Catania, la carica dei cinque

Dopo la partita vinta contro il Monopoli, Pino Rigoli sorride e coccola la propria squadra. Cinque atleti in particolare sembra abbiano dato una svolta alla propria stagione, oltre che a quella del gruppo…

russotto catania cinque

Tanta pioggia, quattro reti realizzate, tre punti. Si potrebbe così riassumere in poche parole quello che è stato il match tra Catania e Monopoli valido per il 17esimo turno. Ma una descrizione così povera e spoglia non renderebbe giustizia all’ottima prova messa in scena davanti ad uno stadio ‘Angelo Massimino’ dimezzato a livello di presenze a causa dell’orario e dal maltempo da parte dei ragazzi di mister Pino Rigoli. Una buona prestazione di gruppo che ha permesso alla squadra etnea di tenere praticamente per tutti i 90 minuti il pallino del gioco in mano e annullare ogni possibile reazione degli avversari (fatta eccezione per il goal subito, unica pecca in quella che forse è stata la miglior prestazione dei rossazzurri quest’anno). Difficile trovare un “peggiore” in una prestazione del genere, ma altrettanto complicato sembra essere individuare un “migliore” visto che tutti gli uomini impiegati da Rigoli hanno dato tutto per questa gara. Ma sono stati soprattutto cinque i pilastri su cui si è basata questa vittoria che hanno trascinato la squadra in tutte le fasi di gioco: Russotto, Barisic, Mazzarani, Scoppa e Bucolo.

RIGOLI CHIAMA, RUSSOTTO RISPONDE – Quello di Andrea Russotto è stato uno dei nomi più discussi degli ultimi tempi. Le incredibili doti tecniche dimostrate non solo lo scorso anno a Catania ma anche in altre piazza sembravano ormai non riuscire ad emergere più, probabilmente a causa della poca serenità che si era da tempo creata attorno al nome del numero 10 rossazzurro. Tante panchine, alcuni episodi poco felici (vedi squalifica all’antidoping) avevano portato il nome di Russotto in cima alla lista dei possibili partenti nel mercato di gennaio. Rigoli però ha rispolverato l’ex fantasista del Napoli e, dopo aver visto buone cose già nella gara precedente, contro il Monopoli il giocatore si è trasformato nella vera arma in più del Catania, trovando non solo la rete del vantaggio ma partecipando attivamente a quasi tutte le azioni più pericolose dei padroni di casa. Lo stesso Rigoli nel post gara ha confermato l’importanza di ritrovare un giocatore come l’ex Treviso, che dal canto suo ha esternato la speranza di rimanere ancora in Sicilia. Chissà che questa non possa essere la prima stupefacente prestazione di quello che potrebbe essere il miglior rinforzo per il Catania.

ATTACCO SLOVENO – Niente Paolucci, niente Calil, Rigoli sceglie di mandare in campo il tridente composto dal sopracitato Russotto, Mazzarani e Barisic con i tre che si scambiano più volte la posizione. Proprio il giovane attaccante sloveno è un’altra delle belle notizie di Rigoli: si muove su tutto il fronte d’attacco, crea le occasioni per i compagni partendo dalla fascia e finalizza invece dalla zona di campo centrale. Un jolly offensivo che può essere un vero e proprio asso nella manica per il Catania, sia dal primo minuto che a match in corso. In fondo forse lo aveva immaginato pure il Milan che qualche anno fa lo acquistò, Lo Monaco ora però se lo tiene stretto.

MAZZARANI FORZA 4 – Lascito della sessione di mercato estivo o anticipo di quella invernale? Poco importa perché Andrea Mazzarani in meno di due mesi si sta prendendo sempre più le redine della squadra. Con il vistoso recupero della condizione fisica ottimale sta crescendo anche la qualità delle sue prestazioni e, oltre a fare da “geometra” per la squadra, ha ormai preso sempre più confidenza con il goal: con quello di oggi sono già quattro, un dato decisamente importante specie per un Catania che ha un po’ sofferto la mancanza di lucidità sotto rete in questa prima parte di stagione. Ma il grande valore dell’ex Modena è la duttilità: che potesse ricoprire praticamente tutti i ruoli a centrocampo lo si sapeva già, che potesse anche essere un buon esterno offensivo pure, oggi però Rigoli in alcune fasi della gara l’ha persino lanciato come ‘FalsoNueve’, scambiandosi con Barisic e Russotto a fasi alterne. Se il Catania vince con 3 goal di scarto e c’è per l’ennesima volta il suo zampino di certo non possiamo parlare di un caso.

TANGO DI CENTROCAMPO – Catania e gli argentini, che bella storia d’amore. E dopo le tante perplessità ed i dubbi nati su Federico Scoppa ad inizio stagione, le premesse che possa scoppiare l’amore anche tra il centrocampista ex Porto e il Catania ci sono tutte. Lo Monaco aveva detto, al momento della presentazione del calciatore, che lo avrebbe preso persino in serie A viste le doti dell’argentino. Sprazzi di queste doti oggi, finalmente, se ne sono visti e se Scoppa riuscirà ad entrare pienamente nel gioco del Catania, Rigoli potrebbe seriamente contare su un playmaker da categoria superiore, capace di impensierire le difese avversarie anche con i lanci lunghi.

UNA VITA DA BUCOLO – Non c’è il goal come nei casi di Barisic, Mazzarani e Russotto. Non ci sono forse nemmeno i lanci e gli assist alla Scoppa. Ma quanta sostanza in Saro Bucolo. Lotta, cade, si rialza, conquista, riparte. Saro Bucolo e il suo amore per la maglia rossazzurra sono probabilmente l’ago della bilancia in questo genere di partite, quelle più dure e faticose anche a causa di un campo devastato dall’incessante pioggia. Il carisma e il carattere dell’ex centrocampista del Padova non sono certo una novità che scopriamo oggi ma il suo lavoro merita di essere sottolineato ed elogiato, visto che fa perfettamente da collante tra la fase difensiva e la fase offensiva, recuperando palloni su palloni e fermando ogni possibile tentativo di ripartenza degli avversari. Qualche tentativo anche di conclusione, chissà che il “premio” della marcatura non possa arrivare per lui nelle prossime giornate.

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