Ciclismo: ha vinto un fuoriclasse! Il Lombardia a Nibali

Nibali vince il Giro di Lombardia grazie ad una grandissima impresa, supportato finalmente dall’Astana. Chiusura perfetta di un’annata complicata

Il lungo digiuno è finito. Una grande classica monumento, dopo sette lunghi anni, torna finalmente nelle nostre mani. Il Giro di Lombardia va a Vincenzo Nibali, che spezza così un fastidioso incantesimo. E chi doveva riuscirci se non Nibali? Solo i fuoriclasse rispondono agli appelli importanti. Lui lo fa in extremis, al termine dell’annata forse più complicata della sua carriera e ciò non può che rappresentare un valore aggiunto al suo grande successo. In un Lombardia tornato ad un tracciato degno, il messinese ha trionfato in modo assai spettacolare, sciorinando nel finale il suo miglior repertorio. Un’Astana al suo servizio, finalmente convincente, ha controllato la corsa dall’inizio alla fine, ricucendo un gruppo comprensibilmente molto attivo e poi operando, con uno strepitoso Rosa, la selezione decisiva sul Civiglio. Su questa salita, irta ed impegnativa, Nibali, dopo aver operato tre affondi, ha capito che un paio di avversari non avrebbero mollato la sua ruota in salita ed allora, avrà pensato, usiamo altre carte. Tante volte ha dimostrato che di carte ne ha tante e soprattutto che non gli manca il coraggio di uscirle dalla tasca. Allora attacchiamo in discesa, anche se ancora manca tanto. Dopo aver colto l’attimo, dieci chilometri a tutta gli consegnano un buon vantaggio.

Sul San Fermo basterà solo stringere i denti, una manciata di secondi in cima basteranno. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, anche perché Moreno da dietro, salendo a doppia velocità, tenta il tutto per tutto. Una stagione balorda gli sarà passata tutta davanti in quegli ultimi mille metri del San Fermo. Mille metri parsi durissimi alle sue gambe. Una stagione con una primavera incolore, un Tour iniziato malissimo e finito bene ad un soffio dal podio e con un successo che gli altri manco si sognano, ma che non ha soddisfatto del tutto la lunga schiera dal palato raffinato legati solo al bottino pieno, una Vuelta disgraziata manco iniziata, un mondiale anonimo a causa di un percorso anonimo, un ottimo finale di stagione che pochi ricorderanno se ti riprenderanno prima della cima. Lui, però è di un’altra categoria, chi insegue no.

Riesce a fermare la rimonta di Moreno a soli dodici secondi. E’ fatta, nel pensiero di tutti. Bisogna solo pennellare gli ultimi cinque chilometri, almeno la metà in discesa con l’acido lattico che ti annebbia la vista. Nibali sa che tutti la prenderebbero come una scusa, così bastano i primi mille metri all’ingiù fatti senza indugi e lo spauracchio Moreno è cacciato indietro. Allo spagnolo, sul traguardo di Como, toccherà una meritata seconda moneta, terzo l’ottimo Pinot, quarto il solito Valverde, quinto l’immenso Rosa.
Nibali era fra i favoriti ed ha accettato il suo ruolo. In corsa probabilmente un paio di avversari, Moreno e Pinot, non gli erano inferiori, lui ha vinto perché ha saputo gettare sulla strada un qualcosa in più. 
Una volta per tutte, lui ha vinto perché è un fuoriclasse
Con la vittoria al Lombardia, Nibali chiude la quadratura di un cerchio. La sua prestigiosa carriera appariva monca senza un successo in una grande classica. In passato aveva più volte dimostrato di poter centrare il successo pieno in diverse occasioni. Alla Milano Sanremo, alla Liegi Bastogne Liegi, allo stesso Giro di Lombardia per un motivo o per l’altro il risultato pieno gli era sempre sfuggito. A volte addirittura la sconfitta aveva assunto le sembianze di una beffa. La vittoria di oggi gli consente di gettare tutto dietro le spalle e di affrontare la nuova stagione con ben altra tranquillità.

Di questo ci sarà tempo e modo di parlarne.

Oggi nel Salotto si celebra una grande vittoria!

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