Per colpa della crisi l’Italia sprofonda nella “povertà”

L’Italia è un paese meraviglioso, pieno di città da visitare, ricco di spiagge e di luoghi incantevoli, ma, la crisi economica sta distruggendo alcune zone del nostro Paese.

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Migliaia di studenti, al giorno d’oggi, abbandonano la propria città per recarsi al Centro o al Nord, dove hanno più possibilità di lavorare, ma non tutti riescono nel proprio intento.

Il lavoro è poco e l’affitto, soprattutto nelle grandi città, è abbastanza caro; molti ragazzi, non riescono a pagarlo, perciò decidono di ritornare indietro e a vivere “con mamma e papà”.

I ragazzi che vogliono andare a vivere da soli non possono, perché il rimborso spese è minimo e non permette loro di mantenersi autonomamente.

Quindi chi si vuole creare una famiglia, ma non ha un guadagno eccellente, non può.

Com’è stato riportato sul rapporto Euripes: “Il 32,6% del campione analizzato ha dovuto ricorrere al sostegno economico della famiglia d’origine”, mentre “il 23% del campione analizzato ha dovuto affidare la cura dei figli ai nonni e alle nonne per poter evitare il costo della babysitter”

La situazione economica peggiora anche in altri fattori.

In questi ultimi anni si sta “sprofondando nella povertà”,  non solo per la crisi lavorativa o per la perdita di un lavoro, ma anche per il divorzio o per una malattia; questo perché i costi sono eccessivi.

Molte famiglie non riescono neanche ad arrivare a fine mese, perché i soldi non bastano. Infatti, un nucleo familiare composto da molti membri ha delle serie difficoltà ad andare avanti.

I genitori, nonostante questa situazione, riescono a mantenere, per quanto possono, i propri figli e cercano di non fargli mancare nulla.

Proprio per questo si cerca di risparmiare laddove è necessario, come la spesa, il parrucchiere, l’estetista o altro.

Riusciremo a continuare ad andare avanti in questo modo? I nostri figli, in futuro, sapranno fronteggiare questa situazione?

Cosa dovremmo aspettarci dalla crisi?

Speriamo che la situazione migliori e che il “tornare come prima” diventi realtà.

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