GDF Catania: imprenditore catanese agli arresti domiciliari per il reato di bancarotta fraudolenta

Contestualmente sarà eseguito il sequestro preventivo, parimenti disposto dal GIP, di quote sociali della “ETNA DOC srl”, con sede a Catania, e il relativo patrimonio aziendale, costituito da tre noti ristoranti situati nel centro del capoluogo, per un valore complessivo stimato di circa 500 mila euro.

Il Cantiniere - Viale Libertà 153 (01)

Nell’ambito di articolate attività d’indagine delegate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione all’ordinanza di misure cautelari – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta di questo Ufficio – nei confronti di Orazio TOSTO, sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di bancarotta fraudolenta.

I militari della Guardia di finanza di Catania hanno altresì effettuato il sequestro preventivo, parimenti disposto dal GIP, delle quote sociali della “ETNA DOC srl”, con sede a Catania, e del relativo patrimonio aziendale, costituto da tre ristoranti situati nel centro del capoluogo, per un valore complessivo stimato di circa 500 mila euro.

Le investigazioni – coordinate dal gruppo di magistrati di questa Procura specializzati nel contrasto ai reati fallimentari e condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania (in particolare, dai militari dalla Sezione di Polizia Giudiziaria) – hanno ricostruito le condotte criminose poste in essere dal management della “WINE MARKET S.r.l.”, società con sede a Catania e attiva nel settore della ristorazione, mediante la gestione di tre noti ristoranti: “IL CANTINIERE”, “IL NERELLO” e “PANECALDO”, tutti nel centro città.

In particolare, le indagini della Guardia di finanza hanno consentito di accertare come Orazio TOSTO, in veste di amministratore, ha, nel tempo:

  • “svuotato” l’intero complesso aziendale (comprensivo della gestione dei tre ristoranti), della citata “WINE MARKET S.r.l.”, dichiarata fallita a gennaio del 2019, a favore di un’altra società, “ETNA DOC S.r.l.”, avente la medesima sede legale e luogo di esercizio della società fallita, e formalmente amministrata da prestanome dello stesso Orazio TOSTO;
  • determinato e aggravato il dissesto della predetta “WINE MARKET”, continuando a operare nonostante lo stato di crisi e perciò maturando debiti nei confronti dell’Erario e degli altri creditori per oltre 600 mila euro;
  • sottratto parte delle scritture contabili della “WINE MARKET”, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio, e tenendo la contabilità in modo non conforme alla legge, rendendola conseguentemente inattendibile;
  • tentato di sottrare parte dei beni della “WINE MARKET” alla procedura fallimentare, avendo organizzato e pubblicizzato una svendita di vini e liquori scontati fino al 50%.

A seguito della ricostruzione operata dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, su richiesta di questa Procura della Repubblica, il GIP presso il Tribunale di Catania ha disposto:

  • la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Orazio TOSTO, amministratore della “WINE MARKET S.r.l.”;
  • il sequestro preventivo delle quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale della “ETNA DOC S.r.l.”, costituito dai tre ristoranti “IL CANTINIERE”, “IL NERELLO” e “PANE CALDO”.

L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle azioni svolte da questo Ufficio e dalla Guardia di finanza di Catania a tutela dell’economia, con lo svolgimento di complesse indagini che hanno l’obiettivo:

  • da un lato, di proteggere le imprese sane del tessuto economico catanese dalla concorrenza sleale di soggetti che pongono in essere reati economico-finanziari sempre più sofisticati;
  • dall’altro, di difendere l’interesse pubblico e garantire il recupero degli illeciti proventi delle attività criminali, da destinare, una volta definitivamente acquisiti alle casse dello Stato, anche a importanti interventi economico e sociali.
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