De Niro e Stallone di nuovo insieme: ‘A Hollywood il miglior vino è il più vecchio’

Toro e scatenato e Rocky sul ring sottoposti a un duro allenamento fisico per il terzo e decisivo incontro de “Il grande Match”

La boxe è molto più di due atleti che se le danno di santa ragione, ‘simboleggia la battaglia che un individuo porta avanti da quando nasce a quando muore’. Con queste parole Sylvester Stallone inaugura la conferenza stampa tenutasi a Roma la settimana scorsa in occasione dell’uscita de ‘Il Grande Match’ di Peter Segal,  già noto per ‘Get  Smart’. Gli fa eco Robert De Niro: ‘E’ una metafora, rappresenta la perenne lotta dell’essere umano per la sopravvivenza’.

Jake LaMotta e Rocky Balboa tornano così nel mondo della boxe: Billy ‘The Kid’ Mc Donnen e Henry ‘Razor’ Sharp sono due pugili rivali in pensione, ma che non hanno mai smesso di odiarsi, e dopo tanti anni, la loro rivalità si è riaccesa. Galeotto, l’amore per la stessa donna, Sally Rose, interpretata da una splendida Kim Basinger di 61 anni. Trent’anni dopo il loro ritiro, i due rivali non riescono a controllarsi: una scusa banale, una scaramuccia tra i due pugili ed è già rissa. Un video immortala le loro azzuffate, la bravata finisce in rete, e così il pubblico del web mostra interesse al loro incontro facendo schizzare le visualizzazioni. 

Risulatato: i due campioni torneranno sul ring a darsi botte da orbi, pur con la consapevolezza che ‘Arrivati ad una cera età –  afferma De Niro, 71 anni e coppola in testa alla ‘Taxi Driver’ –‘Ti rendi conto che non puoi più girare certi ruoli ‘fisicamente parlando’,  ma dal punto di vista dell’interpretazione, è pur vero che adesso sono un attore migliore di trent’anni fa perché emotivamente rendo il meglio’.

Stallone, sessantotto anni, camicia nera e cravatta, continua ‘Ho cominciato la mia carriera girando film drammatici per poi approdare ai film d’azione, e adesso sto tornando al mio vecchio amore riprendendo i ruoli drammatici’. Con questa frase l’attore fa intendere al pubblico che non ha alcuna intenzione di girare ‘Rocky 7’, per nostra fortuna!

In sala in Italia dal nove gennaio, il giorno di Natale è gia uscita negli USA, la pellicola, prodotta da Warner Bros con un budget di quaranta milioni di dollari è vietata ai minori di quattordici anni a causa della presenza di ‘azioni violente sportive, contenuti sessuali e linguaggio non appropriato’… la solita ipocrisia degli americani: distribuiscono armi, sganciano la bomba atomica e poi censurano un film che insegna tanto alle nuove generazioni, ovvero  la vita scorre così rapidamente che bisogna coglierne l’attimo, quel carpe Diem di cui parlò anche Peter Weir nel suo ‘Attimo Fuggente’. Mettendola  con le parole di De Niro:  ‘Invecchiando ci si rende conto delle cose importanti della vita’. Pensate che la censura basterà a vietare l’ingresso nelle sale dei nostri giovani under quattordici che nonstante l’età conoscono Rocky Balboa e le sue prodezze sul ring?

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