Catania e il rimpianto Donnarumma: “il bomber delle promozioni”

Nella giornata odierna il Brescia raggiunge la Serie A anche grazie ai gol dell’ex canterano rossazzurro, che si ripete dopo la promozione dello scorso anno con l’Empoli

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Che il settore giovanile del Catania sia all’avanguardia, complice anche le ottime strutture di Torre del Grifo e la grande cura e attenzione riposta sia da Lo Monaco che dallo staff nella crescita della cantera rossazzurra, è risaputo. Non è notizia di oggi infatti che anche i selezionati delle Nazionali giovanili guardino con grande interesse ai ragazzi etnei e che proprio da quel vivaio anche la prima squadra ha attinto: basti pensare ai vari Bucolo, Manneh e Pecorino per citarne solo alcuni.

Ma in queste ore un rimpianto – anche se nemmeno questa è una scoperta particolarmente recente – si fa sempre più forte ed ha un nome e un cognome. Stiamo parlando di Alfredo Donnarumma, bomber apprezzatissimo ormai in tutto il paese e cresciuto calcisticamente parlando proprio con la maglia rossazzurra. Donnarumma, dopo aver portato a suon di gol lo scorso anno l’Empoli in Serie A (23 reti realizzate) la scorsa estate ha deciso di sposare la causa del Brescia e rimanere, di conseguenza, in serie cadetta. Poco male però perché quest’anno con il club lombardo il bomber classe 1990 è riuscito a fare ancora meglio: 25 reti realizzate per lui (con il campionato non ancora finito), membro di un duo con Torregrossa che entrerà nella storia del club e soprattutto un’altra promozione in Serie A, arrivata ufficialmente proprio nella giornata odierna.

Un destino, quello da “bomber delle promozioni” che però per Donnarumma non è nuovo. Già a Gubbio infatti, quando ancora il suo cartellino era di proprietà del Catania, aveva contribuito alla promozione del club umbro in Serie B, ripetendosi poi qualche anno più tardi (quando il suo cartellino era del Pescara) durante il prestito al Teramo che porta grazie alle sue 22 reti in cadetteria (promozione poi mancata a causa dello scandalo calcio-scommesse).

Un ragazzo che, per quanto non esattamente giovanissimo, spera finalmente di poter odorare i campi di Serie A che ha ampiamente meritato con anni di gavetta e goal. E un Catania che, in un momento in cui da anni la maglia numero 9 è passata da diversi calciatori che mai hanno convinto pienamente, si mangia le mani per aver avuto e per aver perso il bomber delle promozioni.

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