Dal “Progetto Bresov” indicazioni per prodotti biologici resilienti al cambiamento climatico

Presentati i risultati del progetto internazionale nel corso di un webinar. Tra i prossimi step lo scambio di materiale genetico tra i partner europei ed asiatici.
bresov

Broccoli, fagiolino e pomodoro sono le tre colture di riferimento da migliorare geneticamente secondo i partner del progetto Horizon 2020 “BRESOV” (Breeding for Resilient Efficient and Sustainable Organic Vegetable Production)”, un’iniziativa di ricerca internazionale finalizzata ad ottenere nuove linee resilienti e sostenibili della filiera dei prodotti biologici che ben si adattano agli agrosistemi orticoli sempre più sottoposti ai nuovi scenari del cambiamento climatico.

Sono le evidenze rilevate al termine del secondo anno di progetto per le attività di Pre-breeding (broadening the genetic bases of European crops promoting the use of crop wild relatives and landraces and gene discovery) e di Plant Breeding (development of populations, advanced breeding lines and improved genetic material for European Organic Agriculture) che hanno portato all’individuazione di breeding lines promettenti per le tre colture di riferimento, presentate nel corso del secondo meeting annuale del progetto europeo che si è tenuto in modalità webinar nei giorni scorsi.

Ai lavori hanno preso parte i rappresentanti dei ventidue partner del progetto, coordinato dal prof. Ferdinando Branca del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania – provenienti da nove Paesi europei, oltre che da Cina, Svizzera, Sud Corea e Tunisia – oltre ai membri dell’Advisory Board, Monika Messmer dell’Istituto di Ricerca per l’Agricoltura Biologica svizzero FiBL, Vladimir Meglič dell’Agricultural Institute of Slovenia, Sandra Goritschnig dell’European Cooperative Programme for Genetic Resources (ECPGR) e Thor Gunnar Kofoed di COPA COGECA.

Nel corso dei lavori è stato evidenziato che 837 accessioni di Brassica oleracea complex species (broccoli, cavolfiori, cavolo rapa, cavolo cappuccio, cavolo da foglia, cavolo di Bruxelles, cavolo verza, e di parentali spontanei affini), 496 di pomodoro e 675 di fagiolino sono state genotipizzate e fenotipizzate per identificare e mappare tratti di interesse per l’agricoltura biologica e in particolare biomorfologia delle piante, resistenza allo stress idrico, senescenza indotta dal buio, resistenze a Xanthomonas campestris pv. campestris, a Hyaloperonospora parasitiva, a Alternaria brassicicola, alla colorazione rossa degli abbozzi fiorali e al fusto cavo, e al contenuto di glucosinolati e di polifenoli per B. oleracea complex species; biomorfologia delle piante, carotenoidi, effiecienza dell’uso dell’azoto, stress idrico e resistenza alte temperature, resistenza a Phytophtora infestans ed a Fusarium oxysporum f. sp. radicis lycopersici per il pomodoro, e biomorfologia delle piante, resistenza a Sclerotinia sclerotiorum,  a Pythium œspp., a Erisyphe polygoni, a anthracnose, a Uromyces appendiculatus, oltre al contentuto di proteine, antiossidanti, zuccheri per il fagiolino.

Per le attività rivolte alla produzione di seme biologico di elevato standard qualitativo (High quality organic seed production) ed alla valutazione delle pre-breeding lines in azienda biologiche in diversi Paesi Europei contraddistinti da diverse pedoclimatiche (High quality organic seed production) e WP5 (Multi-sites evaluation of pre-breeding lines on-farm) sono state presentate le diverse attività svolte per individuare l’influenza della densità colturale, dell’utilizzo di composti naturali e agenti microbiologici di controllo dei parassiti delle piante, le modalità e i composti nutritivi consentiti in coltura biologica.

Tra i prossimi step del progetto lo scambio di materiale genetico tra i partner europei ed asiatici per ampliare la sperimentazione e migliorare la cooperazione tra i Paesi. Il progetto ha anche lo scopo di ampliare e implementare la cooperazione nella ricerca tra l’Europa e i Paesi asiatici (motivo per cui il progetto BRESOV è finanziato congiuntamente da fondi europei e fondi nazionali dei Paesi coinvolti).

Dopo l’estate (settembre-ottobre) si terrà il workshop organizzato dall’Università di Catania su agenti di biocontrollo e composti naturali dal titolo “Biocontrol Agents and Natural Compounds: Important Tools for Organic Vegetable Food Supply Chains”, mentre nel mese di dicembre a Catania il Simposio ISHS OrgHort2020.

Prevista anche la conferenza dal titolo “Breeding and seed sector innovations for organic food systems” nell’ambito EUCARPIA section Organic and Low-Input Agriculture in programma dall’8 al 10 marzo 2021 organizzata congiuntamente dai progetti BRESOV-LIVESEED_ECOBREED.

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