Archiviata la prestazione opaca di giovedì scorso a Monopoli domani sera al “Massimino” arriva il Foggia. Gara difficile contro un avversario quotato. L’allenatore del Catania assicura: “Abbiamo le armi per fare bene e vorremmo trascinare i tifosi e risentire l’urlo da Champions per il gol”

Dopo il deludente pareggio rimediato a Monopoli, il Catania di mister Tabbiani è chiamato al cambio di passo. Il campionato corre e già lunedì si torna in campo, gli etnei ospiteranno il Foggia al “Massimino” in un test impegnativo, contro un avversario quotato ed ambizioso, da affrontare con la determinazione e quelle caratteristiche tecno-tattiche che i rossazzurri hanno mostrato di possedere nella precedente sfida interna vinta contro il Picerno.
Due facce, due prestazioni antitetiche che hanno evidenziato potenzialità e limiti di questa squadra.
Tutto nella norma comunque se si considera che l’avvio di stagione è un banco di prova arduo, ma necessario, per mettere al posto loro tutti i tasselli del puzzle.
Certo in terra di puglia contro i biancoverdi è mancata la prestazione. Poche idee in fase di costruzione, pochi i tiri in porta.
Non ha funzionato la fase di recupero palla e ripartenza, manovra imbrigliata e ritmi lenti non hanno consentito ai punti di riferimento più tecnici di trovare spazio e tempo per incidere e controbattere alle folate dei monopolitani che in un paio di occasioni hanno insidiato la porta di Livieri.
La nota positiva l’abbiamo individuata nello spirito di sacrificio, nella capacità del gruppo di soffrire e lottare, con l’obiettivo, non secondario, di limitare i danni e portare a casa un punto.

Alla vigilia dell’impegno casalingo contro il Foggia, sfida valida per la v^ giornata di Campionato,in programma lunedì 25 settembre con fischio d’inizio alle 20:45, il tecnico del Catania, Luca Tabbiani ha analizzato questi temi nella conferenza stampa pre-gara:
“Quando si ha la lealtà di riconoscere la bravura degli avversari e, allo stesso tempo, le proprie lacune è un fattore di crescita.
Ho avuto un bel confronto coi ragazzi, alcuni esperti che sanno di avere evidenziato qualche mancanza. A Monopoli abbiamo dato l’impressione di non essere brillanti, è vero, ma abbiamo avuto la forza caratteriale di rimanere umili e prenderci un punto.
Qualche battuta d’arresto in termini di prestazione e risultato può servirci a comprendere quello che magari serve per accrescere la nostra identità.
Potevamo reagire meglio, cercando più soluzioni. Abbiamo preparato alcune uscite che non sono riuscite bene e in fase di possesso abbiamo fraseggiato male, non riuscivamo a far lavorare i centrocampisti e lanciavamo lungo. Anche in una giornata negativa bisogna avere un po’ più di coraggio in certe cose, invece abbiamo perso fiducia durante la gara”.

Questione di equilibrio:
“Capisco il tifoso che può perdere equilibrio, l’aver tirato una sola volta in porta non è un campanello d’allarme dopo una partita, ci può stare. Abbiamo attaccanti con grandissima qualità ma giovedì siamo mancati come collettivo e nel mettere in funzione gli attaccanti in maniera corretta. Abbiamo giocatori tecnici, bravi nell’uno contro uno per far sì che la palla arrivi in un determinato modo. Tutti noi vorremmo vedere 38 partite come quelle giocate con Crotone e Picerno, ma ci sono gare che riescono meno bene e bisogna accettarle, analizzandole il giorno dopo in modo corretto”.
La sfida col Foggia:
“Adesso proiettiamoci sul Foggia, sarà una partita bella contro una squadra forte che l’anno scorso ha sfiorato la B e ha cambiato poco. È una squadra competitiva, ha cambiato più sistemi di gioco, non prendono gol da tre partite. Sarà una partita difficile, ma abbiamo le armi per far bene. Sono sicuro che vedremo un altro Catania rispetto a quello di giovedì sia sull’aspetto fisico sia su quello qualitativo. Esistono passaggi a vuoto durante la fase di costruzione di una squadra, ma anche in un match come quello di Monopoli siamo riusciti a rimanere in partita accettando di soffrire con umiltà. Queste sono le componenti positive che dobbiamo portarci dietro lunedì migliorando nella qualità del palleggio e nella capacità di trovare le soluzioni migliori.
Giocare con continuità è un fattore che non riguarda solo noi, ma tutte le squadre”.

La rosa a disposizione:
“Gli uomini disponibili restano quelli di Monopoli, sicuramente cambieremo qualcosa, anche perché abbiamo molte partite ravvicinate. Zanellato? Bisogna vedere la condizione fisica. Non ha mai fatto una partita. Ci darà una grande mano. Nel corso della prossima settimana proveremo a valutare la sua condizione.
Quaini in campo dall’inizio? Vedremo, fino a lunedì, poco prima della gara, avrò dei dubbi sulle scelte. Quaini può fare sia il play che il difensore centrale. Una partita è fatta di cinque cambi, può essere più utile far giocare qualcuno in 30 minuti piuttosto che in 60, in quanto cambiano anche gli spazi in partita”.
Lorenzini rientra dalla squalifica,è stata dura per lui. Dispongo di un parco difensori di buon livello, daremo minuti a tutti”.

Il fattore “Massimino”:
“Giocare in casa è sicuramente un grande vantaggio per noi. Il “Massimino” ci dà grande energia, già durante il percorso verso lo stadio o quando entriamo in campo solo per effettuare il riscaldamento sappiamo che dobbiamo mantenere alto l’entusiasmo della gente, cercando di far vedere loro una squadra aggressiva, propositiva che faccia emozionare i tifosi. Tuttavia non vinciamo perchè ci sosterranno in 18mila o ci chiamiamo Catania.
Il pubblico di Catania, così caloroso, se riceve emozioni dal campo riesce a trasmettere emozioni ai giocatori e noi vogliamo trascinarli e vivere la voglia di risentire quel boato dopo il gol di Di Carmine, roba da Champions”