Finisce in parità il duello tv tra Angela Merkel e Peer Steinbrück

Domenica sera si sono sfidati per l’unico confronto tv i due principali candidati alla cancelleria tedesca in vista delle elezioni del 22 settembre: Angela Merkel, cancelliera uscente e leader della Cdu, e il socialdemocratico Peer Steinbrück, a capo della Spd. Secondo i media tedeschi il confronto è finito in pareggio

Il 22 settembre gli elettori tedeschi voteranno per rinnovare il Bundestag, il Parlamento federale, e dovranno scegliere tra Angela Merkel, cancelliera uscente e leader dell’Unione cristiano democratica (Cdu), Peer Steinbrück, capo del Partito socialdemocratico (Spd), e Rainer Brüderle, leader del Partito liberale democratico. Domenica scorsa sulla tv pubblica Zdf si è tenuto il primo e unico dibattito tra Angela Merkel e Peer Steinbrück. Secondo la stampa tedesca il faccia a faccia è finito in pareggio, per cui, a meno di sorprese dell’ultimo momento, i 15 punti che la cancelliera ha su Steinbrück dovrebbero assicurarle una vittoria senza rischi.

Il dibattito è durato in tutto 90 minuti. Secondo i media tedeschi non c’è stato nessun vincitore, o perlomeno: se un vincitore doveva esserci, Steinbrück doveva avere un’affermazione schiacciante su Merkel. Dato che “un’affermazione schiacciante” non c’è stata, e tutto sommato la Merkel non ha voluto dar troppo peso all’avversario, il confronto è finito sostanzialmente in parità.

Der Speigel ha così commentato: «Merkel durante tutta la campagna ha ignorato il suo avversario. E la scelta di fare solo un confronto televisivo ha rafforzato il suo messaggio: non vale la pena di parlare troppo di Steinbrück. Di fronte alle telecamere della Zdf, il candidato della Spd ha cercato di elencare tutte le cose che il governo non ha fatto: maggiore tutela degli anziani, un salario minimo, un piano per il controllo dei prezzi dell’energia e lo stimolo al sud dell’Europa. Merkel si è difesa dalle accuse senza troppi problemi, definendo ‘eccezionali’ i suoi quattro anni di governo e ricordando il ruolo della Germania come ‘ancora della stabilità’ del continente. L’unico momento in cui la cancelliera è sembrata in difficoltà è stato quando un giornalista le ha chiesto se le attività di sorveglianza della Nsa in Germania hanno violato le leggi tedesche. La cancelliera è sembrata imbarazzata, mentre tentava di spiegare che non c’è stato niente di illegale. Ma Steinbrück l’ha accusata di non difendere i diritti costituzionali dei cittadini tedeschi, e ha definito Edward Snowden ‘una persona coraggiosa’».

Pressapoco sullo stesso avviso la Süddeutsche Zeitung: «Un duello che si rispetti prevede un vincitore e un vinto, almeno così succede nella letteratura e nei film western. Angela Merkel e Peer Steinbrück sono sopravvissuti al faccia a faccia televisivo. Certo, in questi casi individuare il vincitore è una questione di punti di vista, a meno che non si accetti la tesi che domenica sera l’unica vittoria possibile per Steinbrück era un’affermazione schiacciante su Merkel. Una vittoria simile non c’è stata, si è trattato piuttosto di un pareggio. Nessuno dei due candidati si è coperto di ridicolo né ha inferto colpi troppo duri all’avversario».

«C’erano grandi attese su Steinbrück per questo duello. – scrive Frankfurter Allgemeine ZeitungMa si può dire che siano andate deluse. Il candidato della Spd ha cercato in tv quel confronto che durante la campagna elettorale ha dolorosamente mancato. I suoi tentativi di aprire una contrapposizione diretta con la cancelliera sono caduti nel vuoto. Merkel ha accantonato con il sorriso tutti gli argomenti lanciati di Steinbrück, confermando una tendenza notata durante questa campagna elettorale: l’Spd attacca con il suo candidato, ma il suo attacco fa effetto su qualche altra cosa, a volte sulla stessa base elettorale socialdemocratica e altre sugli elettori indecisi».

Nel duello tra Merkel e Steinbrück – sottolinea il giornale greco Ta Nea – si è parlato principalmente di Grecia ed economia: il candidato socialdemocratico ha proposto un “piano Marshall 2” per la Grecia e altri paesi in crisi, aggiungendo che «i piani di austerità sono stati letali». Mentre la cancelliere ha lasciato aperta la possibilità di un terzo pacchetto di stimoli all’economia alla Grecia, rilevando, tuttavia, che «non si sa come le cose si svilupperanno in Grecia e quindi non sappiamo che tipo di aiuto possiamo offrire».

Il 22 settembre, in qualsiasi caso, la Germania avrà un nuovo cancelliere.

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