Gilberto Idonea: “One Man Show” al Metropolitan di Catania

Standing ovation al teatro Metropolitan di Catania per il mattatore siciliano
che con gran maestria racconta la Sicilia e i suoi autori come il grande Angelo Musco

CATANIA – Sold out per Gilberto Idonea al teatro Metropolitan di Catania. L’attore catanese ritorna con il suo “One Man Show”, spettacolo teatrale nato inizialmente nel 2007 come tributo all’attore Angelo Musco, in occasione del 70º anniversario della sua scomparsa, presentato in anteprima mondiale al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Dopo la prima meravigliosa rappresentazione ha girato il mondo, da San Paolo e Rio de Janeiro in Brasile, a Philadelphia, New York, Boston, Miami e Washington in USA, da Toronto e Montreal in Canada, Tijuana in Messico e Montevideo in Uruguay, fino a Rosario, Mar del Plata, Cordoba, La Plata e Buenos Aires in Argentina.

Aidonìa, così come lo chiamavano gli americani, porta in scena pagine indimenticabili del teatro e della letteratura siciliana: Luigi Pirandello,  Tomasi di Lampedusa, Giovanni Grasso, Nino Martoglio, Ignazio Buttitta e naturalmente, Angelo Musco.

Idonea con estrema maestria racconta la Sicilia e i suoi autori, la bellezza e la cultura di una terra magnifica e maledetta, isolata dal resto della penisola, forse anche per questo così incantevole. Il suo canovaccio, pieno di sketch, ripercorre la storia del grande Angelo Musco, attore dionisiaco, che rinnova il mimo e la commedia dell’arte e dà vita ad una maschera e ad un ghigno ora umoristici, ora grotteschi. Il mattatore catanese narra le avventure teatrali di Angelo Musco come quella del povero muratore, che non ha denti per mangiare, riceve in dono una dentiera dall’amico, ma finisce per non usarla, perché alla fine non ha cibo da mordere, reinterpretazione del famoso detto siciliano: “u signuri runa u pani a cu nun h’avi i renti” .

L’omaggio a Musco è presente in tutto lo spettacolo, momento toccante è proprio quello in cui prende corpo la scelta di scrivere “Il capitolo che manca” nelle memorie di Angelo Musco “Cerca che trovi…“; il capitolo che si rifiutò di scrivere dopo che, nonostante l’enorme successo, gli fu proibito di recitare all’Opera House Manhattan di New York, perché considerato simpatizzante del fascismo.

L’attore catanese che per certi versi possiamo paragonarlo a Musco fa dell’invenzione della pagina mancante il simbolo di una nuova immagine da dare alla Sicilia, non più esportatrice di mafia ma di cultura. Ed è questo il volere di Idonea, portare nel mondo una Sicilia diversa, pulita, colta. La Sicilia di Pirandello e Martoglio, di Sciascia e Buttitta. Un’isola di poesia e di teatro, da far conoscere in tutto il mondo.

I suoi irresistibili racconti conquistano il pubblico a suon di risate, come l’episodio nell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, dove Mastru Austinu (personaggio di Martoglio) si trova a dover vivere vicissitudini al limite del grottesco nonostante la raccomandazione dell’assessore. Idonea ci fa ridere dei luoghi comuni siciliani e allo stesso tempo ci fa riflettere delle grandi ricchezze dell’isola, ‘One Man Show‘ è un omaggio alla propria terra, è un atto d’amore verso un paese incantevole e abbandonato a se stesso, che, nonostante tutto ne è uscito sempre arricchito, ed è di questa ricchezza si è fatto testimone Martoglio e il muratore Angelo Musco che conosce il successo grazie ad un’arte che ha sempre avuto nel sangue… e poi Pirandello che per lui scrive Liolà e il Berretto a sonagli, convinto da Martoglio perché, pensate un po’, Pirandello proprio non ne voleva sapere di scrivere per il teatro. Lo spettacolo è tutto incentrato su aneddoti, curiosità storiche, vita e fortuna di coloro che hanno contribuito a rendere grande il nostro teatro di quegli anni.

In un momento storico incerto e precario le parole di Idonea ci rassicurano, ci invitano a ricordare quante risorse e bellezze abbiamo attorno a noi, ci fanno sentire fieri di essere siciliani:

lo so che per molti di voi sono un terrone, altri continuano a chiamarmi “maccaruni” come chiamavate mio padre quando arrivò qua negli States, per altri ancora posso essere solo un mafioso, per voi altri sono solo un “peri lordi” (piedi sporchi) come vi divertivate a chiamare mio nonno quando venne a lavorare in Argentina, però dovete sapere che io vengo da un paese che quando lo scienziato Archimede vi passeggiava, e quando il poeta Sofocle scriveva e rappresentava le sue tragedie, e quando Demostene vi insegnava e dava le lezioni di oratoria, e quando Gorgia vi sosteneva che niente esiste e se qualcosa esistesse noi non potremmo conoscerla e se potessimo conoscerla non potremmo trasmetterla agli altri, voi non eravate ancora nati, mentre noi siciliani eravamo già grandi, e come vi direbbe la mia gente “voi autri tutti erutu nuddu ammiscatu cu nenti”.

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