DI CORTILE IN CORTILE, MAGIE SONORE ESTIVE ALLO STABILIMENTO DI MONACO

MISTERBIANCO – Non “musica da piazza” nazional-popolare, facile da ballare e da cantare, ma esibizioni raffinate, protagonisti virtuosismi musicali e vocali. La sezione Musica della rassegna culturale “di Cortile in Cortile”, in sei appuntamenti, affollati e partecipati, ha racchiuso tradizione e innovazione, richiamato atmosfere lontane e tipiche della nostra tradizione, proposto musica colta e popolare, riviste in modo originale, frutto di ricerca e sperimentazione

Stabilimento di Monaco

“Ogni serata musicale è stata una frontiera da esplorare e oltrepassare. Dal pianista prodigio di soli 12 anni, Roberto Adamov, fino all’arpa Jazz di Ottavia Rinaldi, accompagnata da Carlo Avetta e Andrea Varolo, è stato un continuo crescendo. Siamo molto soddisfatti di aver dato un’opportunità ai musicisti di esibirsi e al pubblico di ascoltare musica insolita”, commenta soddisfatto alla conclusione della sezione musicale Antonio Biuso, il direttore artistico “di Cortile in Cortile”, insieme a Giuseppe Condorelli, rassegna organizzata per il Comune di Misterbianco, sostenuta dal sindaco Nino Di Guardo e dai delegati alla cultura Fina Abbadessa e Cristian Vitrano.

Lo Stabilimento di Monaco, esempio di archeologia industriale, saggiamente riconvertito a contenitore culturale e, in questa estate, luogo prescelto, e ideale, per incontri musicali ha ospitato anche le applaudite performance dell’Archibugi string trio (Alessandro Librio, Giuseppe Guastaella, Lelio Giannetto) di Eleonora Bordonaro, elegante interprete della tradizione siciliana, e mediterranea in genere, con “Cuttuni e lamè”, e ancora Antonella Consolo, artista internazionale, emozionante protagonista di una serata jazz con Claudio Cusimano,   Osvaldo Corsaro e Pucci Nicosia e, infine, il “Canto al divino e all’umano” eseguito da dal gruppo Terre del fuoco, composto da Alessandro Vicard, Puccio Castrogiovanni, Josè Mobilia e Antonio Catalfamo che con Michele Millner e Yves Cerf tessono una tela musicale tra Sicilia e Svizzera, tra le atmosfere cilene e quelle della nostra isola.

La scelta “nobile” di Biuso e Condorelli di puntare sul valore culturale dei musicisti e delle loro esibizioni, con un’attenzione agli artisti del territorio, e non sulla logica, facile e banale, dell’intrattenimento di massa, è stata premiata dalla presenza costante del pubblico, attento, soddisfatto, protagonista anch’esso delle “magie d’estate” generate dalla musica, tra i mattoni rossi e l’alta ciminiera dello Stabilimento di Monaco.

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