La “LIFE and LIFE” tra le 6 associazioni premiate dall’OIM con l’A.MI.CO

Award per il suo progetto sulla nutrizione, salute e sicurezza alimentare delle donne in età fertile

Amico Award

C’è anche la “LIFE and LIFE” tra le 6 associazioni che hanno tagliato il nastro della seconda edizione dell’A.MI.CO. Award, premio che riconosce le migliori progettualità incoraggiando allo stesso tempo il ruolo della diaspora per il co-sviluppo nei paesi di provenienza. Un riconoscimento, quantizzato in 10mila euro per ogni vincitrice, che riconosce l’impegno di quelle realtà che giornalmente operano per realizzare progetti di sviluppo sostenibile rivolti ai paesi di origine. Nel caso specifico della “LIFE and LIFE”, organizzazione umanitaria internazionale che ha sede in un bene confiscato alla mafia a Palermo, è il Bangladesh, mentre per le altre associazioni premiate parliamo di Albania,  Senegal, Marocco, Perù e Madagascar.

La cerimonia si è svolta Roma, nella sede dell’OIM, alla presenza di: Maurizio Bonavia, Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri; Paola Alvarez, OIM Italia; Elena Masi, Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

«Siamo stati veramente onorati di ricevere questo premio – afferma Arif Hossain, presidente di “LIFE and LIFE” – che riconosce il lavoro di tutto il nostro team. Non a caso la nostra è una realtà mista nella quale ognuno valorizza l’altro attraverso l’impegno comune. Risultati come questo ci invitano ad andare sempre più avanti».

Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, l’A.MI.CO. Award giunge a conclusione del percorso di formazione al quale hanno partecipato i rappresentanti delle 16 associazioni di migranti che hanno partecipato al bando, tra le quali sono state poi scelte le 6 vincitrici.

Maurizio Bonavia, Arif Hossain e Paola Alvarez

Pink Project – Nutrizione, salute e sicurezza alimentare per le donne in età fertile” è il progetto per il quale la “LIFE and LIFE” – unica associazione mista che si occupa anche di diaspora – è stata premiata, riconoscendo il valore di un percorso già in atto che punta anche a “identificare e promuovere la coltivazione degli alimenti più adeguati a ridurre la malnutrizione attraverso sessioni di orientamento e sensibilizzazione con metodi partecipativi per ragazze e donne in età fertile, somministrazione di questionari sulla corretta alimentazione, trattamento con acido folico per le donne in gravidanza”.

Questo in pillole il Pink Project, che però non si ferma qui.

«È  un progetto che vogliamo far diventare internazionale – spiega la vicepresidente, Valentina Cicirello – partendo da Palermo, guardando al Bangladesh, ma puntando a molte altre realtà. Lo consideriamo un progetto pilota per la salute sessuale e riproduttiva delle adolescenti. È, poi, la prima volta che gli stessi migranti vengono chiamati a supportare il loro paese, diventando loro stessi protagonisti del proprio sviluppo».

Del resto la motivazione che spiega il perché l’OIM abbia scelto la “LIFE and LIFE”, parla chiaro: “Perché il progetto è ben scritto e ciò prova una solida esperienza dell’ associazione che dimostra di avere le competenze necessarie per raggiungere gli obiettivi proposti in Bangladesh. Perché il progetto affronta una tematica importante e spesso trascurata, quella della salute sessuale e riproduttiva delle adolescenti».

Se, quindi, i proverbi dicono il vero, quello che recita “Chi trova un amico trova un tesoro” ci fa immaginare che sia stato pensato proprio per la “LIFE and LIFE”. Una realtà che, sapendo bene quanto sia preziosa la salute, ha deciso di occuparsene a 360 gradi in quei paesi in cui l’assistenza sanitaria e medica è carente, se non addirittura inesistente, e dove determinate tematiche sono ancora tabù.  Un impegno non indifferente, che non conosce pause o vacanza e che coinvolge in toto chi decide di assumerselo, quindi anche da premiare.

Valentina Cicirello e Arif Hossain

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