Chando Erik Luna, l’artista poliedrico spagnolo

Chando Erik Luna, classe 1988, nasce in Spagna da una famiglia legata agli insegnamenti della cultura come pane quotidiano, i genitori erano poco inclini alla vita del mondo dello spettacolo.

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Chando Erik Luna, classe 1988, nasce in Spagna da una famiglia legata agli insegnamenti della cultura come pane quotidiano, i genitori erano poco inclini alla vita del mondo dello spettacolo. È un attore e un modello quasi per caso. Le sue prime foto pubblicitarie risalgono alla sua prima infanzia per un servizio fotografico del fotografo Francesco Escabullo. Chando ricorda con nostalgia la sua vita legata allo sport, ai libri e agli animali, e non dimentica le sue cavalcate su un cavallo al suo ritorno dalla scuola. Oggi è un artista affermato, anche se il suo nome gira nei salotti buoni televisivi per la sua storia intricata con l’attrice Grecia Colmeres, impegnata nelle telenovelas anni ’80 e ‘90. La differenza d’età, quasi trent’anni, non era un problema, se non fosse per una sua presunta scappatella con la trans Manila Gorio. Poi smentita successivamente.

Chando, gli italiani ti hanno conosciuto come il fidanzato di Gresia Colmenares, una delle maggiori interpreti delle telenovelas anni ’80 e ’90. La differenza di età non è poca, trenta anni sono tanti. La gente si chiesta se è era vero amore o solo un modo per farti conoscere dal grande pubblico. Come mai è finita la vostra storia d’amore?

Io non ho avuto voluto essere famoso in Italia. Grecia Colmenares mi ha presentato alla stampa italiana durante la sua notte di gala a Napoli e da quel momento i giornalisti si sono interessati a me. Io, alle spalle, avevo una carriera molto lunga come modello, e non ho mai smesso, non ho mai avuto interesse a lavorare in Italia, ero già conosciuto in altri paese come: la Spagna, il Giappone, gli Stati Uniti e la Germania. In Italia venivo in vacanza e mai avrei pensato di lavorarci. La differenza d’età, con Grecia, non è mai stato un problema, dopo sì. La relazione tra noi due era vera e non falsa, anche se non la consideravo una storia importante. L’attrice è una donna all’antica, è possessiva e diversa dai ruoli che interpreta in tv. Mentalità diverse. Non è mia intenzione parlare male di lei. Io ho una professione importante da difendere. Anche se in Italia sono conosciuto come il fidanzato della Colmenares.

Sei stato accusato di aver tradito Gresia Colmenares con la trans Manila Gorio mentre lei partecipava al reality “L’isola dei famosi”. Cosa c’è di vero dietro questa storia confusa?

Faceva parte di un finto scoop mal consigliato. Solo dopo mi sono accorto dell’errore commesso, e mi sono sentito male. Tutti siamo umani e commettiamo errori. Nel mese di agosto ho avuto il coraggio di dire la verità, mi sentivo più tranquillo, quella situazione mi stava mettendo vergogna. Non ho mai avuto a che fare con questa persona, si vedeva che era un falso. L’importante è capire di aver sbagliato.

Tu e Manila siete stati fotografati sull’isola di Myconos mentre eravate travolti da un’incontentabile passione d’amore. Era tutta finzione o c’era qualcosa di vero?

Era tutto falso, come il bacio e il posto. Ci trovavamo in Puglia, a Bari. Con lei c’era sempre il fotografo. Non potrei stare con una persona come Manila. Mai in vita mia. Ero arrivato al limite per diversi giorni. Mi guardavo allo specchio e mi vergognavo, mi facevo schifo. Non per la sua condizione di essere una trans, bensì per la sua persona.

La tua storia con Manila è ricca di polemiche. Ce ne puoi parlare?

Credo che facevo parte di un gioco, e parte della responsabilità la attribuisco alla stampa italiana. Tutto quello che fa è falso, si è creata un personaggio che è un mostro, ogni settimana attacca persone che fanno parte del mondo dello spettacolo. Il suo passato è tanto oscuro quanto lo è anche il suo futuro. Non dà una buona immagine dell’Italia.

Tra i tuoi lavori spicca il cortometraggio ‘Muérete, mi amor’, che ha conquistato il premio della giuria del Concret Dream Film Festival come miglior cortometraggio, il premio come Miglior cortometraggio LGBT e una menzione d’onore alla miglior attrice non protagonista, Leni Rico. Ti senti più attore o modello? Qual è il tuo futuro? Dove vorresti affermarti, nel cinema o nella moda?

Ho vinto anche il premio come miglior attore internazionale nel Festival De Cote Aur. Al momento la mia carriera di attore è molto breve, semmai è collegata a quella di regista. Entrambe sono due professioni brevi. Non ho obiettivi specifici per il futuro, mi prendo quello che la vita mi riserva. Il mio lavoro come modello è molto lungo, e la gente mi vede come un modello che vuol fare l’attore, anche se credo che non ci dovrebbero essere liniti se hai la forza per tutto. Perché no?

I tuoi prossimi lavori cinematografici? Sogni l’America?

Ho più ambizioni come regista che come attore, e non so se tornerò in America, luogo dove ci vivo parte dell’anno, e non so se ci vivrò per sempre. Ho diretto un cortometraggio con Ruben Pascual Tardlo’. Non escludo l’idea di accettare ruoli come attore.

Su Instagram sei presente con il nome utente: @chandoerikluna, dove spesso pubblichi foto e storie della tua vita quotidiana. Secondo te sono importanti i social per la vita professionale di un personaggio pubblico?

Credo che sia un’arma a doppio taglio. Normalmente non pubblico mai fatti della mia vita privata su instragram, non mi piace parlare di cose personali, semmai condivido fatti di vita che mi divertono. Non tollero la gente che pubblica tutto sui social, bisogna conservare qualcosa per te, altrimenti non si ha più nulla di speciale da preservare.

Cosa pensi al tuo risveglio?

Penso di ringraziare la mia vita per la fortuna che ho avuto, nonostante i miei errori. Sono una persona molto forte, ed è per questo motivo che ringrazio Dio che sono sulla buona strada. Semplicemente.

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