Bennardo Raimondi, vittima di usura, artigiano per amore!

La storia di Bennardo Raimondi, artigiano palermitano che ha dovuto chiudere la sua attività a causa dell’usura. Venderà le sue creazioni l ‘otto dicembre davanti la chiesa che si trova ubicata all’ interno del cimitero di Sant’Orsola a Palermo

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Bennardo Raimondi è un artigiano palermitano, un ceramista e presepista. Da 40 anni svolge questo mestiere non solo per bisogno, ma anche e, soprattutto, per amore dell’arte. Il maestro cerca di valorizzare e di tramandare con le sue opere la difficile arte della ceramica, dedica parte del suo tempo anche ad insegnare a chi a lui si accosta con dedizione e energia.  Negli anni passati ha anche insegnato all’Istituto per ciechi di Palermo e all’istituto Villa Nave sempre a Palermo. La sua è una storia particolare e tocca l’animo di chi l’ascolta: “Sono sposato con due figli, ma in questi anni mi sono morti altri 3 figli per gravi malformazioni. Nel 2003 sono stato costretto a vendere la casa a licenziare i miei 8 dipendenti a chiudere il negozio perché esasperato e minacciato dagli usurai ed estorsori, che mi rovinarono sia economicamente che moralmente. Denunciai queste persone,  ma non conclusi nulla perché chi denuncia oggi viene isolato da tutti. Abito a Palermo, ma vorrei scappare da questa città dove l’indifferenza domina, dove si sono persi i valori della vita… le mie opere sono sparse in tutto il mondo mi sono ridotto a elemosinare davanti le chiese. Papa Francesco per due volte mi  ha aiutato, rispondendo personalmente alla lettera che gli scrissi, a  Sua Santità ho donato un presepe fatto a mano, il ricavato  della vendita è stato donato alle famiglie povere. Ho realizzato anche un presepe che poi ho regalato allo Stato; adesso si trova presso la Camera dei Deputati. Di recente la Presidente Boldrini mi ha conferito anche una medaglia al valor civile. Ho realizzato anche statue raffiguranti Santi. Sono del parere che l’arte non deve morire. La vera crisi non è la crisi economica,  ma la perdita dei valori umani. Ho avuto qualche piccolo aiuto da parte dello Stato, dalla Caritas. La mia città, Palermo, mi ha molto deluso: mai nessun palermitano che ama l’arte, fino ad adesso,  ha organizzato un evento per me. Ho avuto numerosi riconoscimenti da  tanti Paesi ma dalla mia città nessun riconoscimento né elogio”.

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Che cosa si auspica?

“Spero  che questo messaggio arrivi a chi crede veramente nell’arte, nella legalità”.

Che cosa ha organizzato per il Santo Natale?

“Sto facendo un sorteggio per cercare di sopravvivere, il 95% dei biglietti li ho venduti. L’otto Dicembre, per esempio, grazie a Padre Angelo Li Calzi, sarò presente davanti la chiesa che si trova ubicata all’ interno del cimitero di Sant’Orsola a Palermo. Cercherò di vendere, in questa occasione,  qualche oggetto da me realizzato. Sono rari i sacerdoti che mi aiutano e che non hanno paura e che capiscono che dramma sto vivendo.” Se c’è una speranza di rianimare un amore verso l’artigianato e in modo prioritario, verso gli artigiani, in modo particolare verso gli artigiani in difficolta’ economica, dobbiamo ” combattere” la letargia l’indifferenza e l’ignoranza del pubblico generale. Gli artisti devono metterla tutta per produrre solo il meglio di cui sono capaci, di modo che il profano debba, infine, imparare a riconoscere, discriminare ed apprezzare la bellezza!

Per info: www.bennardomarioraimondi.weebly.com

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