Catania, lezioni dal passato per il futuro. Nei due precedenti campionati…

Gli etnei proveranno a raggiungere il Lecce in questa seconda parte di stagione. Abbiamo analizzato l’evoluzione della classifica delle due precedenti annate dalla venticinquesima giornata alla fine del campionato, tra sorprese e conferme…

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Cinismo, grinta, determinazione e un pizzico di fortuna. Questi sono gli ingredienti che servirebbero al Catania di Lucarelli per continuare a sperare in una (clamorosa) rimonta ai danni dell’apparentemente inarrestabile Lecce di Fabio Liverani. I salentini, dopo 25 gare disputate, si trovano a +7 dal secondo posto occupato proprio dagli etnei grazie ai 56 punti conquistati. Un bottino di tutto rispetto che sembrerebbe indicare ormai proprio i giallorossi come grandi favoriti alla promozione diretta. Per questo se i rossoazzurri vorranno continuare a sperare nella rimonta servirà non solo la capacità di portare a casa quanti più punti possibili in questa seconda parte di stagione, ma anche un po’ di fortuna e sperare quindi che i giallorossi inizino a rallentare la propria corsa.

In tal senso è curioso osservare come, a questo punto della stagione, si siano poi evolute le precedenti due annate del girone C. Certo, il tutto va necessariamente contestualizzato: quest’anno infatti c’è una squadra in meno a comporre la griglia rispetto allo scorso anno e, di conseguenza, un turno di riposo e due gare in meno (l’andata e il ritorno contro la fantomatica 20esima compagine) da considerare. Una formazione in più se si considera invece la stagione 2015/2016.

Lo scorso anno, dopo 25 partite, in testa alla classifica c’era proprio il Lecce. I salentini avevano collezionato 52 punti (4 in meno di quelli portati a casa in questa stagione) e avevano alle calcagna sia il Foggia (a 50) che il Matera (49). Nelle restanti 13 gare però i giallorossi ebbero un vero e proprio tracollo che consentì al Foggia non solo di superarli ma di chiudere al primo posto con un netto vantaggio: i “Satanelli” infatti alla fine ebbero 85 punti, contro i soli 74 dei leccesi (il che significa 22 punti in 13 gare).

Andando più a ritroso e quindi nella stagione 2014/2015, dopo 25 giornate il Benevento era primo in classifica avendo collezionato 47 punti. Un bottino per nulla eccezionale se si considera che la “strana coppia” formata dal (solito) Lecce e dalla Casertana era distante un solo punto. Dopo le 34 giornate totali, che sancivano la fine del campionato, però i campani riuscirono a centrare la prima promozione in B della loro storia grazie ai 70 punti portati a casa, staccandosi di 7 punti da Lecce e Casertana (con il Foggia al secondo posto a cinque lunghezze).

Dati interessanti che se da un lato fanno capire che forse è davvero questo l’anno giusto per il Lecce di Liverani dopo molte annate chiuse proprio lì, vicino alla cima, dall’altro fanno capire che tutto è possibile. L’ultima parte di stagione, con molte delle squadre che daranno battaglia per sognare i playoff o allontanare lo spettro dei playout, è un campionato a parte che potrà o confermare quanto visto finora oppure, chissà, riservare qualche sorpresa.

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