“Il Barbiere di Siviglia” al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

L’Opera ritorna al Teatro Vittorio Emanuele con “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini che andrà in scena il 26, 28 e 30 Novembre 2021

E cresce l’attesa per un evento – perché tale lo si può senz’altro considerare – che vede la ripresa di un’edizione, quella firmata nel 1994 da Federico Tiezzi e prodotta dall’Ente Teatro di Messina, che ebbe grandissimo successo, non solo nella città dello Stretto ma anche in altri importanti Teatri (Treviso e Venezia, tra gli altri).

Si tratterà, peraltro, di una ripresa con qualche novità, in modo da incuriosire e attirare il pubblico rivisitando – e attualizzando, nel contempo – l’idea e l’impianto voluti dal celebre regista toscano. Con lui, quale regista collaboratore, Francesco Torrigiani; le scene, magnifiche e di assoluto pregio ed eleganza, sono di Pierpaolo Bisleri.

A dirigere l’Orchestra del Vittorio Emanuele sarà il Maestro Giuseppe Ratti, che torna a Messina dove ha diretto “La Vedova allegra” di Lehar (2019), l’applaudito omaggio a Rota e Fellini (lo spettacolo “La bella malinconia”) e numerosi concerti sinfonici.

Sinossi

La scena si rappresenta in Siviglia.

Atto I

Siviglia. La bella Rosina abita nella casa di don Bartolo, il suo anziano tutore. Don Bartolo vuole tenere Rosina con se, per amministrarne il patrimonio. Intanto il Conte d’Almaviva, appena arrivato in città, si innamora della bella fanciulla e cerca il modo di avvicinarla; decide di presentarsi a lei sotto le mentite spoglie di Lindoro.

Lui organizza delle serenate sotto la finestra della fanciulla, tanto da destare le preoccupazione di don Bartolo; questi, per non essere costretto a rinunciare alla fortuna della ragazza, decide di chiederla in matrimonio, ma lei rifiuta.

Il Conte incontra Figaro, sua vecchia conoscenza, barbiere oltre che “factotum” nella casa di Don Bartolo. Figaro consiglia al Conte di presentarsi a Rosina facendo finta di essere un soldato ubriaco in congedo, con un permesso di soggiorno proprio in casa di don Bartolo. Nel frattempo Rosina affida a Figaro una lettera indirizzata a Lindoro.

Il maestro di musica di Rosina, don Basilio, sa della presenza in città del Conte; per favorire l’amico don Bartolo, gli suggerisce di calunniarlo per sminuirne la figura.

Secondo quanto pianificato con Figaro, il Conte di Almaviva fa irruzione nella casa di don Bartolo fingendosi un soldato ubriaco; Figaro gli ha anche procurato il falso permesso di soggiorno. Don Bartolo pur non riconoscendo nel soldato il Conte di Almaviva, cerca di allontanare il fastidioso rivale. Ne scaturisce una lite che richiama in casa i Gendarmi. Nella confusione generale (nel frattempo è entrato in casa anche Figaro) il Conte riesce a passare un messaggio a Rosina.

Per trarsi infine d’impaccio, il Conte rivela all’ufficiale delle guardie la sua vera identità; i soldati sono quindi costretti a lasciarlo andare senza arrestarlo.

Atto II

Nella dimora di don Bartolo arriva don Alonso, sedicente insegnante di musica e sostituto di don Basilio; in realtà si tratta sempre del Conte di Almaviva con un nuovo travestimento.

Don Bartolo dubita delle sue reali intenzioni; don Alonso gli porge quindi la lettera di Rosina.

Intanto giunge Figaro, intenzionato a distrarre don Bartolo con la scusa della rasatura. Mentre il Conte cerca di spiegare la situazione a Rosina, irrompe Don Bartolo che lo caccia immediatamente.

Don Bartolo mostra a Rosina la sua lettera e le fa credere che il suo amato Lindoro sia in realtà un emissario del Conte.

Rosina – per dispetto – accetta infine la proposta di matrimonio del suo tutore. Don Bartolo chiama immediatamente il notaio per suggellare la loro unione.

In un ultimo disperato tentativo, il Conte e Figaro fanno irruzione nella camera di Rosina, usando una scala per entrare dalla finestra. Il Conte svela i suoi travestimenti a Rosina e le dichiara il suo amore e la sua volontà di sposarla; la bella Rosina accetta la proposta del Conte.

Proprio quando stanno per fuggire, i tre si accorgono che la scala fuori dalla finestra di Rosina, è stata tolta; è stato don Bartolo, che, sospettando la presenza di un estraneo in casa, è andato a chiamare le autorità. Memore della strana scena cui ha assistito, con il soldato ubriaco lasciato andare, non si fida della polizia. E’ corso dunque direttamente dal magistrato.

Nel frattempo, il notaio fatto chiamare da don Bartolo arriva in casa; Figaro e il Conte, approfittando della prolungata assenza del padrone di casa, convincono il notaio che il matrimonio che è stato chiamato a redigere sia quello tra il Conte e Rosina.

Quando don Bartolo ritorna a casa il contratto di matrimonio è già stato siglato. Quando il Conte decide di rinunciare alla dote portata da Rosina, il non troppo disinteressato don Bartolo tira un sospiro di sollievo e benedice gli sposi.

Teatro Vittorio Emanuele – venerdì 26 e martedì 30 Novembre 2021, ore 21:00; domenica 28 novembre 2021, ore 17:30.

 

“Il Barbiere di Siviglia”

Melodramma buffo in due atti di Cesare Sterbini

Musica di Gioachino Rossini

Personaggi – Interpreti

Il Conte d’Almaviva – Didier Pieri

Don Bartolo – Fabio Maria Capitanucci

Rosina – Aya Wakizono

Figaro – Massimo Cavalletti (26 e 30) – Gianni Giuga (28)

Don Basilio – Andrea Concetti

Berta – Ilaria Casai

Fiorello – Lorenzo Barbieri

Ambrogio – Antonio Lo Presti

Direttore Giuseppe Ratti

Regia Federico Tiezzi

Regista Collaboratore Francesco Torrigiani

Scene Pierpaolo Bisleri

Costumi Pasquale Grossi

Luci Gianni Pollini

Orchestra “Teatro Vittorio Emanuele”

Coro Lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta

Maestro al cembalo: Stefania Visalli

Maestri collaboratori: Francesco Maesano, Antonio Gennaro, Oriana Celesti

Direttore di scena: Nunzio Laganà; Responsabile Trucco: Jo Rizzo; Responsabile Parrucco Maria Mondello

Allestimento e Produzione Ente Autonomo Regionale “Teatro di Messina”

a Cognita Design production
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