Catania-Melfi, le pagelle: disastro totale

Ecco le valutazioni della nostra redazione al termine della sfida tra Catania e Melfi.

pagelle

Un Catania inguardabile perde incredibilmente in casa al cospetto di un Melfi ordinato, compatto, che merita la vittoria e detta legge a centrocampo. Disastro totale per la formazione di Petrone, che non crea alcun pericolo e crolla di fronte ad un pubblico imbufalito. Ecco le nostre pagelle:

Pisseri voto 6: può poco sul gol avversario, anzi aveva inizialmente respinto due tentativi ravvicinati. Per il resto non corre troppi pericoli ed è attento quando chiamato in causa.  

Parisi voto 4: Gammone, sulla sua corsia di competenza, detta legge. Lui fa fatica a contenerlo, appare spesso fuori posizione e, in fase offensiva, sbaglia scelte ed esecuzioni di giocate apparentemente semplici. Ennesimo passo indietro di un giocatore ancora lontano dalla maturazione. Sopraffatto.

Bergamelli voto 6: unico baluardo difensivo. Non va alla deriva quando i compagni deragliano. Tiene alta la testa, provando a trascinare chi gli sta attorno. Con scarsi risultati.

Marchese voto 5: male, sorprendentemente. In alcuni frangenti della gara appare distratto. Quando si proietta in fase offensiva sbaglia molti traversoni. Non riesce a fornire quella carica agonistica necessaria in gare del genere, in cui il rischio di sottovalutare l’avversario è dietro l’angolo. Flop.

Djordjevic voto 5: si proietta in zona offensiva spesso e volentieri, ma appare impacciato, poco utile in certi frangenti. Patisce il ritmo indiavolato che gli avversari imprimono alla gara ed appare troppo spesso fuori fase. Fallisce anche alcuni controlli apparentemente facili. Pomeriggio no. (Dal 54’ Di Grazia voto 5: brutto impatto sulla gara. Ha a disposizione alcune occasioni che dilapida malamente. Non bene). 

Biagianti voto 5.5: ci prova, si batte, lotta in ogni angolo di campo, ma oggi non è proprio giornata. Resta isolato in un centrocampo che non ne segue le orme. Prova a dare un segnale, la sveglia anche a livello vocale. Inutilmente.

Bucolo voto 4.5: gara priva di ritmo, d’intensità e di grinta, tutti fattori che ne fanno, solitamente, un elemento di grande importanza. Ci capisce poco o nulla oggi, risultato ovvio è la sua sostituzione all’intervallo. Assente. (Dal 45’ Barisic voto 5: Messina è solo un ricordo. Non incide, né si rende pericoloso. Stavolta spara a salve).

Fornito voto 4: partita pessima quella del centrocampista etneo, in netta controtendenza rispetto alla gara di Messina. Passaggi semplici sbagliati, movimenti lenti, lentezza di pensiero evidente e poco spiegabile. Completamente assente dal campo. Fantasma.

Russotto voto 5.5: volitivo, ma poco preciso e troppo egoista. Prova a dare vita ad un pomeriggio da “eroe”, cercando di risolvere la partita da solo, senza coinvolgere i compagni. Risulta fumoso e poco efficace. Sostituito. (Dal 65’ Mazzarani voto 5.5: si vede poco e non dà l’effetto sperato. Latita in avanti).

Pozzebon voto 5.5: si vede poco, ma non soltanto per colpe sue. Ogni qual volta un pallone gravita dalle sue parti, lui lo scaraventa verso la porta avversaria, senza risultati. Fa a sportellate, ma a volte risulta troppo statico. Poco mobile.

Tavares voto 5.5: troppo macchinoso. Impiega troppo tempo per controllare palloni a sua disposizione e, di conseguenza, ne risente tutta la manovra offensiva. Poco servito e poche sponde per Pozzebon. Il risultato è un pomeriggio ombroso. In quanto a lotta, è sempre efficace. Poco fluido.

Petrone voto 4.5: pessima prova del Catania, senza se e senza ma. Ad un primo tempo raccapricciante, è seguita una ripresa ancora peggiore. Aveva il compito di mantenere alta la concentrazione dopo la bella vittoria di Messina contro un avversario in difficoltà, ma da non sottovalutare. Fallisce a 360°. Difficile parlare di tattica: il salto di qualità, a questo punto, non dipende da lui, ma solo dalla voglia dei suoi giocatori. Debacle.

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