Dall’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania il convegno online “Antisemitismo come forma di antisionismo”

Il presidente del Gip Sarpietro “per debellare il virus del negazionismo serve più la cultura che la via giudiziaria”

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Su piattaforma gotowebinar all’Istituto Alberghiero  “Karol Wojtyla”, DS Dott.ssa Daniela Di Piazza, si è svolto il convegno “Antisemitismo come antisionismo”. Organizzato dal format “Studio Web” del giornale “thevoicekw” direttore-moderatore Lella Battiato Majorana, che saluta shalom e conclude never again.

Apre i lavori il DS Di Piazza che vuole fortemente questi eventi per integrare culturalmente e socialmente gli studenti, e anche in tempo di Covid non perdano il contatto con la realtà; ribadisce nella sua interessante conclusione “il significato di questa giornata, ha segnato la mente dei ragazzi e mette una bandierina per far capire l’importanza della pace e ci adoperiamo a fornire e alimentare le giovani menti per colpire nel segno”. Continua “Nella nostra scuola abbiamo inserito 33 ore di educazione civica come competenze trasversali per educare ai grandi valori del rispetto degli altri, sono competenze di vita”.

Illustri relatori hanno arricchito la folta platea online. Baruch Triolo, segretario Bet Kenneset Catania, presidente Charta Judeche Sicilia sottolinea “L’antisionismo consiste nella costante avversione degli stati limitrofi ad Israele che non ne vogliono riconoscere l’esistenza. L’Europa ha cavalcato questa negazione al fine di mascherare la continua persecuzione morale e materiale verso gli ebrei che non ha mai cessato di esistere. Ormai la strada della pace in Medio Oriente è stata tracciata con il Patto di Abramo che stabilisce un fronte comune tra Israele, Barein ed Emirati Arabi, mentre già esistono costruttivi rapporti con l’Arabia Saudita. Purtroppo, lo Stato italiano, ancora oggi si conforma alla linea dell’antisionismo, votando contro Israele all’Onu, e ciò facendo sconfessa la visita amichevole del nostro ministro degli Esteri di poco tempo fa in Israele”.

Ariel Arbib, comunità ebraica Roma; traccia il percorso storico di questi 2000 anni di odio contro gli ebrei elencando “avvenimenti che hanno coinvolto popoli, religioni, regni, imperi e nazioni. Gli ebrei furono marchiati con l’accusa di deicidio dalla Chiesa cristiana al Concilio di Nicea (325 d.C.). L’istigazione all’ odio e al rancore conseguenti, fu mantenuta e alimentata con provvedimenti tendenti a realizzare forme di segregazione e separazione coatta da ogni contesto sociale e politico per più mille e seicento anni, con i Ghetti. Questa ostilità di stampo religioso, con la Rivoluzione Francese venne trasformata in odio sociale di razza. Nei successivi due secoli e mezzo, l’improprio  concetto di razza darà luogo a manifestazioni ostili da parte di menti folli: Adolf Hitler che elimina sei milioni di ebrei, e i campi di sterminio. Oggi, pur essendo universalmente conclamate le diversità tra popolazioni umane quali etnie, quel seme dell’odio è ancora ben piantato e germoglia ancora”.

Shalom Bahbut, già rabbino capo di Venezia e Meridione Italia, evidenzia “è difficile regolamentare l’amore, l’educazione è un fattore determinante, ogni settimana dobbiamo abituare sin da piccoli i giovani a fare qualcosa per altri,  e istituire nelle scuole la materia per il prossimo che può cambiare la società”.

Egidio Incorpora, ricordando il padre, grande artista e scultore Salvatore Incorpora e le sue opere, come i meravigliosi presepi esposti al museo “Messina – Incorpora” di Linguaglossa, “Il Maestro purtroppo ha vissuto la triste esperienza della Seconda Guerra mondiale e si ritrovò negli internati militari italiani (IMI). Sono molte le cose che non vengono dette, ma ci sono stati 600mila italiani morti e hanno patito tante sofferenze, e con dei notevoli dipinti ricorda il triste evento”.

Giovanni Cultrera sovrintendente del “Bellini” di Catania lancia il messaggio in doppia veste istituzionale “L’arte e la bellezza non hanno confini, l’arte è un motore educativo e tutti siamo artisti di noi stessi”.

Graziella Guerrera, coordinamento docenti/studenti “Wojtyla”, la prof.ssa Daniela Raccuglia interviene rappresentando anche i docenti Cristina Di Salvo e Franco Pietrasanta “la tematica è stata seguita e approfondita dagli studenti che hanno mostrato tanta sensibilità”.

Nunzio Sarpietro, presidente Gip Tribunale Catania, conclude i lavori e nella sua eloquente e seguita relazione “Perseguibilità delle condotte” ha messo in luce alcuni elementi molto interessanti sul fenomeno del negazionismo in Italia e in Europa.

“Nel 2004 in Italia il 2,7 % della popolazione negava l’esistenza dell’olocausto. Nel 2019 tale percentuale è salita al 15,6 % (dato EURISPES), vale a dire che circa nove milioni di italiani negano l’olocausto”. Continua sostenendo “Contro tale fenomeno nel 2016 è stata introdotta, nel sistema penale italiano, un’aggravante nel delitto di cui all’art. 640 bis Codice Penale per punire chi fa propaganda e apologia negando l’esistenza dell’olocausto e/o di altri crimini contro l’umanità: una norma di difficile interpretazione e applicazione; la via più giusta per contrastare il negazionismo è la cultura piuttosto che la via giudiziaria”.

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Indirizzi di saluto: Rosaria Giuffrè (viceprefetto Catania), rivolgendosi ai giovani evidenzia”non bisogna pensare solo ai diritti, ma recuperando il senso del dovere si riesce ad alimentare il proprio diritto; importante il nostro comportamento non solo verso il vicino, ma anche verso la società”.

Barbara Mirabella (assessore Cultura, Pubblica Istruzione, pari opportunità Comune Catania) augura buon lavoro agli studenti; Attilio Funaro (presidente Istituto Internazionale Cultura Ebraica)  “la scuola e le istituzioni debbono mettere ordine ai pregiudizi”; Paolo Patanè, direttore Comuni Unesco Sicilia; Carlo Majorana Gravina (condirettore “thevoicekw”) “sommosse e guerre, agitando la religione, hanno sempre mirato al potere”; Rotary “Catania” e “Catania Est”, presidenti Giovanni Cultrera di Montesano e Concetto D’Antoni, PDG Salvatore Sarpietro.

Maurizio Catania, GROC Sicilia Lux Mundi; presidenti: Giusi Liuzzo Archeoclub Catania; M. Athena Perconti, Dyogene e Athena; Egidio Incorpora, ass. “S. Incorpora”; Roberto Salmeri, ass. “M° V. Salmeri”; “Giustizia e Pace” presidente Ugo Tomaselli, vice Salvo Troina; Globus Television; L’Informatore; WL-TV.

Assistenza tecnica: webmaster Prof. Emanuele Minuto, segreteria di redazione Maria Nicoloso.

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