Finisce a reti bianche la partita ‘amicale’ tra due squadre desiderose di pensare a giocare in un campo neutro ma senza dare nessun sussulto ai presenti. Turris venuta a mantenere l’imbattibilità, Catania in cerca del gioco con il pallone che assolutamente ‘non collabora’ con i colori rossazzurri.
In panchina il ‘secondo’ Cristaldi (catanese doc) in quanto assente l’allenatore titolare Raffaele alla luce della squalifica per quattro giornate dopo il curioso siparietto della gara di recupero di giovedì scorso e che anche per questo non aveva rilasciato dichiarazioni come sempre previste nel pre-partita. Presente quindi in tribuna come consigliere.
Arbitro della contesa il Signor Luca Angelucci, della sezione A.I.A. di Foligno, assistenti Mattia Politi (Lecce) e Riccardo Pintaudi (Pesaro). Quarto ufficiale il signor Mario Saia (Palermo).
Agli assenti, in infermeria Pellegrini, Piccolo, Santurro, Tonucci e Vicente si è aggiunto Gatto, in accertamento per problemi muscolari e anche Jacopo Dall’Oglio, fermo a scopo precauzionale dopo aver riportato un trauma contusivo-distorsivo nel corso della gara con la Vibonese. Campo in discrete condizioni, senza erba, che ha tenuto nonostante la pioggia a tratti in un pomeriggio fresco e buio.
Le due squadre scendono con schieramente tendenzialmente a specchio. Al 3-5-2 rossazzurro si oppone un 3-4-1-2 abbastanza veloce. Per il Catania la stessa formazione che ha piegato la Vibonese con la variante mediana di Biondi a posto dell’indisponibile Dell’Oglio. Turris più in palla, veloce nelle ripartenze e nel possesso della palla nella zona nevralgica del campo con Franco, Tascone e Romano più preparati rispetto agli avversari. In avanti l’allenatore Fabiano schiera i veloci Pandolfi e Giannone (toh chi si rivede).
I primi quindici minuti mostrano la pochezza del centrocampo del Catania, lento, impacciato, che perde troppi palloni permettendo alla Turris ripartenze in avanti pericolose.
Il Catania, come in fotocopia, sfrutta molto la fascia sx. di Pinto che si presenta in diverse ma infruttifere sgroppate. Assente la fascia dx. con Albertini, in interdizione solo per le retrovie.
A mio avviso questo è il grande problema del 3-5-2: se i quinti (le famose mezzali del calcio giocato) non spingono nelle fascie di competenza le punte saranno dannate a scontrarsi con difese arcigne della sere C. Senza tirare in porta, traversoni ed incursioni della fascia di centrocampo difficilmente si troveranno breccie per far gol. E poi quante palle sbagliante nella costruzione di centrocampo, nonostante Welbeck e Maldonato (possono ben coesistere e migliorare) abbiano giocato molti palloni. Ma alla buona volontà di Pinto, non si capisce l’accentramento confusionario di Biondi (sempre fuori posto) e la mancanza di spinta di Albertini che al 29′ si becca anche il giallo. Ammonito al 34′ Da Dalt della Turris per fallo su Pinto e al 36′ Maldonado per fallo tattico. Solamente Pinto spinge e su passaggio di Welbeck crossa in area per la testa di Pecorino, il portiere avversario para. Un minuto dopo ancora Pinto traversone per la testa di Biondi, fuori.
Il Migliore: Pinto. Catania 0 – Turris 0
Secondo Tempo
Il tempo inizia con la Turris più spavalda. Al 49′ Franco pericolosissimo con tiro fuori sul secondo palo di Martinez. Al 51′ giallo per Pandolfi. Al 53′ altra azione pericolosa in area rossazzura ma Romano tira di punta facandosi parare da Martinez. Sulla destra adesso spinge Silvestri che si propone con più coraggio in avanti. Su suo traversone al 54′ Pecorino di testa, ma il portiere para.
A mezzora dalla fine il valzer dei cambi per l’addormentamento della partita. Inizia la Turris facendo uscire Giannone per Longo al 55′ e al 60′ il Catania cambia uno stanco Pinto e un evanescente Albertini per Izco e Calapai. Ma è la Turris che al 68′ si mangia il gol con Romano che tira fuori da buona posizione. Lo stesso giocatore lascia poi il campo per il n.14 Fabiano. Biondi sparisce dal campo, stretto nella marcatura dal n.2 Esempio.
Cristaldi, coach rossazzurro, al 70 tenta altri cambi con Noce e Sarao (che ritorna al minutaggio) al posto di Zanchi e Pecorino. E dopo un tiro parato di Reginaldo e l’entrata di Piovanello (dietro le due punte) i cinque minuti di recupero vengono trascorsi amichevolmente dalle due squadre in campo. Non succede infatti niente.
La mancanza di Dall’Oglio si è fatta sentire. Mezzali senza nervo e senza idee. Meglio Pinto nel primo tempo e Silvestri nel secondo, e questo la dice tutta.