Salina la XVIIIa edizione del SalinaDocFest, fondato e diretto da Giovanna Taviani, da quest’anno affiancata nella direzione artistica da Antonio Pezzuto

Un concorso costituito da sei documentari, tra i migliori dell’ultimo annoselezionati da Paola Cassano, Ivelise Perniola, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, sul tema Libertà Come essere Liberi. La prestigiosa Giuria per il Concorso del documentario narrativo, formata dalla regista Firouzeh Khosrovani, dal produttore Andrea Occhipinti e dalla regista e attrice Kasia Smutniak ha assegnato i seguenti premi: 

IlPremio Palumbo Editore per il Miglior Documentario a “Bosco Grande” di Giuseppe Schillaci, la storia di un tatuatore palermitano di 260 kg, mito della cultura punk della città fin dagli anni Ottanta. La motivazione del premio recita: “un documentario che racconta con affetto e ironia il dolore profondo di un anomalo protagonista della scena punk palermitana degli anni ’80, le mancanze, gli eccessi e la vita di Sergione, un uomo di 250 chili che non ha mai lasciato il suo quartiere Bosco Grande. Una storia struggente raccontata con maestria da Giuseppe Schillaci, che è riuscito a creare un grande racconto che emoziona, fa riflettere e lascia il segno. Il cinema che ci piace“.

Il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio a “La canzone di Aida” opera prima di Giovanni Princigalli, su una bambina, poi ragazza e infine donna, che vive la propria vita in un campo Rom di Bari. La motivazione del premio: “per il modo con il quale è riuscito ad affrontare la relazione tra le riprese fatte 20 anni fa e quelli di oggi portando sullo schermo la storia di Aida, una donna emancipata e ribelle costretta dalle convenzioni ad affrontare un destino che non ha scelto. Il racconto sorprendente dall’interno di un campo rom e una telecamera che diventa parte della comunità“.

Il Premio del Pubblico è andato a Vakhim, documentario di Francesca Pirani. Adottato in Cambogia a quattro anni, Vakhim arriva in Italia nel 2008. Parla solo khmer e tutto intorno a lui è sconosciuto, è un bambino solare e per adattarsi rimuove le tracce della sua breve vita che, però, non scompare del tutto. In Italia c’è Maklin, la sorella maggiore e dopo qualche anno arriva una lettera: è la madre naturale di Vakhim che chiede del figlio. Francesca e Simone, i genitori adottivi, decidono di andarla a cercare.


Durante al serata è stato assegnato il Premio Crédit Agricole Italia al regista Leonardo Di Costanzo per il documentario “A scuola” eil Premio Irritec all’attrice e regista Kasia Smutniak, al suo esordio come regista con “Mur“, vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario 2024 per il Cinema del Reale. A consegnare il Premio, Giulia Giuffrè,Consigliere d’amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, nuova Presidente dell’Associazione Salina Doc Fest Onlus, che ha sempre creduto nella forza festival e ne ha fatto proprio lo spirito con lo slogan “Irriga la terra, Irriga la cultura“. “Il Premio Irritec 2024 – dichiara la Giuffrè nella motivazione al Premio – viene assegnato a Kasia Smutniak, che ha saputo raccontare la situazione dei profughi al confine tra Polonia e Bielorussia con coraggio e determinazione, toccando corde profonde nel cuore degli spettatori e ricordandoci quanto la libertà, ancora prima d’essere un diritto inalienabile, sia un istinto incomprimibile e vitale“.

Nei giorni del festival sono stati consegnati altri premi. Il Premio SIAE – Sguardi di cinema all’opera prima di Paola Cortellesi, C’è ancora domani. IlPremio Ravesi – Dal testo allo schermo, a Giulia Calenda, co-sceneggiatrice di C’è ancora domani. Il Premio Omi-Fer, giunto al suo secondo anno, a Claudio Bigagli, il Corrado de La Notte di San Lorenzo, ma anche l’umanissimo Batà dell’episodio di Kaos – Male di Luna.  Il Premio Dp World consegnato alla regista e sceneggiatrice Sophie Chiarello per il film Il Cerchio.


La giornata di domenica 15 settembre si è aperta con l’evento speciale dedicato alla nuova sezione del festival “Giovani e Libertà / Scuola Libera – Libertà della Scuola”, con la tavola rotonda realizzata dal titolo “Perchè il documentario a scuola?“, moderata dalla direttrice artistica del festival Giovanna Taviani e dalla professoressa di Cinematografia Documentaria al Dams Roma Tre, Ivelise Perniola che ha visto la presenza e gli interventi di Valentina Chinnici del CIDI – Centro di iniziativa democratica insegnanti, Gaetano Calà,direttore generale del C.I.R.P.E. – Centro Iniziative Ricerche e Programmazione Economicae vice presidente dell’Associazione SalinaDocFest e Giancarlo Biscardi della Palumbo editore. 

Sei i documentari in concorso in questa edizione: La canzone di Aida (Canada, Francia, Italia); Un paese di resistenza (Belgio, Francia, Italia) di Shu Aiello e Catherine Catella, proiettato alla presenza delle registe, sulla cittadina calabrese di Riace, che, grazie al lavoro del sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, è stata per vent’anni un simbolo di accoglienza e di speranza. Lettre à ma fille depuis le pays des femmes (Francia, Italia) di Silvia Staderoli, è il diario filmato indirizzato dalla regista alla figlia adolescente, e a tutte le adolescenti che sarà proiettato alla presenza del montatore Antonio CarolaVakhim(Italia) di Francesca Pirani, proiettato alla presenza della regista. Il sale nell’anima (Italia) di Luca Noris, proiettato alla presenza del regista, è un omaggio a Renato Guttuso, nel racconto della vita di alcuni pescatori con i loro rituali quotidiani, le difficoltà, la solitudine e il senso della comunità. Bosco Grande (Francia, Italia) di Giuseppe Schillaci, presentato alla presenza del regista.

Il SalinaDocFest 2024 è una iniziativa realizzata con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, MIC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Comune di Malfa, Comune di Santa Marina Salina, Città Metropolitana di Messina, Città di Messina. Con il patrocinio del Comune di Leni. Main partner: Irritec s.r.l., Omi-Fer s.r.l, Hotel Signum, Hotel Ravesi, G.P Palumbo Editore, Howden, Pistì, Dp World, Crédit Agricole Italia. Main technical partner: Media Fenix Group, Salina Isola Verde. Partner: Cielle, Ocima, Marino 1959, Interpolimeri, Enovely. Special Technical Partner: Marina Salina, Azienda Agrobiologica D’Amico, Pa.Pe.Rò al glicine, Ristorante Porto Bello. Technical partner: Davidoff store, Liberty lines, Experience Salina, Tipografia PubliStampa, Caravaglio, Eolia, Fenech, Tasca Conti D’Almerita, Virgona. Hospitality Partner: AlBelvedere Salina Residence Hotel, Hotel Bellavista, Hotel Punta Scario Salina, I Cinque Balconi, Il Delfino, Rapa Nui. Cultural partner: C.I.D.I. Palermo, WiFT&M Women in Film, Television & Media,  Dams, Doc/it, 100 Autori, UNHCR, Zelig, Red Shoes, Università degli Studi di Palermo, Luce Cinecittà, Salina Eu Pilot Island 2019, ACMF – Associazione Compositori Musica per Film, Through Waters, Sacher Film, Dolcevita sur Seine, Maison de l’Italie, Fondazione Giuseppe Fava, CSC – Cineteca Nazionale. Festival partner: AFIC, Andaras Traveling, Biografilm Festival, Cagliari Film Festival, Creuza de Mà, DocLisboa, FCS Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, Films Femmes Mediterranée, La Valigia dell’Attore, Réel International Documentary Film Festival, Premio Solinas, Messina Film Festival. Media partner: Radio Doc, 98Zero, Radio 102, ildocumentario.it, Sky Arte, Made in Sicily, Taxidrivers. Comitato Scientifico: Francesco D’Ayala, Agostino Ferrente, Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Silvia Scola, Lidia Tilotta. Comitato d’Onore: Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Bruno Torri. Tra i sostenitori del festival, la direzione artistica ricorda con affetto Andrea Purgatori: Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE e membro del comitato scientifico del SalinaDocFest, era stato più volte a Salina, protagonista di tanti dibattiti, entrato nell’anima dell’isola e dei salinari. 

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