Calcio Catania, l’avversario – Casertana in crisi tecnica e dirigenziale, ma…

La formazione campana è reduce da un periodo piuttosto nero, che ha messo a repentaglio una qualificazione ai playoff comunque ancora raggiungibile. A preoccupare, però, sono le vicissitudini “dirigenziali”.

Casertana

Una sola vittoria nelle ultime sette partite, due successi in ben due mesi, 48 punti in classifica e playoff ancora tutti da raggiungere. La stagione della Casertana ha preso una piega particolare, non voluta.

I problemi societari che hanno accompagnato l’alba di quest’annata sembrano essere lontani ricordi, il cammino dei “falchetti” fino a poco tempo fa era più che soddisfacente, nettamente al di sopra dei programmi dirigenziali. Un cammino reso ancor più speciale dalla presenza in panchina di Andrea Tedesco, tecnico emergente, talentuoso, che sulla panchina campana ha posto le basi per una stagione ottimale.

Premesse dovute, quelle sopra elencate, perché la prospettiva del campionato della Casertana è diametralmente cambiata nel giro di sessanta giorni appena. Un calo repentino, per certi versi inaspettato, playoff che da traguardo alla portata si sono tramutati in meta sfuggente, ancora lì lì per essere raggiunti, ma di cui non c’è certezza. Ecco perché, per risollevare una stagione tramutatasi in complicata, è stata presa la decisione di esonerare Tedesco e di affidarsi al tecnico della formazione Berretti Esposito. Se la scelta si rivelerà saggia lo dirà solo il campo, certo è che le tempistiche di tale passo fanno riflettere.

Come fanno riflettere le dimissioni lampo ed inattese del Direttore Generale Materazzi e del Responsabile dell’Area Tecnica De Carne. Dimostrazione tangibile del momento caotico vissuto in seno al sodalizio casertano, più impegnato nel risolvere le sue questioni extra-campo che concentrato nella preparazione di una partita così delicata come quella contro il Catania, che, in caso di sconfitta, potrebbe anche significare addio alla “post-season”. Passando ad un’analisi meramente statistica, la Casertana ha conquistato tredici successi in stagione, uno in meno degli etnei, ma differentemente da quest’ultimi, il rendimento casalingo non è stato così scintillante: sette vittorie, altrettanti pareggi e quattro sconfitte, con diciannove reti messe a segno e quindici al passivo: in breve, difficoltà ingenti ad andare in gol, ma solidità difensiva apprezzabile. In generale, i campani sono una squadra che fa molta fatica a segnare, le trentotto marcature ne sono la dimostrazione, frutto di un gioco conservativo, si, ma anche molto poco concreto, che non sfrutta appieno la mole di gioco creata in determinati frangenti.

Casertana che è una delle squadre che conquista più risultati positivi da situazioni di svantaggio, così come il Catania. Dodici i punti conquistati dai rossoblù quando andati sotto nel punteggio, sinonimo di una buona propensione alla lotta ed alla voglia di non arrendersi. Interessante anche il dato sui gol subiti: i “falchetti” subiscono la maggior parte delle reti incassante nella seconda frazione, tendenza che i rossoazzurri dovrà sfruttare a suo favore, riuscendo ad incidere nella ripresa ed a conservare le energie in vista di una possibile “partita lunga”. Per quanto riguarda i singoli, alcuni elementi come Taurino, Ciotola e Corado spiccano per qualità, ma in generale l’organico non spicca per particolari valori tecnici. Il punto di forza è, senza dubbio, la coesione del gruppo, fattore che, però, potrebbe essere stato messo a rischio dopo le ultime vicissitudini.

Insomma, una gara particolare, che vedrà il proprio andamento modificarsi anche dalle notizie provenienti da Lecce e Fondi. La Casertana è, senza dubbio, in difficoltà, ma non per questo andrà sottovalutata. La spinta del proprio pubblico sarà elemento essenziale verso il raggiungimento dell’obiettivo. Arma cui il Catania dovrà rispondere con l’entusiasmo ritrovato dopo la gara contro il Siracusa. Ci si gioca tutto, in palio l’accesso ai playoff. 90′ enigmatici, la cui soluzione è ancora lontana dall’essere conosciuta.

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