Catania batti cinque!

La strepitosa vittoria del Catania sul Virtus Entella al Massimino

Passi da gigante quelli del Catania ieri sera al Massimino: la Virtus Entella rimane schiacciata sotto le enormi zampe del nostro tanto amato Elefante!
Si vede per la prima volta in tutto il campionato un Catania più propositivo, più aggressivo, più “da Serie B” insomma.
Questo è il Catania che vogliamo, quello di Giuseppe Sannino, cultore del lavoro e del sacrificio, che non s’arrende mai e che marca la propria impronta sulla squadra etnea prepotentemente. In campo scendono uomini che hanno fame, che s’impegnano e che dimostrano di essere superiori rispetto al piccolo Entella che nulla può contro l’armata che la spazza via con cinque colpi di cannone. Nell’arsenale rossazzurro, finalmente, vengono schierati Rosina e Calaiò come coppia d’attacco, a completare quel 4-4-2 che Sannino predilige. Eppure, stavolta, non saranno i nostri due campioncini a tenere alta la proboscide dell’Elefante. Inizia la festa, infatti, Gonzalo Escalante col suo primo gol in Italia. Al 22′ l’argentino trasforma in rete il cross di Rosina su calcio d’angolo con un colpo di testa che non lascia scampo a Pelizzoli. Più tardi poi, Frison e Peruzzi negano un gol praticamente fatto a Marco Sansovini e mantengono il vantaggio etneo. Nella ripresa arriva il raddoppio dei padroni di casa al 55’. Sugli sviluppi di un corner la palla schizza al limite dell’area, Rinaudo è il più rapido e lascia partire un potente destro che batte Pelizzoli. Ma non è finita qui perchè, purtroppo, esistono ancora le amnesie difensive dei rossazzurri che portano al gol del 2-1 di Lanini. Al 76’, infatti, gli ospiti riducono le distanze: il nuovo entrato stacca su un corner battuto da Costa Ferreira e deposita la sfera alle spalle di Frison. I tifosi, dunque, cominciano a preoccuparsi, ma è la serata del Catania e lo si vede quando arriva il tris dei padroni di casa all’81’: calcio d’angolo battuto alla perfezione da Marcelinho, Sauro anticipa tutti e di testa batte Pelizzoli per la terza volta.

I siciliani, però, non sono ancora soddisfatti e così il poker è servito all’88’ grazie alla rete messa a segno da Martinho: destro da fuori di Rinaudo, la palla viene deviata dal brasiliano fortuitamente con la spalla e s’insacca alle spalle di Pelizzoli. Catania devastante, dunque, sul finire della gara, ma lo è ancor di più quando praticamente all’ultima azione di gioco, Calaiò cerca la soddisfazione personale con un sinistro che viene respinto da Pelizzoli, ma che nulla può sulla ribattuta di Marcelinho. Si tratta del 5-1 finale che sancisce la seconda vittoria consecutiva della compagine rossazzurra dopo la vittoria di sabato scorso ai danni del Vicenza.

Oggi noi vogliamo “hablar” spagnolo, perchè ieri il Catania ha vinto grazie alle reti di cinque sudamericani, tre argentini e due brasiliani. Ma soprattutto c’è un uomo che ha coinciso con l’inizio della “remuntada” rossazzurra e anche questo è nato nella terra della Pampa: si chiama Fabian Rinaudo ed è un centrocampista formidabile. Difende, riparte, imposta, lotta, fa la differenza e pare che si sia pure messo a segnare. Rinaudo, da solo, è in grado di cambiare gli equilibri di un centrocampo che senza di lui è stato boccheggiante e che ha bisogno della sua presenza per tornare a respirare. Non ci si può non accorgere di questo, perchè il Catania ha fatto sei punti nelle due partite in cui è tornato ad orchestrare il gioco dei rossazzurri. Giocatore immenso per una realtà come la nostra, lo trovi dappertutto perchè effettivamente gioca a tutto campo.
Vogliamo pure nominare Escalante, altro centrocampista che pian pianino si sta mettendo in mostra e che ricorda, forse, quel Pablo Ledesma che aveva iniziato molto bene ai piedi dell’Etna qualche anno fa. Il ragazzino non comincia benissimo, a volte poco concentrato su passaggi facili, ma poi si riprende: prima trova il gol e poi riacquista quella sicurezza necessaria a fare da spalla ad un sontuoso Rinaudo. L’attacco, invece, anche se non ha proliferato gol, è stato molto abile a fare il lavoro sporco, ma più Calaiò che Rosina, il quale nelle ultime partite è un po’ calato di rendimento e che purtroppo è stato costretto a lasciare il campo all’inizio della ripresa per un problema muscolare.
Capitolo difesa. Unico neo ancora di questa squadra è proprio il reparto arretrato. Anche se con Capuano qualcosa comincia a quadrare, l’assenza dei titolari si sente. Ma tralasciando ciò, i difensori sono spesso in ritardo rispetto agli attaccanti avversari e trascurano le marcature. Prova rilevante è proprio il gol dei liguri che solo dei polli potrebbero prendere. Bisogna migliorare.

Ieri, finalmente, il Catania ha giocato bene, possiamo dirlo senza nessun ripensamento. La “manita” rossazzurra è un chiaro segnale di ripresa del team allenato da Sannino. Adesso, però, sarà importante la trasferta insidiosissima di Avellino. Un campo a dir poco infernale quello del Partenio che sarà uno dei crocevia della stagione del Catania. Fondamentale sarà dimostrare di essere guariti davvero facendo punti, ancor prima che con una buona prestazione. Queste due vittorie danno tanto morale alla compagine etnea che dovrà essere brava a rimanere coi piedi per terra perchè ancora i primi posti della classifica sono lontani e c’è tanta strada da fare per raggiungerli. Ma Sannino lo sa bene ed infonderà il suo credo ai suoi calciatori, ne siamo certi. Ieri la sua squadra è stata autrice di una prestazione gigante così come lo è stato il risultato, ma di fronte c’era sempre l’Entella che, con rispetto parlando, non è all’altezza di squadre che mirano ai vertici della classifica. Ma ci prendiamo questa vittoria e ci prendiamo pure i tre punti perchè dobbiamo risalire la china in fretta. Catania non c’illudere, Catania batti cinque… e vai a sbancare Avellino!

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