Bill de Blasio è il nuovo sindaco di New York

 L’taloamericano Bill de Blasio, con il 73.3 per cento dei voti, è il nuovo sindaco di New York. È il primo democratico dopo vent’anni di dominio repubblicano

«My fellow New Yorkers, today, you spoke out loudly and clearly for a new direction for our city», le prime parole del neo sindaco di New York alla festa elettorale a Park Slope.

Vincendo con il 73.3 per cento contro il 24 del suo sfidante repubblicano Joe Lhota, Bill de Blasio ha ottenuto la più larga vittoria per un candidato sindaco di New York dal 1985, anno in cui il leggendario Ed Koch fu rieletto per la terza volta con il 68 per cento dei consensi dopo aver firmato una legge che garantiva i primi diritti alle coppie omosessuali, ritenuta all’epoca la più importante vittoria della comunità LGBT statunitense. Bill de Blasio è il primo democratico ad essere eletto sindaco dopo vent’anni di dominio repubblicano: succede a Michael Bloomberg, miliardario ex repubblicano diventato poi indipendente, sindaco per tre mandati; e Rudolph Giuliani in carica per otto anni dal 1994 al 2001.

Cinquantadue anni, originario di Sant’Agata de’ Goti, in provincia di Benevento, da parte dei nonni materni (da cui ha preso il cognome dopo la separazione dei genitori), de Blasio ha ottenuto quel largo margine che gli servirà per attuare le riforme promesse in campagna elettorale: reddito minimo garantito (esaltante la sua sfida a luglio per sopravvivere una settimana – a New York! – con 92$), difendere e ricollocare il sistema scolastico pubblico con nuove tasse sui ricchi per finanziare gli asili, e soprattutto rientrare dal mito delle “due città”, cioè il divario crescente tra ricchi e poveri che è anche la critica più usata negli ultimi 15 anni da de Blasio contro il sindaco Bloomberg, critica che gli ha permesso di raccogliere voti alle primarie tra gli elettori democratici di ogni ceto sociale. Il neo sindaco ha usato moltissimo la sua famiglia, soprattutto il figlio Dante per via della folta capigliatura, e la stampa newyorchese l’ha definito piuttosto carismatico, termine usato anche dal noto comico Jon Stewart.

Alcuni giorni fa alcuni giornalisti italiani lo avevano intervistato, de Blasio risponde in un buon italiano

Ma il martedì elettorale non ha riguardato solamente New York. Si sono tenute le elezioni per rinnovare la carica di Governatore in New Jersey dove il repubblicano Chris Christie, che un anno fa ha dovuto gestire i danni causati dall’uragano Sandy, è stato riconfermato con il 60% delle preferenze contro il 38% della senatrice democratica Barbara Buomo (il New Jersey è uno Stato democratico ma Christie piace perché moderato, ricevendo in cambio il voto delle donne, della metà degli ispanici e di un terzo dei democratici). In Virginia invece le elezioni sono state molto più combattute: il democratico Terry McAuliffe – amico di famiglia dei Clinton – ha vinto contro il repubblicano Ken Cuccinelli per soli 3 punti percentuali, 48% contro il 45%.

Anche la fallita Detroit, in Michigan, ha eletto il nuovo sindaco, il quarto dal 2008. Si tratta del medico indipendente Mike Duggan, che ha battuto con il 55% delle preferenze lo sceriffo della contea di Wayne, indipendente anch’esso, Benny Napolean fermo al 45%. Più dell’80% degli abitanti della città è afroamericano, e Duggan è il primo sindaco bianco di Detroit dal 1974.

È andata al voto anche la città più importante del New England. A Boston, in Massachusetts, come a New York un democratico è diventato il titolare della City Hall dopo vent’anni repubblicani. Ha vinto Martin Walsh con il 52% dei voti battendo il repubblicano John Connoly fermatosi al 48% delle preferenze.

Tra le riconferme più importanti, due sono degne di nota: a Houston, in Texas, la democratica – e primo politico apertamente gay eletto come sindaco in una città degli Stati Uniti – Annise Parker ha ottenuto il suo terzo e ultimo mandato con il 57% delle preferenze; ad Atlanta, in Georgia, il democratico Kasim Reed è stato riconfermato, con l’85% delle preferenze, per la seconda volta sindaco della città della Coca-Cola e della Cnn.

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