Catania Calcio-trasferta-maturità: trinomio perdente

Momento di riflessione in casa rossazzurra dopo la sconfitta contro l’Akragas dell’Esseneto.

lo monaco trasferta

Non bastano le vittorie in casa, non basta il successo contro il Matera nel segno di un ritrovato entusiasmo frutto di un mercato importante e di una prestazione positiva. Non sono abbastanza dopo la sconfitta di Agrigento e dopo l’analisi di un trend esterno da dimenticare.

La speciale classifica dei punti conquistati lontano dal “Massimino” assegna al Catania di Pino Rigoli l’undicesima posizione, con 10 punti conquistati in 12 partite. Magro bottino, se si considera la forza potenziale del team e che le prime della classe Lecce, Matera e Foggia hanno totalizzato rispettivamente 27, 21 e 20 punti.

Un distacco che di fatto boccia i rossazzurri, che non materializza il conseguimento del “diploma di maturità”: La batosta dell’Esseneto vale la quarta sconfitta in trasferta. Poi 7 pareggi e un solo successo (a Cosenza). Il ridimensionamento è totale, considerando che la formazione etnea ha affrontato un Gigante ringiovanito sprecando anche il vantaggio conquistato nei primi minuti.

Si è parlato di un problema di maturità, di un problema trasferta ma anche della guida tecnica. Ieri sera, ad Agrigento, Mazzarani e Bergamelli non hanno saputo spiegare con precisione quanto accaduto, richiamando alla forza del gruppo per risalire la china. Gruppo condotto da un Pino Rigoli traballante, con Lo Monaco adirato per il risultato maturato sul campo e ampiamente meritato per i valori emersi sul rettangolo verde.

Cali di tensione? Partita preparata male? Assenze? Adattamenti? Momento critico e complicato, con la piazza spazientita e la società che riflette sul futuro.

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