“Cous Cous World Championship”: vince il trapanese Francesco Bonomo

Il suo talento gli ha aperto le porte meritandosi di essere tra i più bravi chef del Mediterraneo.

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Il cous cous è uno dei piatti più gustosi della cucina mediterranea Il più affascinante perché ricco di storia, poiché il cuscus (in francese: couscous o cous cous in arabo  كسكس‎;in berbero seksu; in siciliano cuscusu), è un alimento tipico del Maghreb e della Sicilia. Come  mai  questo piatto affascina così tanto e piace?

Il cous cous è un piatto magico, ricco di storia, cultura e religione. Esso è simbolo di valori universali: pace, integrazione, fratellanza;  è considerato il piatto della pace, un piatto di festa, di abbondanza e fertilità. A base di semola di grano duro, i chicchi dorati vengono bagnati con acqua tiepida e leggermente salata, “incocciati” a mano nella “mafaradda” un tradizionale piatto concavo in terracotta. La cottura avviene nella “couscoussiera” una speciale pentola in terracotta,  dove la semola inizia a cuocere a vapore e come per magia si crea il cous cous con una esplosione di profumi, emozioni e sapori unici. A base di carne, di pesce o di verdure il cous cous diventa un piatto completo e piace e affascina tutti proprio per questi motivi”.

Lei ha vinto tante gare, vuole ricordare ai lettori del Globus magazine quali premi ha vinto e in che circostanze?

“Ho partecipato a vari concorsi culinari, gli ultimi premi che mi sono rimasti nel cuore sono quelli avuti nel 2019. Sono stato vincitore del “Cous Cous World Championship” che mi ha permesso  di far parte della squadra italiana approdando a San Vito lo Capo per il campionato del mondo del Cous Cous Fest , ricevendo il premio giuria popolare  “Miglior Cous Cous 2019”. Ad ottobre scorso sono stato anche vincitore del premio “Wine Up Expo” a Marsala con un primo dal nome “Volevo essere Matarocco”, un piatto tipico marsalese realizzato in chiave moderna”.

Quali ingredienti fondamentali non possono mai mancare nel cous cous?

Gli ingredienti che non possono mai mancare per realizzare un buon piatto di cous cous sono intanto una buona semola di grano duro incocciata poi a mano, pesce fresco da zuppa (scorfano, cernia, gronco, gallinella ecc..) ma anche  amore, passione e fantasia, riuscendo a mantenere la tradizionalità del  piatto arricchendolo di creatività moderna”.

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Cous cous di carne o di pesce? Note preferenze storia e paesi d’origine?

“ll cous cous nasce come un piatto povero nel Maghred, in Africa, ma poi attraversa l’Asia il Sud America e l’Europa. Oggi è arrivato in tutto il mondo e si classifica al 4°posto tra i cibi più consumati. La parola cous cous deriva dal berbero KousKous, ma cambia nome nei paesi in cui approda. Arrivato in Sicilia, nella provincia di Trapani viene comunemente  chiamato “cuscusu”.A secondo del gusto, della cultura e delle tradizioni il cous cous può essere condito con qualsiasi prodotto di terra e di mare ed il fatto che la semola sia ricavata dai cereali lo rende un alimento digeribile , energetico e di facile cottura. Io personalmente preferisco  il cous cous  di pesce, perché comunque essendo originario di Marsala, una città di mare, sole  e sale, la mia cultura e tradizione mi riporta a preferire  e lavorare il pesce. Con un piatto di cous cous di pesce scorfano sono stato vincitore,  perché sono riuscito a sprigionare tutto il sapore del pesce  fresco che ha impregnato ed impreziosito i chicchi dorati, incantando ed emozionando una giuria tecnica composta da grandi professionisti”.

In quali altre preparazioni di pietanze si destreggia con successo?

“Sono un sostenitore della cucina tradizionale che porto avanti e promuovo, elaborata con nuove tecniche di preparazione e cottura. Amo giocare nella mia cucina con essenze, polveri e profumi da me creati. Non ho preferenze su primi  o secondi, perché ogni piatto è per me ispirazione e passione. Amo molto affumicare, conservare e marinare. Sarei felice di partecipare all’evento che si terrà a Palermo, perché sono un sostenitore della cucina in generale  e mi piace promuovere e divulgare la nostra cucina tradizionale, facendola conoscere in tutto il mondo”.

Francesco Bonomo sarà uno dei protagonisti in manifestazioni doc che si svolgeranno  tra la fine dell’Estate e inizio Autunno. L’amore che si pone in ogni esperimento di alta tradizione  e di  cultura, rendono ,chi li organizza,  persone che amano davvero la Sicilia e che fanno di tutto per tenere lontane gentaglia arrivista subdola impreparata  volgare ignorante  che  come dice un vecchio proverbio siculo “Ca si sientunu tantu e invece ‘un sunno nuddu!” Francesco Bonomo ha ben meritato la nostra fiducia, insieme a lui ed ai tanti che  veramente sono persone degne e sincere, stiamo lavorando al fine di stigmatizzare la nostra  natura  siciliana culturale tradizionale.

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