Il Catania è tornato? Così sembrerebbe, ma il campo sarà l’unico giudice

Nelle due conferenze stampa di presentazione della stagione, l’Amministratore Delegato etneo ha più volte ribadito il concetto del ritorno del Catania come ai fasti di un tempo. L’ultimo giudizio, però, lo esprimerà il campo.

Catania

Il concetto espresso da Pietro Lo Monaco sia nella conferenza stampa di presentazione di Cristiano Lucarelli, sia in quella della campagna abbonamenti, è chiaro: il Catania è tornato. Tornato ai fasti di un tempo, tornato ad avere una situazione finanziaria tutto sommato accettabile, con l’incredibile lavoro realizzato dalla società circa la riduzione del monte debitorio. Un Catania tornato ad avere una sorta di blasone e di importanza nelle relazioni con gli altri club, capace di intavolare trattative con giocatori di ottimo valore per la categoria facendo valere la fama, la voglia di risalire, di sfruttare a proprio favore il calore di una piazza che non attende altro che lasciare una serie che ben poco si addice ai propri “tratti somatici” calcistici. Il Catania è tornato, lo si spera ardentemente, ma per quanto positivi possano essere i passi compiuti in questi primi mesi estivi, per quanto positive possano essere le sensazioni, l’ultimo ed unico giudizio di valore lo potrà esprimere solo ed esclusivamente il campo, che nelle ultime stagioni ha consegnato una realtà costantemente differente dalle ambizioni pre-stagionali.

Lodi, Caccetta e Tedeschi. Fatta per Semenzato, la cui ufficialità potrebbe già arrivare nella giornata di domani, e la trattativa Arma sempre più nel vivo, con il marocchino pronto a spazzare via le nubi relative al suo futuro. Qualora l’attaccante del Pordenone dovesse optare per una sistemazione diversa, le alternative non mancherebbero. E’ proprio questa la differenza sostanziale tra il Catania di quest’estate e quello delle estati precedenti: la presenza di alternative ai primi obiettivi, in modo tale da non farsi trovare impreparati da cattive sorprese. Ecco perché dopo il fallimento degli affari relativi ad Alcibiade e Bachini, Lo Monaco non si è demoralizzato ed ha portato avanti dei “discorsi” per Blondett e per un altro difensore, probabilmente under, che possa fare al caso di Lucarelli. Ecco perché in caso la trattativa-Arma si areni, è più che probabile che spunti un altro nome di grido per la serie C. Il Catania viaggia a pieno ritmo sul mercato, per questo è naturale affermare che sia tornato. Ma il campo è pur sempre il campo.

Tante la variabili da analizzare. La capacità di adattamento di diversi giocatori, la capacità di mister Lucarelli di plasmare il gruppo a sua immagine e somiglianza, pregno di carattere sono variabili impazzite, che nessuno può permettersi di dire di conoscere appieno. La costruzione di una nuova stagione calcistica è, com’è ovvio che sia, un momento molto delicato, in cui l’acume, la saggezza e l’esperienza dei dirigenti può fare la differenza. Ma è anche un terno al lotto, in cui si deve sperare che la scelta compiuta risulti azzeccata. Perché la fortuna, sia nel contesto meramente di campo, che nell’assemblamento dell’organico, recita un ruolo decisivo. Quindi il Catania è, sì, apparentemente tornato. Ma sempre meglio dirlo sottovoce, non creare troppe aspettative, viaggiare a fari spenti, facendo in modo, magari, che le luci dei riflettori si concentrino su altre compagini. Per gridare a pieni polmoni e proclamare il proprio ritorno bisognerà attendere il campo. Ciò che dirà sarà comunque corretto e bisognerà accettarlo di buon grado.

a Cognita Design production
Torna in alto