La Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. l’Arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla. Una festa nella festa il giubileo di tre suore che quest’anno hanno compiuto il 25esimo anno di professione religiosa
S.Teresina del Bambin Gesù è la santa protettrice della nuova congregazione che abita la struttura assistenziale di via Catania dall’estate scorsa e le cui Sacre Reliquie hanno impreziosito la Casa di Ospitalità nella giornata di giovedì, accolte dal Cappellano dell’istituto padre Alessandro.
Suor Maria Teresa (la Superiora), Suor Charlotte, Suor Desiree e Suor Leonie, insieme alla Madre Generale Suor Josephine ed altre consorelle provenienti da ogni parte di Italia hanno animato la Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. l’Arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla.
La Santa Messa, tenutasi nel cortile dello storico ospizio, è stato il momento culminante di 10 giorni di preghiera e riflessioni che hanno coinvolto gli ospiti e gli operatori della Casa.
Una festa nella festa il giubileo di tre suore che quest’anno hanno compiuto il 25esimo anno di professione religiosa: la Madre Generale, suor Josephine e le suore Charlotte e Francesca Quest’ultima, un medico presente a Collereale fino a qualche mese fa, che oggi lavora in Veneto in un hub vaccinale e ha intrapreso la specializzazione per diventare una microbiologa specializzata in virologia. Miracoli da Covid.
Commosso il ringraziamento della Madre Generale che assieme alle sue consorelle ha donato
all’arcivescovo due simboli del Paese di loro provenienza, cioè il Burundi: un simbolo di protezione e uno strumento musicale simile alla lira “perché le suore di Santa Teresina sono la musica dell’Amore di Dio”, ha detto Suor Josephine e tutti i presenti sono rimasti incantati dai balli e dai canti in lingua kirundi che hanno accompagnato la Celebrazione.
Per l’occasione l’arcivescovo ha benedetto un’immagine della Santa che da oggi impreziosirà la Cappella a Lei dedicata.
Al termine della Santa Messa, il “padrone di casa”, il presidente della Casa di ospitalità, mons. Nino Caminiti, ha voluto ringraziare innanzitutto l’arcivescovo che da oltre due anni, anche per colpa della pandemia, non aveva potuto presenziare nell’istituto di via Catania “anche se quotidianamente Sua Eccellenza mi chiede di voi”, ha detto padre Nino rivolgendosi ai numerosi Ospiti presenti, che lo stesso ha ringraziato unitamente a tutto il CdA, al direttore generale Giuseppe Turrisi, al direttore sanitario dott. Cono Bontempo insieme al suo staff medico-infermieristico, nonché agli operatori tutti. Il ringraziamento finale, ovviamente, per le suore che “abitano questa casa non per servire ma perché la sentono propria”, ha chiosato mons. Caminiti.
Nel pomeriggio l’atto finale con un rinfresco aperto a tutti gli Ospiti e operatori dell’Ospizio nato per la volontà del generale borbonico Giovanni Capece Minutolo principe di Collereale.