Studiosi e operatori si concentrano sul ruolo fondamentale che possono rivestire le attività di recupero e la filiera dei servizi integrati di facility management per il funzionamento e la fruizione dell’inestimabile patrimonio italiano.
Siti archeologici, edifici di culto, complessi monumentali, palazzi storici, musei, gallerie: l’Italia è depositaria del più straordinario patrimonio al mondo di beni culturali edificati, un vero e proprio ‘tesoro’ che ancora non riesce ad essere valorizzato come potrebbe e rimane purtroppo a rischio di degrado. Lo stesso Codice dei beni culturali, emanato vent’anni fa proprio per introdurre principi e contenuti innovativi in questo settore, rimane in gran parte inattuato, specie per quanto concerne la gestione dei servizi, e alla limitatezza di risorse economiche si affianca anche un deficit in termini di approcci e competenze di tipo tecnico-manageriale.
Domani mattina, martedì 28 maggio, a partire dalle 9,30, l’obiettivo di “Tutelare, gestire e valorizzare i beni culturali” sarà al centro di un grande convegno scientifico che si terrà nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, promosso da Primo Nomine, dalla Scuola Nazionale Servizi e dalla Fnip, con il patrocinio e il contributo dell’Ateneo, del Comune di Catania e della Regione siciliana.
A fronte delle citate criticità settoriali, che spesso costringono a un’inadeguata fruibilità degli stessi beni, siano concentrati nei centri urbani o diffusi nel territorio, emerge sempre più il ruolo fondamentale che possono rivestire le attività di recupero e la filiera dei servizi integrati di facility management a supporto del funzionamento, della fruizione e della valorizzazione dei beni culturali. Nello specifico, tutti quei servizi espressamente rivolti al pubblico dei visitatori/utenti (informazione e accoglienza, call & contact center, biglietteria e prenotazioni, guida e assistenza didattica, new media digitali, organizzazione eventi e mostre, promozione e comunicazione, editoria, bookshop, caffetteria e ristorazione, logistica, ecc.) e ai beni culturali edificati (manutenzione, energy management, pulizie e igiene ambientale, gestione degli spazi, security, ecc.).
In questo quadro, il Convegno, che sarà introdotto dalla direttrice del Disum Marina Paino, dal vicesindaco di Catania Paolo La Greca e dall’assessore regionale ai Beni culturali e Identità siciliana Francesco Scarpinato, e presentato dal direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Daniele Malfitana, dal presidente della Fondazione Sns Vittorio Serafini e dal presidente Fnip Carmine Esposito, intende fornire un importante contributo a livello di conoscenza, confronto e presentazione di esperienze rispetto al tema del recupero e della gestione integrata dei beni culturali, attività che in forma sinergica possono favorire sempre più adeguate condizioni di funzionamento, fruizione e valorizzazione, finalmente commisurate all’importanza di questo inestimabile patrimonio di cui è depositario il Belpaese.
I relatori saranno docenti universitari dell’Università di Catania e della Sapienza di Roma, rappresentanti di istituzioni pubbliche operanti nel settore dei beni culturali e rappresentanti di imprese e società italiane ed europee operanti nel mercato dei servizi per il recupero, la gestione e la valorizzazione dei beni culturali. È prevista la partecipazione di tutti gli stakeholder del settore dei beni culturali (operatori di istituzioni e amministrazioni pubbliche, operatori di imprese pubbliche e private, tecnici e professionisti, docenti, studiosi, studenti universitari, ecc.).